Dragon Ball Super vs Dragon Ball Z: 5 pregi e 5 difetti
Pubblicato il 4 Ottobre 2019 alle 12:00
Qualsiasi sequel di una storia che si è conclusa decenni prima si imbatterà in una serie di problemi di diversa natura, prima o poi. Per quanto sia assolutamente fuori discussione il fatto che Dragon Ball Super sia lungi dall’essere una serie perfetta come seguito diretto di Dragon Ball Z, è anche vero che riesce comunque a migliorare davvero alcuni piccoli aspetti e dettagli già presenti nella precedente serie di Dragon Ball che presentavano alcuni difetti, per cui ben vengano i cambiamenti, se apportano delle migliorie alla narrazione nel suo complesso!
Detto questo, però, è doveroso sottolineare che a ogni piccolo cambiamento che ha giocato a favore del racconto in Dragon Ball Super corrisponde una serie di altrettanti dettagli che invece giocano decisamente a sfavore dello stesso.
Inoltre, non si può davvero negare la pura qualità di Dragon Ball Z: infatti, questo è stato il secondo anime dedicato all’adattamento di uno dei più grandi, celebri e storici shonen di combattimento di tutti i tempi. Dragon Ball Z è considerata da sempre dagli appassionati dell’opera di Toriyama come la serie migliore in assoluto, ma Super lo supera, di tanto in tanto.
In questo articolo, analizzerò brevemente quali siano le 5 migliorie e i 5 peggioramenti apportati alla narrazione di Dragon Ball nel suo complesso dalla serie più recente, Super, in rapporto con quella che invece è la serie di maggior successo creata dal Maestro Akira Toriyama, ovvero Dragon Ball Z.
Per poter fornire una più ampia visione d’insieme e permettere un paragone diretto fra queste due serie, ho scelto di alternare fra di loro gli elementi che risultano meglio riusciti in Dragon Ball Z con quelli presenti invece in Dragon Ball Super. Buona lettura!
DRAGON BALL Z: COLONNA SONORA
Quando si tratta di musica, non c’è davvero competizione tra la colonna sonora di Dragon Ball Z e quella di Dragon Ball Super: la serie di più recente pubblicazione, infatti, non è molto interessante sotto questo punto di vista fino all’arco narrativo che vede come suo grande protagonista Black Goku, mentre, per quanto invece riguarda i primi tre archi, questi presentano una selezione di brano musicali non proprio apprezzabili, per così dire.
Molto probabilmente, questa differenza così sostanziale fra la qualità delle colonne sonore delle due serie prese in esame in questo articolo è da ricondursi al fatto che le musiche per Dragon Ball Z, ma anche della primissima, storica serie di Dragon Ball, siano state composte dal Maestro Shunsuke Kikuchi, il quale è stato autore anche delle colonne sonore di altri anime storici come Doraemon, L’Uomo Tigre, Hurricane Polimar, UFO Robot Goldrake, Il Grande Mazinga e, sempre per Akira Toriyama, Dr. Slump e Arale.
Le composizioni di Kikuchi sono più appropriate, trasmettono emozioni migliori e trovano la propria collocazione negli adattamenti di Dragon Ball e Dragon Ball Z rispetto a quelle composte da Norihito Sumitomo. Questo però non vuol dire che Sumitomo stia facendo un pessimo lavoro per Dragon Ball Super, poiché, ad esempio, il Torneo del Potere e Dragon Ball Super: Broly hanno avuto delle ottime colonne sonore, ma semplicemente le composizioni di Kikuchi sono su un livello completamente diverso.
DRAGON BALL SUPER: CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI FEMMINILI
Akira Toriyama ha sempre avuto difficoltà a scrivere i personaggi femminili nella serie originale di Dragon Ball: a meno che il loro nome non fosse Bulma, le donne presentate nella sua opera più celebre non hanno avuto alcun tipo di sviluppo significativo e degno di nota, anzi, anche la povera Bulma finisce piuttosto in fretta per diventare un personaggio decisamente di secondaria importanza. Anche con personaggi come 18 e Videl dell’arco narrativo di Boo, Dragon Ball Z ha finito per essere un’opera con un cast prettamente maschile.
