Fire Force: l’autocombustione esiste davvero!

Pubblicato il 14 Luglio 2019 alle 16:30

Negli anni ’80, quando Internet era appannaggio della NASA e Adam Kadmon andava ancora in giro senza maschera sulla faccia, gli appassionati di fenomeni bizzarri e misteriosi potevano saziare la propria sete di conoscenza grazie all’enciclopedia Dimensione X, che personalmente trovavo un modo molto istruttivo e divertente per impegnare il mio tempo libero fin da quando frequentavo le scuole medie. Fu proprio lì che lessi per la prima volta della Combustione Umana Spontanea, un fenomeno le cui cause in realtà non sono ancora chiare.

Quando ho visto il primo episodio di Fire Force la mia memoria è andata subito a quelle descrizioni e immagini che mi sono così familiari da moltissimi anni e a cui non pensavo più da tanto tempo. Per questo, ho pensato di condividere con voi alcune informazioni e riflessioni sullo strano fenomeno che ha fornito lo spunto iniziale per la creazione della storia del manga di Atsushi Okubo, ma che ha anche influenzato la nascita di un personaggio celebre dei comics come la Torcia Umana.

ATTENZIONE! In questo articolo sono contenute alcune immagini che potrebbero turbare i più sensibili fra di voi, per cui procedete nella lettura con cautela.

CARATTERISTICHE DEL FENOMENO

Esattamente come avviene nel mondo di Fire Force, anche nel mondo reale la Combustione Umana Spontanea è un presunto fenomeno dalle origini misteriose a causa del quale un corpo umano prenderebbe fuoco senza interventi di fattori esterni che inneschino questo processo, che conduce all’incenerimento completo del corpo o di porzioni di esso, ossa incluse: l’origine di questa fonte di calore sarebbe dunque da ricercare all’intero del corpo della vittima. Per quanto si tratti di qualcosa di noto da diversi secoli e nonostante i numerosi studi a riguardo, non si è ancora scoperta l’origine di tale fenomeno.

Il termine e la definizione dello stesso usati ancora oggi furono esplicati per la prima volta nel 1746 da Paul Rolli in un suo articolo che riguardava la misteriosa morte della Contessa italiana Cornelia Zangheri Bandi, ma i casi documentati sarebbero circa 200, e tutti avrebbero in comune le seguenti caratteristiche:

  • le vittime sono tutte persone alcolizzate croniche;
  • si tratta principalmente di donne anziane;
  • il corpo non ha preso fuoco in maniera spontanea, ma una qualche fonte di calore è entrata in contatto con esso;
  • mani e piedi di solito si staccano dal resto del corpo;
  • il fuoco causa pochissimi danni agli oggetti combustibili che sono a contatto con il corpo;
  • la combustione del corpo lascia un residuo di ceneri grasse e fetide dall’odore nauseabondo.

Potete vedere gli effetti della Combustione Umana Spontanea descritti qui in alto nelle immagini di seguito:

Inoltre, è stato riscontrato che esiste una correlazione fra queste morti e una qualche intossicazione (o altre forme di incapacità) delle vittime, che potrebbe essere la causa del fatto che queste persone siano state incapacitate a reagire in maniera pronta all’incidente o addirittura non si stessero accorgendo di cosa stesse accadendo al proprio corpo.

POSSIBILI SPIEGAZIONI

Poiché si tratta di un argomento conosciuto da diversi secoli, si è provato a dare delle spiegazioni più o meno plausibili alla Combustione Umana Spontanea.

Per quanto riguarda lo stato in cui questi corpi sono stati trovati, laddove la distruzione è stata estesa, sono state coinvolte ulteriori fonti di materiale combustibile, come imbottiture per sedie, rivestimenti per pavimenti, la stessa pavimentazione e simili. Gli investigatori hanno descritto come tali materiali abbiano aiutato a trattenere il grasso sciolto dei corpi, il quale ha causato la bruciatura e la distruzione di più parti del corpo, producendo ancora più grasso liquefatto, in un processo ciclico noto come “effetto stoppino” o “effetto candela”.

Secondo alcune indagini, gli oggetti vicini spesso non sono stati danneggiati perché il fuoco tende a bruciare verso l’alto e brucia lateralmente con qualche difficoltà. Gli incendi in questione sono relativamente piccoli e raggiungono una considerevole distruzione a causa dell’effetto stoppino, mentre gli oggetti relativamente vicini potrebbero non essere abbastanza vicini da prendere fuoco, proprio come ci si può avvicinare a un modesto falò senza farsi del male. Va comunque detto che raggruppare insieme tutte queste strane morti non è il modo migliore per analizzare il fenomeno, poiché le cause degli incendi e dei decessi potrebbero essere differenti, per cui un buon approccio suggerito dovrebbe essere quello di analizzare ogni singolo caso in maniera indipendente dagli altri, per quanto simili. infatti, molti di questi casi hanno una spiagazione scientifica plausibile, ma si può tendere a ignorarle per catalogarle erroneamente come misteriose.

Uno studio ha inoltre rilevato che quando il tessuto umano viene bruciato, la fiamma risultante produce solo una piccola quantità di calore, indicando quindi che è improbabile che il fuoco si diffonda dal tessuto in fiamme agli oggetti vicini.

Se ci sono delle spiegazioni plausibili che riguardano gli effetti della Combustione Umana Spontanea, si è anche provato a spiegare come questa si origini con diverse teorie:

  • Sigarette: cause naturali come un attacco di cuore possono portare alla morte della vittima, successivamente a far cadere la sigaretta, che dopo un po’ di tempo può dare fuoco ai vestiti della vittima;
  • Effetto Stoppino: una piccola fonte di calore esterna, come una sigaretta accesa, brucia i vestiti della vittima in un punto, spaccando la pelle e rilasciando il grasso sottocutaneo, che a sua volta viene assorbito negli indumenti bruciati, agendo come uno stoppino; questa combustione può continuare fino a quando il carburante è disponibile. Questa ipotesi è stata testata con successo con tessuto animale (suino) ed è coerente con le prove recuperate da casi di combustione umana: il corpo umano ha in genere abbastanza energia immagazzinata nei grassi e in altri depositi di sostanze chimiche per bruciare completamente il corpo; anche le persone magre hanno chili di grasso nei loro tessuti! Questo grasso, una volta riscaldato dagli abiti in fiamme, viene assorbito dagli indumenti come la cera di candela (che in genere nel passato era originariamente fatta di grasso animale) e si dirige verso uno stoppino acceso che gli fornisca il combustibile necessario a mantenere lo stoppino stesso acceso. Anche le proteine presenti nel corpo bruciano, ma forniscono molta meno energia rispetto al grasso, mentre l’acqua nel corpo è il principale impedimento alla combustione. Tuttavia, una combustione lenta, che dura per ore, dà all’acqua il tempo di evaporare lentamente. In un’area chiusa, come una casa, questa umidità si depositerà nelle vicinanze, magri anche sui vetri delle finestre. Inoltre, i piedi solitamente non bruciano perché spesso hanno meno grasso; anche le mani hanno poco grasso, ma possono bruciare se appoggiate sull’addome, che fornisce tutto il grasso necessario per la combustione.

Fire Force è distribuito in maniera del tutto legale e GRATUITA qui da noi in Italia tramite il canale Youtube ufficiale di Yamato Animation. Vi ricordo infine che la serie sarà composta da un totale di 24 episodi e che gli stessi saranno disponibili ogni venerdì a partire dalle 19:25.

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