Brian De Palma al Festival di Venezia: “I registi oggi hanno meno potere”
Pubblicato il 30 Agosto 2019 alle 21:00
Quando personaggi del calibro di Brian De Palma solcano l’ingresso del Festival di Venezia l’atmosfera diventa quasi mistica. Il regista di capolavori cinematografici come Scarface, gli Intoccabili e Carlito’s Way si è presentato al Lido di Venezia, dove si sta svolgendo la 76esima edizione del Festival cinematografico lagunare, per dispensare pillole di maestria cinematografica.
Brian De Palma (il cui ultimo film, Domino, è arrivato in sala questa estate) si è infatti concesso per una masterclass, durante la quale è stato accompagnato da grandi donne del Cinema, come Valeria Golino, Nadine Labaki e Rossy De Palma.
Il titolo della masterclass è stato “See Life through a different lens“, una frase che allude alla cinepresa come occhio artificiale capace di far vedere la vita attraverso diversi punti di vista. E proprio questo è stato uno dei temi cardine dell’incontro, con De Palma che ha ricordato il suo primo impatto col cinema avuto con la visione del film Scarpette Rosse.
Un percorso, quello di De Palma, condizionato da un altro maestro quali è Alfred Hitchcock, un regista che “sapeva orientare il pubblico all’interno dello spazio visivo”.
Per definire la grandezza registica di Hitchcock, De Palma si è soffermato sulla scena di Intrigo Internazionale in cui il personaggio interpretato da Cary Grant viene improvvisamente attaccato da un aereo in volo. “In quella scena Hitchcock dedica molto tempo a mostrare al pubblico lo spazio in cui si trova il personaggio” ha dichiarato De Palma.
L’attenzione di Hitchcock per lo spazio visivo lo ha influenzato a tal punto da fargli adottare la stessa tecnica per la realizzazione di alcune grandi scene, quali quella della carrozzina ne Gli Intoccabili. Un momento entrato nella storia del Cinema, che lo stesso De Palma ha dichiarato ispirato anche a La corazzata Potemkin.
Un altro grande momento cinematografico ricordato da De Palma, e relativo ad un altro dei suoi cult, riguarda Carrie – Lo Sguardo di Satana. Durante le riprese della scena d’apertura del film anche un maestro come De Palma non riuscì a catturare con la telecamere tutta l’emozione del momento. “Quando nella scena della doccia Sissy Spacek, interpretando Carrie, ha il sangue tra le mani e va a toccare le altre ragazze, la loro reazione è completamente isterica- ha raccontato il regista- Quando la girammo fu un qualcosa di fantastico a livello emotivo, ma non riuscii con la telecamera a catturare tutta l’emozione di quel momento sul set”.
L’eredità di De Palma è ampia, e travalica anche la sfera cinematografica, tanto che il regista ha citato il rapper DaBaby, il quale in uno dei suoi ultimi video musicali, ha esplicitamente omaggiato Scarface:”Posso dire che quel film ha influenzato molto la cultura hip-hop americana, ed ho molti amici di colore che lo adorano”.
Ma Brian De Palma ha dispensato parole importanti anche per il Cinema di oggi, capace di cambiare ed adattarsi ai mutamenti della società. Il regista durante la masterclass ha infatti espresso interesse per un settore nel quale le donne registe, showrunner e produttrici si stanno moltiplicando a dismisura, portando il loro punto di vista all’interno del grande e piccolo schermo.
E poi non poteva mancare una riflessione sulle piattaforme streaming, che secondo De Palma “stanno dando molte opportunità, ma allo stesso tempo stanno condizionando, visto che viviamo in un periodo in cui gli scrittori ed i produttori comandano il sistema produttivo. E questo dà meno possibilità ai registi di esprimere il proprio punto di vista sui personaggi e sulle storie raccontate”.
Le ultime pillole De Palma le ha riservate a due suoi classici, quali Scarface e Carlito’s Way, due film accomunati dalla presenza di personaggi latini, accompagnati “da una fantastica musica spagnola. Il Padrino, ad esempio, non ha fatto ballare così tanto”.
L’ultima battuta il regista l’ha dedicata alla sua ossessione per le stazioni ferroviarie, centrali sia in alcune scene de Gli Intoccabili che in Carlito’s Way:”Ho girato tante scene nelle stazioni perché hanno una grande architettura- ha detto De Palma- Però devo dire che originariamente la scena finale di Carlito’s Way doveva essere ambientata al World Trade Center, ma ci fu un attacco terroristico, e dovetti ripensarla in un luogo diverso”.