Dragon Ball Super risolve per fortuna questo piccolo problema: nonostante tutti i suoi problemi, il Torneo del Potere presentava la migliore varietà di genere che il franchise abbia mai visto. Certamente siamo ancora molto lontani dalla perfezione, ma è comunque un passo avanti e un valore aggiunto per Dragon Ball. Personaggi come Caulifla, ad esempio, fanno molto per il franchise e mettere qualcuno come 18 nell’azione attiva è stata un’altra scelta narrativa che ha giocato a favore di questo specifico punto.
DRAGON BALL Z: MESSA IN SCENA DEI COMBATTIMENTI
Dato che Dragon Ball Z è un adattamento di un manga scritto da nientemeno che Akira Toriyama, Maestro indiscusso degli shonen di combattimento, l’anime finiva spesso con il mostrare alcune delle migliori scene di combattimento che il medium abbia mai visto, e questo perché Toriyama è davvero molto abile nella realizzazione delle coreografie di queste sezioni delle sue opere, motivo per il quale quasi ogni battaglia di Dragon Ball Z mette in mostra le sue abilità di artista.
Dragon Ball Super non può competere con questa qualità nemmeno quando dà il suo meglio: anche i combattimenti più brevi presenti in Dragon Ball Z, infatti, hanno più impatto e peso di quelli più grandi di Dragon Ball Super. Per fare solo un piccolo paragone, c’è molto più da vedere nella battaglia di Vegeta contro Recoome della Squadra Ginyu di quanto non ci sia nel combattimento fra Goku e Jiren. Detto questo, non c’è davvero bisogno di sottolineare ulteriormente quanto sia incredibile la messa in scena dei combattimenti in Dragon Ball Z, a maggior ragione se paragonata con quella di Dragon Ball Super.
DRAGON BALL SUPER: RITMO NARRATIVO
Il maggior difetto di Dragon Ball Z è sempre stato e sarà sempre il suo ritmo imbarazzante. Certo, non è così terribile come sostengono alcuni fan, ma a volte è una serie che può essere davvero estenuante da guardare, e coloro che hanno letto il manga probabilmente faranno ancora più fatica, considerando quanto DBZ sia lento.
Dragon Ball Super, a prescindere dal mezzo, ha un ritmo narrativo decisamente più serrato rispetto a Dragon Ball Z: ciononostante, il Torneo del Potere è comunque qualcosa di disastroso dal punto di vista della stimolazione degli spettatori e dei lettori, ma questo la dice lunga su quanto possa essere a volte davvero poco stimolante la narrazione di Dragon Ball Z.
DRAGON BALL Z: I PERSONAGGI DI SUPPORTO HANNO UN RUOLO PIÙ IMPORTANTE
Per quanto il protagonista principale di questo manga scritto e illustrato dal Maestro Akira Toriyama sia senza ombra di dubbio il Saiyan Goku, intorno a lui gravita un discreto numero di personaggi secondari suoi amici, alcuni dei quali prendono parte a tantissimi combattimenti, rivelandosi, anzi, di importanza fondamentale per la buona risoluzione degli stessi.
Ma un gruppo unito e ben coeso non è una prerogativa imprescindibile di Dragon Ball, poiché la stessa è soggetta a determinate dinamiche: di volta in volta, infatti, la serie originale mette in evidenza il fatto che questi personaggi perdono i contatti fra di loro, quando non sono attivamente insieme, ma va bene così, hanno tutti la propria vita e sono chiaramente a proprio agio con questa situazione. Ciò, quindi, significa che spesso i personaggi non sono presenti in tutti i momenti della narrazione di DBZ, ma , del resto, non ci sono motivi per cui le cose dovrebbero andare diversamente.
Questo approccio ha però il pregio di mantenere rilevante il cast di supporto attivo. Tuttavia, perché preoccuparsi di scrivere un personaggio che non può o non contribuisce alla trama principale? In questo senso, è molto più semplice scriverli e ammettere che esistano, per poi riportali all’attenzione dei fan ogni volta che viene ritenuto necessario un loro intervento di qualche tipo. È bello che Oolong sia in giro per festeggiare, ma nessuno sente il bisogno di un episodio in cui gioca a sasso, carta e forbici.
DRAGON BALL SUPER: I PERSONAGGI DI SUPPORTO SONO PIÙ PRESENTI
Mentre Dragon Ball Z avanza, i personaggi si inseriscono lentamente nella trama e a volte, come detto in precedenza, possono essere del tutto assenti da determinate sezioni narrative: ad esempio l’arco dei Saiyan ci mostra in realtà solo Goku, Gohan e Piccolo come personaggi principali, mentre tutti gli altri restano confinati sullo sfondo, fino a quando i Saiyan non si presentano e uccidono tutti. Namek presenta solo alcuni dei personaggi chiave e nessuno fra coloro che sono stati rianimati ha un ruolo poi così importante nell’arco narrativo di Cell.
