Superman 1 – Collana a fumetti – Recensione

Pubblicato il 20 Aprile 2012 alle 14:02

Arriva in edicola una nuova iniziativa dedicata al primo supereroe della storia! Seguite le intriganti avventure di Superman in una serie di volumi settimanali! Si inizia con la più recente versione delle origini del kryptoniano ad opera del magico duo Geoff Johns/Gary Frank!

Superman 1 – L’Uomo d’Acciaio

Autori: Geoff Johns, Jim Steranko (testi), Gary Frank, Jim Steranko (disegni)

Casa Editrice: Mondadori/RW-Lion

Provenienza: USA

Generi: Supereroi

Prezzo: € 3,90, pp. 194, col.

Data di pubblicazione: aprile 2012


Ormai i volumi di fumetti allegati a quotidiani e riviste sono un trend e prima o poi affronterò l’argomento in una puntata di Comics World. Tali iniziative sono lodevoli e, se ben realizzate, danno la possibilità di leggere o rileggere prodotti di qualità. Non sono però sicuro che siano in grado di spingere le persone non interessate alla letteratura disegnata ad acquistare un albo dell’Uomo Ragno o di Dylan Dog.

In ogni caso, Mondadori, in collaborazione con RW-Lion, ha varato una serie di volumi dedicata al primo supereroe della storia dei comics: Superman. La collana è analoga a Le Leggende di Batman di epoca Planeta. Nell’arco di trenta uscite si avrà modo di apprezzare vari episodi di Supes e non si tratterà di avventure pre-Crisis e meno che mai Golden Age ma di materiale contemporaneo. Pur considerando l’idea in sé lodevole, non mi mancano però le perplessità.

Ci arriverò alla fine e ora mi occupo del contenuto di questa prima uscita che include i cinque numeri iniziali della splendida Superman: Secret Origin, miniserie scritta da Geoff Johns, al pari di Grant Morrison l’autore più importante dell’odierna DC Comics, e disegnata dall’ottimo Gary Frank. Partire con le origini dell’eroe è cosa buona e giusta ma avrei ritenuto più appropriato Man of Steel di Byrne, realizzato subito dopo Crisis. Per quanto di buona fattura, infatti, non mi risulta che la rilettura delle origini di Johns sia da considerare davvero ‘ufficiale’. Ma soprassediamo.

Johns riprende i classici elementi dei comic-book di Superman, modernizzandoli senza stravolgerli, in parte facendosi influenzare dalle atmosfere del telefilm Smalville: ci sono il giovane Clark, quindi; Ma’ e Pa’ Kent; Lana Lang; una bella versione della Legione dei Supereroi; e non mancano il perfido Lex Luthor, la stupenda Lois Lane, il simpatico Jimmy Olsen, l’autorevole Perry White, il mostruoso Parassita e character che negli ultimi anni hanno rivestito una certa importanza come, per esempio, il generale Lane.

I testi di Johns sono di buon livello, e così i dialoghi, a volte ironici, a volte profondi e introspettivi, e la story-line è costruita in maniera impeccabile, valorizzata dai disegni di Gary Frank. Il penciler gioca abilmente con le prospettive, caratterizzando i personaggi soprattutto con sguardi espressivi in grado di evocare la confusione e il timore di un Clark adolescente, la perfidia di Lex, la sensualità di Lois e così via. E il lay-out ha un’impostazione fortemente cinematografica e da questo punto di vista si può affermare con sicurezza che la miniserie ha un forte impatto visivo.

Cos’è che mi suscita perplessità, allora? Avere inserito in appendice una storiella di Jim Steranko interessante ma datata e peraltro già presente nel n. 0 del Superman targato RW-Lion (alla cui recensione rimando) e la cura editoriale in sé. A mio avviso, la collana doveva essere affidata a professionisti con una maggiore conoscenza della DC. E per ciò che concerne carta e qualità della stampa, il primo supereroe dei comics, autentica icona dell’immaginario collettivo, meritava di meglio.

Da segnalare, comunque, il fatto che il TP è accompagnato da una ristampa anastatica del mitico numero uno di Action Comics che diede vita al genere supereroico. Potrete leggere il leggendario esordio di Supes ad opera degli immortali Siegel & Shuster; inoltre, sono presenti brevi storie imperniate sul mago Zatara, padre di Zatanna, e su personaggi dimenticati come il cowboy Chuck Dawson, il farsesco Sticky-Mitt Stimson, l’esploratore Marco Polo, il pugile Pep Morgan, il reporter Scoop Scanlon e l’avventuriero Tex Thomson, esempi di eroi vintage certamente superati nella concezione ma tuttora piacevoli.


Voto: 7

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