Wolverine & Hulk: La Storia di Po – Recensione
Pubblicato il 13 Aprile 2012 alle 11:18
Inizia una collana Panini Comics che ripropone celebri opere Marvel e si comincia con una miniserie di Sam Kieth con protagonisti Golia dalla Pelle Verde, l’Incredibile Hulk, e l’artigliato Logan!
Wolverine & Hulk: La Storia di Po
Autore: Sam Kieth (testi e disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Genere: Supereroi
Prezzo: € 5.00
Data di pubblicazione: aprile 2012
Una casa editrice come la Marvel ha prodotto nella sua ormai più che decennale esistenza una quantità notevole di materiale interessante e Panini Comics ha deciso di riproporre, tramite edizioni da edicola, svariate opere che per una serie di ragioni hanno suscitato l’interesse e l’ammirazione dei lettori. La collana si intitola Marvel Best Seller e la prima uscita è imperniata su due degli eroi più famosi e amati della Casa delle Idee: il mostro dalla pelle verde Hulk, character storico inventato dal magico duo Lee/Kirby, e il mutante canadese Wolverine, alias Logan.
Sebbene le vicende dei personaggi non abbiano mai avuto molti punti in comune, bisogna ricordare che entrambi hanno un legame, se non altro perché il debutto di Wolvie avvenne proprio in un paio di episodi di Incredible Hulk scritti dal creatore di Logan, il grande Len Wein. E di tanto in tanto i due si sono incontrati e i loro rapporti sono spesso stati poco idilliaci.
Di ciò si ricordò Sam Kieth, penciler che dopo essersi fatto conoscere con Sandman di Neil Gaiman si era costruito una carriera di tutto rispetto con comic-book del calibro di The Maxx, grazie soprattutto allo stile fortemente inventivo dei suoi disegni. Kieth (che comunque aveva già avuto modo di disegnare Hulk e Wolverine) decise di realizzare una miniserie basata sul confronto tra i due giustizieri, mixando elementi classicamente supereroici e altri piuttosto horror nei toni.
Per una serie di circostanze che non rivelerò, quindi, Hulk e Wolverine incrociano le loro strade per l’ennesima volta e va da sé che le cose non saranno particolarmente gradevoli. Ma stavolta a complicare la situazione c’è un’enigmatica bambina, Po, che giocherà un ruolo importante nella story-line e che, anzi, si rivelerà cruciale. Forse si tratta di un fantasma. Forse non esiste. Di sicuro potrebbe essere nei guai e Hulk e Wolvie saranno costretti a mettere momentaneamente da parte le loro divergenze per aiutarla e qui inizieranno le difficoltà.
Dal punto di vista grafico, Kieth fa un lavoro eccellente, realizzando tavole caratterizzate da un’incredibile miscellanea di stili, dal surrealista (con echi pittorici di Sienkiewicz) all’espressionista, e peraltro rappresentando i personaggi con un’impostazione a volte realistica a volte caricaturale (e sono evidenti le influenze dei cartoon) e si può perciò affermare con sicurezza che visivamente il fumetto è di grande impatto.
Ma quanto ai testi? Sfortunatamente Kieth si rivela superficiale e si limita a costruire una trama in sé debole e commerciale che è solo un pretesto per presentare scazzottate fini a se stesse che lasciano il tempo che trovano. E i dialoghi risultano in generale banali, se non stupidi, benché non privi di ironia. La miniserie in questione è il tipico esempio di una Marvel che strizza l’occhio all’aspetto meramente visuale dei comics, trascurando l’ambito testuale: un’opera priva di sostanza, insomma. Anche se l’iniziativa Marvel Best Seller è dunque lodevole, a mio avviso Panini Comics avrebbe potuto compiere una scelta migliore per inaugurare questa nuova linea editoriale. E sono solo i magnifici disegni di Sam Kieth che mi spingono a dare una sufficienza stentata all’albo.