Arrow 7×21 – Living Proof | Recensione
Pubblicato il 7 Maggio 2019 alle 20:00
Episodio 21: Living Proof
Durata: 45 min ca.
Regia: Gordon Verheul
Sceneggiatura: Oscar Balderrama & Sarah Tarkoff
Cast: Stephen Amell, David Ramsey, Emily Bett Rickards, Rick Gonzalez, Juliana Harkavy, Colton Haynes, Kirk Acevedo
Produzione: Warner Bros.
Distribuzione: The CW
Data di uscita: 06 maggio 2019
Nell’episodio della scorsa settimana – la nostra recensione QUI – Arrow aveva riportato in scena Roy Harper confezionando un episodio fortemente influenzato dal genere procedural più classico.
A dispetto della presenza di questo “ospite d’onore” l’episodio aveva fatto confluire gli avvenimenti che coinvolgevano direttamente Roy – con il suo “avvelenamento” da Fosse di Lazzaro – e indirettamente il Team Arrow nell’arco narrativo principale legato ad Emiko, e alla sua vendetta, e al Ninth Circle – elemento di contorno efficace ma non fondamentale rispetto alla vendetta della ragazza.
In questo senso lo stesso Team Arrow era caduto in una delle più elementari trappole con Emiko che aveva fatto letteralmente crollare sulle teste dei nostri un intero edificio ma non prima di aver confessato ad Oliver di essere stata al corrente dei piani per sabotare la Queen’s Gambit, evento che avrebbe portato alla morte di Robert Queen e ovviamente alla nascita di Green Arrow.
In Living Proof, l’episodio di questa settimana, l’offensiva del Ninth Circle si sposta su Felicity il cui quartier generale viene preso d’assalto dalla polizia alla ricerca delle prove, occultate, della colpevolezza di Roy come visto la scorsa settimana.
Il Team Arrow intanto è stato separato dall’esplosione. Dinah, John, Renee e Roy da una parte e Oliver dall’altra. I primi devono scongiurare l’esplosione e la propagazione dei composti chimici nel palazzo, il secondo invece probabilmente affetto da una pesante commozione cerebrale riceva la visita di… Tommy Merlyn.
Intanto anche nella Star City del 2040 il Team Arrow del futuro deve sventare il piano della Galaxy One cercando di recuperare il controllo di Archer.
Il “vero” piano del Ninth Circle si concretizzerà solo alla fine quando verrà preso d’assalto il Dipartimento di Polizia e Emiko riuscirà a riprendere possesso della Cygnus X-1, la temibile arma biologica che ha intenzione di utilizzare contro Star City.
Pur essendo il penultimo episodio della stagione, Living Proof non riesce a creare il giusto hype per il season finale della prossima settimana preferendo utilizzare una struttura, già sfruttata in passato dalla serie, il cui perno è una lunga sequenza “onirica” che permette ad un altro personaggio, Tommy Merlyn, di salutare i fan.
Se il piano di Emiko è tutto sommato semplice e lineare, anche troppo forse viste le premesse da cui si era partiti, il merito degli showrunner è senz’altro quello di agganciarvi e recuperare un tema portante delle ultime stagioni della serie ovvero l’idea del “circolo vizioso di violenza” alimentato dalla stessa scelta di vita votata al vigilantismo o supereroismo se preferite.
La scelta è interessante con alcuni ottimi confronti che vedono protagonisti Oliver, Tommy e Felicity purtroppo però non sono incisivi e non bastano a risollevare le sorti di un episodio che in più di un frangente sembra tirare volutamente il freno a mano.
Menzione a parte merita la sotto trama di Star City 2040 francamente poco interessante e posizionata in momenti troppo topici dell’episodio spezzandone il ritmo.
Difficile fare previsioni sul già menzionato season finale della prossima settimana, dopo aver inanellato un paio di episodi davvero ben focalizzati quello di questa settimana è una mezza battuta d’arresto che arriva proprio alla vigilia del finale.
In Breve
Giudizio Globale
5.5