One-Punch Man II – Episodio 12: Nelle mani degli allievi | Recensione
Pubblicato il 3 Luglio 2019 alle 20:00
Grande introspezione psicologica e combattimenti mozzafiato in questa ultima puntata della seconda stagione di One-Punch Man!
Autori originali: ONE, Yusuke Murata
Studio di animazione: J.C.Staff Co., Ltd
Capitoli corrispondenti del manga: 83 (Pagina 58), 84 (Pagine 1-15, 17-143)
Data di uscita: 2 luglio 2019
Nonostante il finale aperto e il fatto che questa seconda stagione non copra un arco narrativo completo, l’episodio conclusivo di questa stagione ha davvero tutto ciò che serve per essere un ottimo episodio: azione frenetica, analisi e introspezione psicologica e colpi di scena inattesi. Grande protagonista anche in questo caso è Garou, e questa volta capiremo meglio alcuni dettagli fondamentali del suo carattere. Tuttavia, se volete evitare qualche spoiler sulla puntata vi consiglio di non proseguire nella lettura di questo articolo prima di averla vista.
O MUORI DA EROE O VIVI TANTO A LUNGO DA DIVENTARE IL CATTIVO
Raramente si vede l’introspezione psicologica presente in One-Punch Man e in Mob Psycho 100 in altri anime incentrati sul combattimento, e questo è uno dei tanti dettagli che rendono uniche e affascinanti le opere create da ONE. Analizziamo ora brevemente gli elementi più introspettivi di questa puntata così duale.
Il punto di vista di Garou, un essere umano che ha scelto di schierarsi dalla parte degli Esseri Misteriosi, ma che nonostante questo non vuole unirsi alla loro Associazione, diviene molto più chiaro alla luce di ciò che ha passato da ragazzino.
Mentre viene pestato a morte dai fratelli Bang e Bomb, Garou inizia a riflettere su una serie di cose: innanzitutto, si chiede come non si vergognino ad attaccarlo in due, per giunta in un momento in cui è estremamente indebolito perché provato dai combattimenti precedenti contro gli Eroi di Classe A; poi, rivive alcuni dei suoi ricordi d’infanzia peggiori, grazie ai quali, però, veniamo a scoprire che in realtà Garou non ha sempre voluto essere un Essere Misterioso, ovvero il cattivo, ma poiché veniva trattato come tale dai suoi compagni e anche dagli adulti ha finito per diventarlo.
Garou era un ragazzino dal carattere chiuso che per questo veniva crudelmente bullizzato dai suoi compagni, forti anche della consapevolezza che nessuno crederebbe mai a quel ragazzino disadattato che sostiene di subire violenze, quando tutti i suoi compagni fanno fronte comune e sostengono l’esatto contrario.
Ma come mai Garou continua a non volersi unire alla Associazione Esseri Misteriosi e non ha mai pensato di ingerire una delle loro cellule per trasformarsi una volta per tutte in un vero e proprio Essere Misterioso?
Per rispondere alla prima domanda, l’ex allievo di Bang è uno spirito libero, e di certo non ha voglia di stare a sentire gli ordini di Orochi o chicchessia; in secondo luogo, Garou non vuole usare mezzucci ed espedienti per divenire più forte perché sarebbe come barare, mentre invece il suo obiettivo è dimostrare agli Eroi che lo vogliono morto e a sé stesso che non è più quel bambino che si lasciava terrorizzare, ma un uomo che è pronto a far vedere quanto vale e a riscattarsi con le sue sole forze, e questo spiega anche come mai non gradisca che gli Esseri Misteriosi interferiscano nel suo combattimento, ma ognuno ha le sue priorità, e al momento quella dei Mostri è cogliere al volo l’occasione di uccidere i due Eroi di Classe S giunti sul posto: Bang, accompagnato da suo fratello Bomb, e l’Oni Cyborg Genos.
Ancora una volta, l’opera scritta da ONE si dimostra ben più profonda di quanto non possa apparire a un primo sguardo, e la caratterizzazione dei personaggi che la animano contribuisce a conferirle un grandissimo fascino.
SAI QUAL È IL BELLO DEL CAOS? È EQUO
Oltre a queste sezioni così intimistiche, naturalmente nell’ultima puntata di questa seconda stagione di One-Punch Man troverete anche una serie di scene di combattimento talmente galvanizzanti che vi faranno venire voglia di spaccare tutto urlando: J.C.Staff sembra che abbia conservato le forze per l’esplosione visiva presente in questo episodio, per la prima volta a livelli paragonabili a quelli dello studio MadHouse, al punto che vi chiederete come mai non abbiano realizzato tutta la stagione con tale cura per i dettagli, le animazioni, le colorazioni e il character design, nonostante alcune animazioni realizzate in computer grafica non siano di qualità eccelsa. Amerete immergervi nel marasma caotico di queste frenetiche, adrenaliniche e testosteroniche scene!
Alcune considerazioni finali: l’episodio non è interrotto dalla sigla di testa, che invece è presente alla fine della puntata, ma continuate a guardare anche dopo che sarà conclusa per godervi le ultimissime scene, le quali lasciano ben sperare che l’arco narrativo corrente potrà concludersi in una terza stagione, come potete leggere qui; speriamo venga annunciata ufficialmente al più presto.
La seconda stagione di One-Punch Man è distribuita in simulcast con il Giappone, legalmente e in maniera del tutto gratuita qui in Italia dalla piattaforma online VVVVID.
In Breve
Voto Complessivo
9.0