Melvina di Rachele Aragno | Recensione
Pubblicato il 10 Giugno 2019 alle 11:00
Rachele Aragno porta il suo alter-ego adolescenziale, Melvina, in un’avvincente avventura tra magia, fiaba e paesaggi incantati, alla fine della quale la protagonista riuscirà finalmente a sedare la sua sfrenata voglia di crescere, apprezzando e dando valore ad ogni singolo momento.
Autori: Rachele Aragno (testi & disegni)
Casa Editrice: BAO Publishing
Genere: fiabesco
Provenienza: Italia
Prezzo: € 20, 17×23, 208 pp., col., C.
Data di pubblicazione: 13 giugno 2019
Dopo diverse collaborazioni (tra cui anche la pubblicazione di una storia breve con protagonista la stessa Melvina su Ave di Attaccapanni Press) la toscana Rachele Aragno pubblica con BAO Publishing il suo primo graphic novel, che contiene un progetto coltivato dall’autrice fin dall’adolescenza: Melvina, una ragazzina coraggiosa con l’animo “fiammeggiante” come i suoi capelli rossi, è infatti da sempre l’alter-ego della Aragno ma, a differenza della sua disegnatrice, può vivere avventure fiabesche con personaggi cordiali o spaventosi, comunque sempre insoliti.
Ed è in questo fumetto che, il mondo di Melvina, comincia a prendere una forma riconoscibili e godibile da tutti i lettori.
La storia, una vera e propria fiaba, racconta le avventure di una ragazzina di nome Melvina, piena dei turbamenti tipici dell’età adolescenziale, incompresa e con una terribile voglia di diventare grande, per far sì che finalmente la sua opinione venga ascoltata. E proprio dopo aver sentito i suoi genitori parlare del suo futuro, senza aver avuto voce in capitolo a riguardo, Melvina si troverà coinvolta, cadendo nella casa del signor Otto dal tetto sul quale era solita andare col suo gatto, in un’avventura che la vedrà entrare in un mondo magico e parallelo, Aldiqua, colmo di personaggi afflitti e colpiti dalle malefatte del malvagio Malcape. Incontrando nuove persone, confrontandosi, imparando dai propri errori, Melvina vivrà un’avventura che la porterà, proprio come un vero romanzo di formazione, a crescere e capire il vero valore del tempo e le cose importanti della vita.
ALDIQUA PER ANDARE OLTRE
Con uno schema riconducibile in maniera lineare a quello delle favole, l’autrice ci porta in un mondo magico con il quale ella stessa è cresciuta: ogni personaggio, ogni luogo e ogni evento accaduto ad Aldiqua, hanno il compito di spingere la protagonista (e con lei anche il lettore) a riflettere interiormente e a crescere, aumentando di volta in volta la saggezza con la quale vedere il mondo circostante. Come lei, anche il signor Otto è stato un bambino impaziente di crescere, e tutt’oggi rimpiange il momento in cui stupidamente, per perseguire questo obiettivo, ha ceduto all’offerta tentatrice di Malcape stringendo un patto che lo ha privato di qualcosa dal valore inestimabile: il tempo vissuto a “vivere”, a fare esperienze e a crescere come individuo. Con una tale storia, il signor Otto risulta essere l’aiutante e la guida perfetta per Melvina che, in quanto “prescelta”, non solo non potrà commettere il suo errore, ma dovrà anche liberare l’intero mondo di Aldiqua (e lo stesso Otto) dalle grinfie di Malcape. A rendere l’atmosfera ancora più magica, senza dubbio, l’acquarello della Aragno, perfettamente congruo al tono dell’intero graphic novel ma che perde di “efficacia” nella versione non cartacea dell’opera.
Risultando una piacevole storia di formazione fiabesca, tra fantasia e sogni adolescenziali, Melvina intrattiene (con un po’ di “patetismo”, comunque comune del genere) in una piacevole lettura, che resta in ogni caso consigliata ad un pubblico adolescenziale o ai fan incalliti dei mondi fiabeschi ispirati da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll (considerando anche il prezzo del volume). In attesa, in ogni caso, di vedere il futuro sviluppo del personaggio, per cui l’autrice ha già in mente diverse altre avventure.
In Breve
Storia
6.0
Disegni
6.5