Angry Birds 2 di Thurop Van Orman e John Rice | Recensione
Pubblicato il 12 Settembre 2019 alle 15:00
Titolo originale: The Angry Birds Movie 2
Durata: 96 minuti ca.
Diretto da: Thurop Van Orman e John Rice
Cast: Jason Sudeikis, Josh Gad, Leslie Jones, Bill Hader, Rachel Bloom, Awkwafina, Sterling K. Brown, Eugenio Derbez, Danny McBride, Peter Dinklage
Produzione: Columbia Pictures, Rovio Animation, Sony Pictures Animation
Distribuzione: Sony Pictures
Data di uscita Usa: 14 agosto 2019
Data di uscita Italia: 12 settembre 2019
Un po’ nello spirito di Pets 2 e della Illumination, invece che gli animaletti domestici tornano protagonisti sul grande schermo i pennuti arrabbiati di Angry Birds 2 – Nemici Amici per Sempre, sequel del fortunato primo capitolo di Sony Animation.
Frivolezza, intrattenimento principalmente per bambini e qualche semplice strizzata d’occhio agli adulti sono gli ingredienti principali di questo sequel che si discosta poco dalla trama del primo, partendo dal presupposto “il nemico del tuo nemico è tuo amico”.
Dopo aver liberato l’isola degli uccelli dagli invasori maiali le due popolazioni scoprono un nemico comune, nuovo misterioso e ovviamente più pericoloso, l’isola delle aquile, con un aquila leader, Zeta, assetata di vendetta e soprattutto di calore, dato che è costretta a vivere in un’isola completamente ghiacciata e vorrebbe temperature decisamente più tropicali come quelle che si trovano sulle isole degli uccelli e dei maiali.
Se saghe come Shrek e Madagascar ribaltavano e riscrivevano le regole e i generi per raccontare una storia che facesse sorridere e intrattenesse anche i più piccoli ma che non dimenticasse gli adulti, anzi li tenesse in primo piano, Angry Birds 2 non fa il passo più lungo della gamba, anzi va cauto e gioca tutto sul valore del gioco di squadra (potremmo dire “nessun uomo è un’isola” per restare in tema) e su una sequela di gag fin troppo ancorate al presente e alla tecnologia, per quanto questo film sia nato da un videogioco scacciapensieri per smartphone, non dimentichiamolo.
Da una parte quindi l’estrema fisicità slipstick dell’animazione che ricorda i Looney Toones, dall’altra una storia semplice semplice in modo che i piccoli spettatori non perdano il filo. Ma gli adulti, se anche potranno sorridere per le citazioni musicali azzeccate a Dawsons’s Creek o ancora le sequenze che fanno il verso a Mission Impossible, all’ennesima strizzata d’occhio cinematografica leggermente fine a se stessa, si potrebbero un po’ infastidire.
La new entry, Silver, sorella di Chuck, rappresenta l’emancipazione femminile, tema molto attuale, qui sviscerato attraverso una nerd precoce dalle invenzioni strampalate, ma vincenti. La new entry “coccolosa” invece, i tre pulcini, è batuffolosa e tenera ma allo stesso tempo anche qui fine a se stessa, quasi una appendice che alla fine si incastra con la avventura dei protagonisti, proprio come Scrat e la sua ghianda nella saga dell’Era Glaciale, qui i tre pulcini e le uova che continuano a perdere e a non riuscire a recuperare.
Thurop Van Orman e John Rice decidono quindi per il loro debuto di omaggiare film con la macchina da presa e di mescolare elementi da spy story ad altri da adventure movie, prendendo in giro i due generi non tanto per le scene d’azione ma per quelle al cardiopalma dell’ultimo secondo, e attraverso i congegni spionistici dei maiali, assolutamente inutili e pericolosi, piuttosto che risolutivi e funzionali. Vengono inseriti perfino gli speed dating per aggiornare il tutto ad oggi. Manca però l’atmosfera da in-game che aveva caratterizzato il primo film (non dimentichiamoci appunto che è tratto da un gioco) qui circoscritta ad alcune sequenze sull’isola delle aquile per salvare la situazione e il mondo… ancora una volta.
In Breve
Giudizio Globale
5.5