No, grazie! di Ai Morinaga: recensione
Pubblicato il 30 Aprile 2012 alle 11:00
Dopo “Club Paradiso” GP Publishing porta in Italia una nuova commedia di Ai Morinaga, per uno shojo frizzante e pieno di situazioni al limite dell’assurdo.
No, grazie!
Autore: Ai Morinaga
Editore: GP Publishing
Provenienza: Giappone, 2004
Target: shojo
Genere: commedia, sentimentale
Prezzo: € 7,50
Anno di pubblicazione: 2012
Impossibilitati a saldare il debito di dieci milioni di yen che hanno contratto con l’amico Ichinokura, i signori Kitano, determinati a restituire la somma ricevuta, offrono in pegno la loro unica figlia, Homare.
Svampita e maliziosa, la ragazza finisce con il diventare la cameriera della famiglia Ichinokura, composta da soli uomini: il padre e i tre figli Masamune, Housui e Hatsuhi. Complicato andare d’accordo, soprattutto con il primo dei tre, che proprio non riesce a sopportare la nuova arrivata.
Inizia così la difficile convivenza tra Homare e i suoi “padroncini”, tra esilaranti equivoci e situazioni al limite dell’assurdo.
Ai Morinaga torna in Italia con “No, grazie!” (Maniattemasu!), commedia sentimentale del 2004 in due volumi, che segue di poco la precedente opera “Club Paradiso”, anch’essa edita in Italia da GP Publishing, che per questo titolo ha optato per l’edizione in volume unico del 2010.
“No, grazie!” si colloca in un’ideale continuazione con i temi affrontati in “Club Paradiso”, su tutti quello della convivenza forzata e quello dell’harem al maschile – quest’ultimo, a ben vedere, più apparente che reale in questa sede – stavolta però elaborati in modo meno ripetitivo e meno caotico, per un manga frizzante e pienamente godibile.
Homare è una protagonista assoluta, a differenza di Hana, dalla personalità complessa e ben tratteggiata, cui si affiancano personaggi maschili altrettanto originali e ben riconoscibili. La caratterizzazione ripropone inoltre in modo apprezzabile il dualismo tsundere-yandere, creando una buona alchimia tra le figure in scena.
La scelta di un numero contenuto di protagonisti aiuta poi a dare il giusto spazio e il giusto peso a ciascuno, anche nella caratterizzazione grafica, che pur guardando apertamente al canone bishonen, tipico dello stile della Morinaga, sempre pulitissimo e impeccabile, riesce a differenziarsi, permettendo di distinguere in modo chiaro i personaggi.
Come tutte le opere di quest’autrice, regna sovrano l’umorismo, che si traduce in situazioni non-sense (immancabili le gag paradossali con gli animali, in questo caso la gelosissima gatta Ranran) raccontate con divertita ironia, e che giocano ancora una volta con gli stereotipi di genere e con le citazioni.
Le differenze con “Club Paradiso” si notano anche nella gestione delle tavole, strutturate in modo più regolare, per pagine scorrevoli e sempre leggibili. Anche la narrazione si fa più fluida e meno frammentaria, complice il poco spazio a disposizione, che in questo raro caso si traduce in un ritmo sostenuto che non rischia di annoiare con un’eccessiva ripetitività.
Per questo titolo GP Publishing propone un volume da fumetteria (13×18) con sovraccoperta di oltre 350 pagine in bianco e nero, stampato su carta bianca e resistente, che tiene bene i neri. Da segnalare svariati refusi nei testi e adattamenti non sempre fluidi.
In conclusione “No, grazie!” è una lettura fresca e divertente, in pieno stile Ai Morinaga, ben eseguita in tutte le sue parti per un’opera che sa intrattenere con leggerezza e brio. Per gli amanti delle commedie e degli shojo che non si prendono troppo sul serio.