Le 5 migliori serie alternative sui supereroi

Pubblicato il 22 Agosto 2019 alle 13:00

Estate tempo di recuperi (una volta quando non c’era la Peak Tv), ma se avete ancora qualche scampolo di ferie e volete recuperare una serie tv alternativa, a suo modo, sui supereroi, tanto in voga al momento, ecco cinque consigli che fanno al caso vostro e su quale servizio streaming potete trovarle.

The Tick – Amazon Prime Video

Cominciamo da una serie piccola piccola, per un supereroe grande grande.

Tratta dall’omonimo fumetto del 1986 dello stesso Ben Edlund (che ha scritto anche la serie tv), The Tick è una parodia del classico supereoe dei fumetti che ben si presta ad una comedy. In questa versione l’eroe muscoloso con le antenne e il costume blu (interpretato da Peter Serafinowicz) deve superare una perdita di memoria; ad aiutarlo la sua “spalla” Arthur (Griffin Newman), insieme per combattere il male; tra i nuovi personaggi invece Dot (Valorie Curry), la sorella di Arthur. The Tick ha avuto successo con l’avvento della serie animata omonima andata in onda sulla FOX dal 1994 al 1996. Oltre all’adattamento live action precedente a questo del 2001, vi sono stati un videogame e merchandise vario. Nella TOP 100 di IGN dei migliori supereroi di tutti i tempi The Tick sta al #57. La nostra recensione

Future Man – Amazon Prime Video

Da poco arrivata su Amazon e attesa per settembre la seconda stagione (la quarta sarà l’ultima) questa serie di HULU prende in giro in modo “cazzone e cazzaro” il mondo dei supereroi, degli incalliti videogiocatori, delle guerriere bombe sexy, delle Apocalissi imminenti e del protagonista “nerd inetto eroe per caso” (un Josh Hutcherson in grande spolvero). Riusciranno i nostri anti-eroi a salvare il Mondo?

The Umbrella Academy – Netflix

Un po’ X-Men, un po’ mille altre cose, serie nata dall’omonimo fumetto dell’ex frontman dei The Chemical Romance Gerard Way, con un comparto musicale di tutto punto, racconta di cinque bambini nati “dotati” adottati da un miliardario anaffettivo. Alla sua morte, i cinque freaks dovranno fare i conti con la propria crescita e col mondo disilluso in cui si ritrovano a vivere. La nostra recensione

Legion – Sky/Now TV

Termina questa settimana anche in Italia il secondo adattamento per la tv di Noah Hawley (dopo Fargo) questa volta da un fumetto Marvel appendice degli X-Men. Dan Stevens (Downton Abbey, La Bella e la Bestia) è il figlio di Charles Xavier, un telecineta che controlla la mente rinchiuso in un manicomio, che sta per scoprire che forse non è pazzo ma il più potente supereroe del mondo e anche la sua più pericolosa minaccia. Una rilettura totalmente a se stante, psicologica, intimista, visivamente psichedelica, impegnativa da seguire ma proprio per questo di grande fattura, a tratti dalle influenze lynchane, soprattutto dalla seconda stagione in poi. Un piccolo grande cult. La nostra recensione

The Boys – Amazon Prime Video

Ultima arrivata di produzione casa Amazon, questa serie è tratta dall’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson e adattata per la tv da Eric Kripke (Supernatural) e Seth Rogen & Evan Goldberg (Preacher) e si pone come l’Anti-Marvel per eccellenza. La serie che potranno apprezzare tutti quelli che si lamentano dell’eccessivo “essere per famiglie” del Marvel Cinematic Universe soprattutto ora che è di proprietà della Disney. Una critica alla società americana contemporanea puntuale e cinica attraverso la “fama” dei supereroi. Proprio in questo senso, The Boys è l’analisi di mercato dell’essere “super” oggi, del non esserlo, del volerlo diventare per aiutare gli altri e di chi in realtà abusa dei propri poteri vedendosi come una star. Un serial attento non solo ai numeri e ai sondaggi, proprio come fossimo in una campagna politica, ma anche alla demografia che raggiungono i vari supereroi per etnia, orientamento sessuale, e così via. Allo stesso tempo, The Boys sembra la naturale evoluzione, iniziata con Breaking Bad e proseguita con vari esperimenti televisivi ultimo Good Girls, su cosa accade quando una brava persona finisce per commettere atti più che discutibili. Sembra essere estremamente appagante per il pubblico vederlo, forse perché riflesso di ciò che in realtà vorrebbe fare ma non ha il coraggio. La nostra recensione

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