My Hero Academia: 4 personaggi ispirati agli U.S.A.
Pubblicato il 30 Giugno 2019 alle 12:00
Nel 2014 l’industria dei manga ha partorito un’opera in grado di mettersi in competizione diretta con i comics più celebri: My Hero Academia è nato sulle pagine di Weekly Shonen Jump, celeberrima rivista del gruppo editoriale giapponese Shueisha, e ha avuto il grande merito di presentare ai suoi avidi lettori un bizzarro mondo abitato da una miriade di persone dotate di poteri sovrannaturali e di supereroi, fondendo insieme magistralmente lo stile classico dei manga con quello dei comics.
La fama dell’opera del suo giovane autore Kohei Horikoshi ha poi raggiunto una fetta ancora maggiore di pubblico grazie all’adattamento in anime realizzato dallo studio Bones, che ha catapultato My Hero Academia fra gli anime contemporanei più seguiti e con un pubblico sempre crescente.
Se siete dei fan di questa opera, sapete già bene di cosa parli: in un mondo in cui circa l’80% della popolazione mondiale dispone di poteri sovrumani chiamati Unicità (kanji: 個性, pronuncia: “Kosei”, letteralmente “Individualità”), il protagonista Izuku Midoriya è uno dei pochi individui nati senza poteri, eppure nonostante questo il ragazzo ha sempre desiderato diventare come il suo modello All Might, l’Eroe più forte al mondo; quando i due si incontreranno, All Might sarà così colpito dal coraggio di Midoriya da sceglierlo come prossimo Portatore della sua particolarissima Unicità, One For All, che lo ha reso così forte da essere universalmente riconosciuto come Simbolo della Giustizia.
Per poter diventare un Eroe Professionista, Midoriya riesce a entrare in una delle scuole migliori per i ragazzi che desiderano intraprendere questa strada.
My Hero Academia è un manga e un anime appartenente al genere shonen di combattimento caratterizzato da una narrazione molto fluida e avvincente e da una miriade di scene di combattimento mozzafiato, divertenti, esaltanti, devastanti, appassionanti e spesso decisamente frenetici, il che esclude la presenza di tempi morti e contribuisce a conferire all’opera nel suo complesso un ritmo incalzante.
Chi conosce un po’ l’autore di questo manga sa bene quanto Horikoshi ami i comics, in special modo quelli Marvel, ma i fumetti non sono l’unica fonte di ispirazione proveniente da oltreoceano: alcuni personaggi, infatti, ci dimostrano che l’amore di questo artista per gli Stati Uniti non si limita ai comics, ma spazia anche nel mondo del cinema.
In questo articolo speciale, vi parlerò di 4 personaggi presenti in My Hero Academia che sono chiaramente ispirati alla cultura americana.
ASHIDO MINA/ALIEN (Ridley Scott)
Mina è una delle studentesse più amate del Liceo Yuuei, e per la sua creazione Kohei Horikoshi si è ispirato, per sua stessa ammissione, ad Alien, il primo film della celeberrima saga horror fantascientifica del 1979 diretto da Ridley Scott in cui l’antagonista è una creatura aliene chiamata Xenomorfo nel cui corpo scorre un potentissimo acido, similmente all’Unicità di Mina, e ciò è dimostrato da alcuni dettagli:
- Il suo cognome: la pronuncia del suo cognome, Ashido (Kanji: 芦戸, Hiragana: あしど, pronunchia: “Ashido”), foneticamente ricorda molto da vicino quella che ha la parola inglese “Acid” in giapponese (Katakana: アシッド, pronuncia: “ashiddo”).
- Il suo nome: una particolarità del suo nome, Mina (Kanji: 三奈, Hiragana: みな, pronuncia: “Mina”), è il fatto che il primo Kanji che lo compone, 三, può essere letto anche come “san”, che è anche la pronuncia della parola giapponese il cui significato è proprio “acido”, (Kanji: 酸, pronuncia: “san”).
