The Flash 6×03 – Dead Man Running | Recensione
Pubblicato il 27 Ottobre 2019 alle 17:00
Episodio 03: Dead Man Running
Durata: 45 min ca.
Regia: Sarah Boyd
Sceneggiatura: Lauren Barnett & Thomas Pound
Cast: Grant Gustin, Jesse L. Martin, Tom Cavanagh, Carlos Valdes, Candice Patton, Danielle Panabaker, Jessica Parker Kennedy, Chris Klein
Produzione: Warner Bros
Distribuzione: The CW
Data di uscita: 22 ottobre 2019
Barry è stato avvertito dal Monitor: morirà durante l’imminente Crisi. Il nostro eroe tuttavia non si era perso d’animo cercando risposte se non addirittura una soluzione alla Crisi nell’episodio della scorsa settimana – la nostra recensione QUI – giungendo fino a Terra-3 dal suo vecchio alleato Jay Garrick.
Il resto del Team Flash intanto deve affrontare le proprie “crisi”: Caitlin sta lasciando di lasciare più spazio a Frost, con risultati tutt’altro che apprezzabili, mentre Joe e Cecille rischiano di aver scoperto, quasi per caso, una organizzazione che sfrutta giovani meta-umani.
Il dottor Rossmo, vecchio collega di Caitlin, intanto continua a sperimentare i suoi nuovi poteri acquisiti dopo essersi iniettato della materia oscura.
Da qui riparte l’episodio di questa settimana intitolato Dead Man Running.
Barry confessa al Team Flash di aver ricevuto la visita del Monitor, della sua profezia e di aver viaggiato nel futuro scoprendo che l’unica linea temporale che sopravviverà sarà quella in cui lui morirà.
Con questa terribile confessione che aleggia pesantemente, il Team Flash deve affrontare un nuovo violento meta a piede libero. Le tracce lasciate sull’ultima scena del crimine portano Barry e Frost a tu per tu proprio con il dottor Rossmo il quale si rende presto conto di essere il “creatore” del meta: si tratta del trafficante d’armi che aveva attaccato per ottenere altri campioni di materia oscura.
Intanto a Central City fa la sua comparsa un nuovo Harrison Wells, meno collaborativo dei suoi predecessori e sulle tracce di un misterioso elemento multiversale. Ralph invece deve aiutare la madre in compagnia di Cecille.
Sarà Frost a fornire l’aiuto necessario a fermare il meta mentre Rossmo farà una inquietante, ma fondamentale, scoperta sui suoi poteri.
Con Dead Man Running questa quinta stagione di The Flash continua a muoversi anonima, priva di mordente e di un vero obbiettivo.
L’episodio infatti non riesce mai a trovare il giusto muovendosi in maniera distratta da un filone narrativo all’altro cercando di usare il destino di Barry come collante ma con risultati tutt’altro che apprezzabili.
Showrunner e sceneggiatori prova ad utilizzare vari registri come il comic relief delle vicende di Ralph o ancora quello vagamente drama di Frost ma senza affondare mai davvero il colpo e confezionando un episodio acerbo.
Acerbo anche se relazionato non solo alle vicende che coinvolgono Barry e la Crisi – l’introduzione di un nuovo Wells è tanto repentina quanto propedeutica in questo senso – ma anche allo sviluppo di un villain, il dottor Rossmo, che in soli tre episodi è tanto derivativo quanto poco interessante.
La sensazione con questo inizio di stagione davvero zoppicante è che showrunner e sceneggiatori stiano temporeggiando in attesa dell’evento crossover per poi far virare la stagione verso lidi più personali. Si tratterebbe di una scelta indubbiamente rischiosa sempre tenendo bene a mente che proprio alla fine del crossover The Flash si ritroverà ad essere l’ammiraglia, se non altro per anzianità, fra le serie dell’Arrowverse.
Con questa considerazione dolce-amara sorge il dubbio, legittimo, che proprio il crossover potrebbe segnare in più di un senso il destino dell’Arrowverse.
In Breve
Giudizio Globale
5.0