Predator 11, 12 & 13 – La saga di Bad Blood | Recensione
Pubblicato il 2 Novembre 2019 alle 11:00
Una minisaga che unisce atmosfere alla Venerdì 13, con le storie caratteristiche di Predator.
Autori: Evan Dorkin, Derek Thompson, Ande Parks, Chris Warner
Casa editrice: Saldapress
Genere: horror
Provenienza: USA
Prezzo: €3,20, 16,8×25,6, 48 pp., col.
data di pubblicazione: luglio, agosto e settembre 2019
Che cos’è Bad Blood? Parliamo di un mini ciclo narrativo del 1993, legato alle storie di Predator, che presenta personaggi e situazioni intriganti, capaci di trasportare le storie degli yautja, in contesti nei quali abbiamo più spesso viste ambientate storie da slasher movie.
Ed infatti Bad Blood è una storia che sembrerebbe essere più adatta a Jason ed alla saga di Venerdì 13, piuttosto che a Predator. Ma la forza di questo personaggio è anche quella di calarsi in un contesto, apparentemente non adatto, per creare una storia intrigante e capace di esaltare gli elementi narrativi di base di Predator.
Al centro di Bad Blood c’è infatti una zona boschiva del New Jersey, chiamata Pine Barrens, nella quale sono molti i campeggiatori, e gli abitanti del luogo che si avventurano fra gli alberi. Ma, sfortunatamente per loro, anche gli yautja si sono inseriti in quel contesto, e cercano di soddisfare la propria sete di sangue.
In particolare uno yautja dimostra una natura particolare, e tira fuori il suo istinto predatore per il semplice gusto di uccidere. Sarà in questo modo che nascerà il primo Predator serial killer, una figura inedita, e per la quale verranno chiamati in causa degli ex veterani del Vietnam, la CIA e l’Fbi.
Il contesto che si andrà a creare sarà una storia a metà tra Venerdì 13, X-Files e Predator. Si tratta di una chicca, tirata fuori dal passato editoriale dei fumetto dello yautja, che meritava di essere letta dagli appassionati italiani del personaggio.
Evan Dorkin, Derek Thompson, Ande Parks, Chris Warner sono gli autori chiamati a realizzare questa mini saga che, a livello visivo, è in tutto e per tutto figlia della sua epoca. I disegni ipertrofici abbondano, ma i colori vivaci, ed allo stesso tempo condizionati da una forte presenza delle chine, riescono a creare quella giusta atmosfera da storia violenta e misteriosa.
Storie come Bad Blood testimoniano che il passato editoriale degli yautja è ricco di piccole e grandi chicche ancora tutte da recuperare. Dark Horse ha generato nei decenni storie molto intriganti con protagonisti gli yautja, ed il mensile di Saldapress ad essi dedicato è l’occasione migliore per presentarle ai lettori italiani.
Insomma, di grandi storie di Predator ce ne stanno ancora parecchie da proporre, ed ognuna di esse è utile per far notare qualche sfaccettatura in più degli yautja.
Infatti, rispetto agli xenomorfi, i quali hanno come caratteristica preponderante un’aggressività che prevale su qualsiasi altro aspetto, i Predator sono molto più sfaccettati. Esistono diverse razze di yautja, ognuna delle quali evidenzia caratteristiche completamente differenti.
Così, in Bad Blood, apprendiamo dell’esistenza non di una specie, ma addirittura di un unico yautja capace di differenziarsi rispetto agli altri esseri della propria razza. Ciò dimostra che le sfaccettature dei Predator possono cambiare anche all’interno dello stesso gruppo, e differenziare le singole individualità.
Tutto ciò apre scenari inediti per gli appassionati dell’Alien e Predator Universe, che già hanno potuto vedere ne La Guerra dei Tre Mondi, come gli yautja siano capaci veramente di tutto, anche assoggettare completamente gli xenomorfi al loro servizio.
Insomma, di storie di Predator non se ne avranno mai abbastanza.
In Breve
Storia
7.0
Disegni
7.0
Cura editoriale
7.0
Sommario
In Bad Blood protagonista è uno yautja killer, avventuratosi all'interno di una zona boschiva del New Jersey. Tra sangue e misteri, la caccia al Predator rivelerà molti ulteriori intrighi e cospirazioni.