- Unicità: Mina ha il potere dell’Acido, caratteristica che ricorda il sangue acido dello Xenomorfo;
- Nome da Eroina: quando le viene chiesto dal suo professore Shota “Eraserhead” Aizawa di scegliere un nome in codice, la sua prima scelta, che sarà poi quella definitiva, è Alien Queen, soprannome che è venuto in mente al suo autore proprio per via della similitudine fra la sua creazione e quella cinematografica.
- Richiami visivi: quando Mina sceglie il suo nome, la ragazza si immagina con una piccola bocca supplementare che viene fuori dalla sua, riproponendo una delle caratteristiche fisiche dello Xenomorfo:
Alien è una produzione britannica e statunitense e ancora oggi viene annoverato non solo fra i capolavori di Ridley Scott, ma anche fra i migliori film di fantascienza di tutti i tempi.
TSUYU ASUI/TOAD (X-MEN, MARVEL)
Partiamo dal suo nome, di certo non casuale: Tsuyu Asui (Kanji: 梅雨蛙吹, Hiragana: つゆあすい, pronuncia: “Tsuyu Asui”) include i Kanji 蛙, che significa “Rana”, 吹, “Soffio” e 梅雨, che fa riferimento al clima umido e piovoso tipico del Giappone, e in particolare il secondo Kanji denota il clima tipico presente durante la stagione in cui i rospi depongono le proprie uova.
Poiché My Hero Academia è un manga incentrato sui supereroi scritto e illustrato da un appassionato del genere, era impossibile per il suo autore Kohei Horikoshi ignorare l’eredità di personaggi che fanno parte degli universi Marvel e DC, e l’aspetto fisico di Tsuyu sembra proprio essere basato in qualche modo su un personaggio molto conosciuto fra i fan degli X-Men e dei comics a marchio Marvel: si tratta di Mortimer Toynbee, meglio conosciuto come Toad (“Rospo”), personaggio a cui hanno dato vita Stan Lee (testi) e Jack Kirby (illustrazioni) nel lontano 1964 (qui in Italia è però arrivato per la prima volta nel 1973):
Ecco qui di seguito quali sono le loro similitudini più evidenti:
- Caratteristiche fisiche: sia Toad che Asui hanno una grande bocca e la lingua prensile molto lunga, e i loro costumi presentano alcune analogie, come la presenza di un paio di occhiali;
- Capacità: ad esempio, entrambi sono in grado di arrampicarsi sui muri sfruttando le ventose di cui dispongono e possono usare la propria lingua come un’arma quando sono impegnati in un combattimento.
SHOTA AIZAWA/ERASERHEAD (DAVID LYNCH)
Aizawa è il coordinatore della Classe 1-A del liceo per aspiranti Eroi Yuei. Grazie alla sua Unicità, chiamata Annullamento, è in grado di disattivare le Unicità dei suoi bersagli fintanto che riesce a mantenere gli occhi aperti. Come ogni abilità potente che si rispetti, però, anche l’Annullamento di Aizawa presenta delle limitazioni notevoli, a cui va aggiunto il fatto che, in seguito alle terribili ferite riportate agli occhi durante lo scontro alla U.S.J., la durata della sua abilità è diminuita e ha bisogno di un lasso di tempo maggiore per ricaricarla, fra un utilizzo e l’altro:
- l’Annullamento si disattiva se Shota chiude gli occhi o se la sua linea di vista è ostruita;
- la sua abilità, che lo costringe a tenere gli occhi aperti senza poter sbattere le palpebre per lungo tempo, gli provoca una grande secchezza oculare, per cui non può usare la sua abilità per periodi di tempo troppo prolungati, anche se ovvia a questo problema portando sempre con sé un collirio;
- le Unicità di tipo Mutante sono immuni dal suo potere;
- deve usare degli occhialoni speciali che celino ai suoi bersagli in quale direzione stia guardando, in modo che questi non riescano a capire quale Unicità Aizawa stia bloccando;
- quando Eraserhead utilizza il suo Annullamento, i suoi capelli si sollevano del tutto e i suoi occhi diventano rossi, il che fa capire immediatamente quando la sua Unicità è attiva, come è successo nello scontro con Shigaraki Tomura:
Anche in questo caso come nei precedenti, il nome del personaggio non è stato scelto dal suo creatore a caso: Shota Aizawa (Kanji:消太相澤, Hiragana: しょうたあいざわ, pronuncia: “Shōta Aizawa”) include al suo interno il Kanji 消, che significa “Cancellare”.
