Heat vol. 1 di Buronson e Ryoichi Ikegami – Recensione

Pubblicato il 24 Aprile 2012 alle 11:33

Un giovane e spaccone gigolò all’assalto di Shinjuku, a mani nude contro organizzazioni Yakuza da un lato e Polizia dall’altro!

HEAT vol. 1 (di 10)

Autore: Buronson (Sho Fumimura – storia), Ryoichi Ikegami (disegni).

Casa editrice: Star Comics.

Provenienza: Giappone.

Genere: Azione/Gangster.

Prezzo: 7,50 Euro., 352 pagine, b/n, brossurato con sovracopertina.

Data d’uscita: Marzo 2012.


Tatsumi Karasawa è un giovane misterioso che approdato nel quartiere a luci rosse di Tokyo, Shinjuku, riesce in pochi giorni già ad impadronirsi di un club per sole donne (ovvero di gigolò), a suon di pugni, incredibile incoscienza,  spavalderia e anche un piglio sicuro e un fascino che miete vittime sia tra le donne che tra gli avversari; la piccola banda di dilettanti allo sbaraglio che alla fine gli si raduna intorno pare destinata per certo a fare una fine bruttissima, schiacciata da forze numericamente soverchianti, altre bande Yakuza (potenti e organizzatissime) e addirittura un commissario di polizia cui Tatsumi ha scopato la moglie (in pratica un’onta da lavare col sangue).

L’autore del famosissimo Guerriero dalle Sette Stelle, altrimenti noto come Kenshiro, sforna un altro “eroe” atipico, meno ombroso e triste ma più spaccone e spavaldo dotandolo, come sorta di super potere, di una sorprendete capacità di fascinazione verso tutti coloro che lo circondano; se con le donne il risultato è addirittura di farle godere come con nessun altro uomo (alcune finiscono addirittura stremate a terra con la bava alla bocca dopo un rapporto con lui!), con gli uomini l’effetto è di calamitare attorno a sé un gruppo magari inesperto ma certamente fedele di seguaci, pronti a tutto pur di aiutarlo, e di colpire anche gli avversari che oltre ad odiarlo a morte non possono non sorprendersi poi ad ammirarlo per le sue imprese al limite del suicidio.

Il ritmo della storia è sincopato, si va decisamente veloci, con tagli nella narrazione talvolta forse troppo esagerati, per cui spesso gli incredibili casini in cui si infilano i protagonisti vengono risolti nel giro di poche vignette e poche battute, talvolta al limite del surreale, ma sempre in bilico sulla linea senza mai scadere proprio nell’assurdo (almeno per ora); e nelle oltre 350 pagine del volume di cose in effetti ne capitano, oltre una decina di capitoli densi di colpi di scena e vicende sorprendenti, sufficienti per suscitare anche una certa curiosità verso il protagonista, il cui oscuro passato è tutto da scoprire.

Magari non tutti gli episodi sono così riusciti, ma presi dal ritmo della lettura spesso si finisce per rifletterci sopra quel poco che basta per lasciarsi prendere dal gioco e godersi un’avventura velocissima, scoppiettante e se vogliamo in definitiva anche divertente; ottimi in tal senso i disegni di Ikegami, già ben noto ai lettori dagli albori del genere manga in Italia (Crying Freeman, Mai the Psychic Girl, Sanctuary), che incredibilmente da allora pare non sia mutato di una virgola nello stile, col suo tratto essenziale ma dettagliato, molto dinamico ed espressivo, perfetto in ogni inquadratura e nel donare incredibile  espressività ai personaggi (insomma, una garanzia).


Voto: 7,5

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