Flashpoint n. 2 – Recensione

L’Universo DC dell’era post-Crisis giunge alla conclusione con il secondo e ultimo numero di Flashpoint e niente sarà più come prima! Scoprite in che modo con una storia scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert!

Flashpoint n. 2

Autori: Geoff Johns (testi), Andy Kubert (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Provenienza: USA

Genere: Supereroi

Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.

Data di pubblicazione: aprile 2012

Con il secondo e ultimo numero di Flashpoint l’Universo DC così come lo conosciamo giunge alla sua conclusione e dal prossimo mese avremo modo di leggere in italiano le nuove serie DC conseguenti al reboot della casa editrice. Basterebbe questo particolare per considerare importante la saga ideata da Geoff Johns imperniata su Barry Allen, alias Flash, indubbiamente il Velocista Scarlatto più amato di sempre.

Come i fan sanno, la DC non è nuova ai reboot e già nel 1985 Marv Wolfman e George Perez avevano azzerato tutto ciò che era stato pubblicato fino a quel momento con la storica Crisis On Infinite Earths che ebbe il merito di rendere più semplice e lineare (almeno in principio) l’universo di Superman, Batman e compagnia. In tempi recenti, tuttavia, la casa editrice ha ritenuto di dover compiere un’operazione analoga allo scopo di rinnovare e svecchiare personaggi e situazioni narrative e di attrarre nuovi, potenziali lettori.

Nel complesso, si può affermare che i boss DC hanno visto giusto e le vendite, nella maggior parte dei casi, sono state confortanti, malgrado l’inevitabile chiusura di qualche mensile; e pure dal punto di vista qualitativo l’operazione non è andata male. Tuttavia, come avevo scritto nella recensione del primo numero di Flashpoint, la miniserie che ha dato il via al rinnovamento non mi sembra eccelsa.

Johns, scrittore indubbiamente abile, come dimostrano Green Lantern, Flash e innumerevoli altri lavori, ha giocato con il concetto trito e ritrito delle linee temporali alternative e delle dimensioni distopiche senza sforzarsi di inventare qualcosa di personale. Per una serie di circostanze, Flash scopre che il mondo che conosceva ha subito varie modifiche: sua madre è viva; l’amata Iris sta con un altro; e la comunità supereroica è irriconoscibile, dal momento che Aquaman e Wonder Woman sono nemici dell’umanità, Abin Sur è ancora in circolazione, Batman non è Bruce Wayne ma il padre Thomas, Superman non si sa dove sia e così via.

Qual è la causa di tale sconvolgimento? Coadiuvato da Batman, Cyborg e altri giustizieri, Flash cerca di scoprirlo e le risposte potrebbero essere collegate al Professor Zoom, classica nemesi dell’uomo più veloce del mondo. Scopriremo comunque la verità nella seconda uscita di Flashpoint che include i nn. 3-5 della miniserie. Pur non memorabile, la sequenza conclusiva della saga è migliore dei capitoli iniziali, se non altro poiché Johns insiste con l’azione evitando lungaggini e anche perché, specie alla fine, Flash assume una spiccata profondità emotiva e psicologica.

Risulta interessante la maniera di interpretare character del calibro di Capitan Marvel o di Superman (francamente lontano anni luce dalla versione standard!) e la trama scorre in maniera gradevole, benché, quanto a testi e dialoghi, Johns sia meno ispirato del consueto. I disegni del bravissimo Andy Kubert sono di gran livello e il penciler riesce a raffigurare il carisma eroico di Flash, la cupezza di Batman, la freddezza del Professor Zoom e i vari personaggi con maestria ed è la parte grafica a rendere accettabile un fumetto che, non fosse per il reboot, sarebbe trascurabile ma che va letto per meglio comprendere ciò che si vedrà negli imminenti albi RW-Lion. Ribadisco quindi che il secondo numero di Flashpoint è superiore al precedente e perciò gli concedo una stentata sufficienza.

Voto: 6