Detto questo, c’è un riferimento esplicito a un film statunitense in bianco e nero nel nome da Eroe che scelse per Shota l’amico e collega Present Mic: si tratta di Eraserhead, film scritto, diretto e montato da David Lynch nel 1977. Eraserhead è anche il primo lungometraggio in assoluto diretto dal Maestro David Lynch, nonché la pellicola considerata più autobiografiche fra tutte quelle mai realizzate da questo indiscusso genio della cinematografia e dell’arte.
ALL MIGHT/SUPERMAN (DC)
Chiudiamo in bellezza questa carrellata parlando dell’Eroe per definizione nel mondo di My Hero Academia: il vero nome di All Might, Toshinori Yagi (Kanji: 俊典八木, Hiragana: としのりやぎ, pronuncia: “Toshinori Yagi”), contiene al suo interno i Kanji 八, “Otto”, 木, “Albero”, 俊, “Genio” e 典, “Legge”.
In questo personaggio, Horikoshi ha racchiuso tutta una serie di elementi che lo ricollegano in diversi modi agli Stati Uniti d’America:
- Superman: il suo rappresentare così a 360° e praticamente in ogni aspetto della sua vita un senso di giustizia tale per cui viene unanimemente considerato come il suo simbolo più grande lo accomuna al Supereroe per eccellenza nei fumetti americani: mi riferisco a Superman, personaggio creato da Jerry Siegel (testi) e Joe Shuster (illustrazioni) nel 1933, ma pubblicato per la prima volta da DC Comics soltanto cinque anni dopo, nel 1938.
- Lingua inglese: il nome da Eroe di Toshinori, All Might, è una espressione inglese che sta per “Onnipotente” e fa riferimento alla sua Unicità, One for All, che ha particolarità di poter essere tramandata da un Portatore a un altro; non solo “All Might” e “One for All” sono espressioni inglesi, ma lo stesso Yagi utilizza spesso parole e frasi in inglese quando parla con qualcuno.
- Colpi speciali: le tecniche di combattimento di All Might contengono tutte all’intero dei propri nomi quelli di stati o città che appartengono agli U.S.A., mentre la sua tecnica finale è stata chiamata United States of Smash.
- Costume: i colori predominante le costume da Eroe di All Might sono bianco, blu e rosso, gli stessi della bandiera degli Stati Uniti d’America.
- Uso del chiaroscuro: le ombre più scure sono rese sul corpo di All Might in nero, in maniera quindi molto più marcata rispetto a tutti gli altri personaggi, richiamando lo stile grafico dei comics, Lo si può apprezzare maggiormente nelle immagini in cui questo personaggio è mostrato accanto ad altri.
Guardando l’immagine in alto, i più attenti fra di voi avranno notato anche un cambiamento nello stile grafico di Midoriya Izuku, discepolo di All Might, nonché nuovo Portatore di One for All: man mano che il ragazzo si avvicina al suo obiettivo di divenire un giorno come il suo Eroe, prendendone quindi il testimone come prossimo Simbolo della Giustizia, le ombre su di lui vengono disegnate in maniera sempre più netta, creando un parallelismo anche visivo fra i due personaggi.
Kohei Horikoshi è nato ad Aichi, in Giappone, nel 1986. L’autore ha ricevuto una menzione speciale al Tezuka Award nel 2006 e in seguito ha pubblicato diverse storie brevi sulla rivista Akamaru Jump, mentre la sua prima opera serializzata su Weekly Shonen Jump è stata Crazy Zoo (Oumagadoki Doubutsuen) nel 2010, seguita da Barrage e da My Hero Academia, opera, quest’ultima, che gli è valsa diverse nomination nei concorsi del settore e anche il Premio per il Miglior Manga al Sugoi Japan Award nel 2017.