Dragon Ball Super fa uno sforzo attivo per mostrare i personaggi secondari e di supporto in ogni arco, sia attraverso una serie di episodi della loro vita quotidiana o semplicemente facendo riunire tutti all’inizio o alla fine di un determinato arco della storia. Con questo approccio, il cast finisce per sembrare un gruppo più coeso rispetto a quanto non avvenga invece in DBZ.
DRAGON BALL Z: SCENE DRAMMATICHE
Dragon Ball Z eccelle nella narrazione del puro dramma e racconta una storia decisamente migliore con una rilevanza molto maggiore rispetto alla sua serie sequel: tutti e quattro i principali archi narrativi della storia – (Saiyan, Freezer, Androidi e Majin Boo) sono molto ricchi di tematiche interessanti, lo sviluppo dei personaggi ha la sua importanza e a rendere il tutto ancor più intrigante ci sono anche un sacco di colpi di scena.
Dragon Ball Super si impantana nell’arco di Black Goku e non fa mai un buon uso drammatico del Torneo del potere, mentre Dragon Ball Z fa in modo che il suo cast di personaggi lavori per la propria crescita: Vegeta, Piccolo e Gohan hanno tutti degli archi dedicati a loro particolarmente impressionanti durante tutto il corso di DBZ.
DRAGON BALL SUPER: SLICE OF LIFE
Mentre il vero punto di forza di Dragon Ball Z è, come abbiamo appena visto, il dramma, ciò in cui eccelle davvero Dragon Ball Super sono il cosiddetto slice of life e la commedia.
Non si può davvero negare quanto siano buoni, infatti, i momenti in cui vengono mostrate scene di vita quotidiana in Dragon Ball Super: la scrittura dei personaggi è quasi sempre puntuale e a fuoco e l’umorismo è spesso esilarante. A volte potrebbe essere estenuante guadare una serie di episodi di genere slice of life fino a quando il successivo arco narrativo non avrà inizio, ma sono comunque un piccolo punto a favore di Dragon Ball Super, col senno di poi.
Raramente Dragon Ball offre al pubblico la possibilità di dare un’occhiata alle vite quotidiane del cast principale, per cui questi momenti più piccoli e intimi aiutano ad aggiungere profondità al mondo di Dragon Ball. Per molti fan, è qualcosa di prezioso, che consente loro di connettersi al franchising a un livello più profondo.
DRAGON BALL Z: SVILUPPO DEI PERSONAGGI
Dragon Ball Z offre uno sviluppo dei personaggi che è semplicemente migliore rispetto a Dragon Ball Super. Gohan, Vegeta e Piccolo sono i veri personaggi che spiccano, che crescono maggiormente da un arco all’altro, ma praticamente ogni altro personaggio principale si sviluppa un po’ nel corso di Dragon Ball Z.
Goku in particolare è protagonista di un grande arco narrativo a lui dedicato in cui si prepara lentamente alla sua eredità Saiyan, e anche quando i riflettono lo lasciano momentaneamente, è chiaro che tutti intorno a lui stanno crescendo con lui. Dragon Ball Z è dunque una serie guidata e portata avanti dai suoi personaggi, mentre Dragon Ball Super è guidato dal potenziale del merchandise.
DRAGON BALL SUPER: ARCHI NARRATIVI DEI TORNEI
Sebbene il Torneo del Potere non sia perfetto, questa è più una colpa della narrazione dell’arco della Sopravvivenza dell’Universo. L’attuale torneo presenta alcune buone sezioni ed è divertente da leggere o guardare. Il Torneo dell’Universo 6 è altrettanto coinvolgente, anche se non è certamente la parte migliore di Dragon Ball Super.
Nonostante tutti i loro difetti, però, entrambi questi tornei sono di gran lunga migliori dei tentativi fatti in Dragon Ball Z per quanto riguarda gli archi dedicati ai tornei: i Cell Games sono in realtà una finzione totale in cui in pratica combattono solo Goku e Gohan, il 25° Tenkaichi Budokai viene interrotto prima ancora che possa diventare interessante e la serie termina letteralmente durante il 28° Tenkaichi Budokai. Almeno, Dragon Ball Super porta a compimento i suoi tornei.