Vigilante – My Hero Academia Illegals: intervista a Hideyuki Furuhashi e Betten Court | Napoli Comicon 2019

Pubblicato il 3 Maggio 2019 alle 18:02

La video intervista agli autori di Vigilante – My Hero Academia Illegals

My Hero Academia è senz’altro uno dei franchise più caldi degli ultimi anni e Edizioni Star Comics non si è di certo fatta cogliere impreparata portando allo scorso Napoli Comicon i sensei Hideyuki Furuhashi e Betten Court, rispettivamente sceneggiatore e disegnatore, dell’ottimo spin-off Vigilante – My Hero Academia Illegals.

Grazie a Edizioni Star Comics, e in particolare Mari Nakagawa, ci siamo potuti sedere con i due sensei e l’editor Yusuke Sato per parlare della genesi dell’opera e delle caratteristiche che lo distinguono da My Hero Academia.

Girate pagina la versione testuale dell’intervista.

Eccovi la versione testuale della video intervista agli autori di Vigilante – My Hero Academia Illegals.

MF: Diamo il benvenuto sulle pagine di MF ai sensei Hideyuki Furuhashi e Betten Court.

HF, BC e TS: Grazie!

MF: Come e quando è nato Vigilante – My Hero Academia Illegals?

TS: Ciao! [in italiano – NdA]. E’ nato da una mia idea, volevo creare uno spin-off di My Hero Academia quindi ho contattato per primo il sensei Betten Court. Dopo che lui ha accettato la mia proposta mi sono messo alla ricerca di uno sceneggiatore ed ho pensato subito al sensei Furuhashi.

Dopo aver incassato i due responsi positivi ho contattato il sensei Horikoshi [autore e creatore di My Hero Academia –  NdA] il quale è stato molto contento di apprendere che ai disegni ci sarebbe stato il sensei Betten Court di cui è fan da molto tempo.

MF: Come procedete alla lavorazione dei vari capitoli?

HF: Inizialmente stendo la sceneggiatura e disegno degli storyboard con degli schizzi con le inquadrature e i balloon. Dopo che il signor Sato approva la sceneggiatura e questi storyboard, il tutto viene passato al sensei Betten Court.

TS: Sugli storyboard metto le mie correzioni e opinioni.

MF: Qual è o quale è stato il ruolo del sensei Kohei Horikoshi nella nascita e nello sviluppo di Vigilante – My Hero Academia Illegals?

TS: Nella fase “storyboard” aspettiamo sempre l’approvazione del sensei Horikoshi che aggiunge le sue idee e qualche volta ci dice anche cosa togliere. Ogni capitolo è supervisionato e approvato da lui.

MF: Sensei Furuhashi, è più semplice narrare l’evoluzione di un villain o di un hero?

HF: Anche alla base di Vigilante – My Hero Academia Illegals c’è l’idea di crescita del protagonista. Per aiutare questa crescita i villain sono necessari…

E’ difficile distinguerli, per rendere un eroe affascinante bisogna inserire dei villain all’altezza.

MF: Sensei Betten Court, graficamente come si approccia ai personaggi, ai combattimenti, al character design di Vigilante – My Hero Academia Illegals?

BC: Il mio lavoro ha delle scadenze ferree ma fortunatamente negli storyboard ci sono già schizzi e indicazioni sui personaggi ad esempio e in base a queste indicazioni possono rendere il mio lavoro più veloce.

MF: Vigilante – My Hero Academia Illegals è ritenuto più “oscuro” rispetto a My Hero Academia. C’è un significato diverso di “eroe” che cercate di far emergere dalla vostra opera?

HF: La concezione di eroe è la stessa nelle due opere, quello che cambia è l’idea stessa alla base dell’opera. My Hero Academia è uno shonen, un genere ben definito con le sue caratteristiche ad esempio il protagonista deve essere sempre un bravo ragazzo.

In Vigilante – My Hero Academia Illegals invece possiamo anche esplorare il lato oscuro dei personaggi, possiamo farli sbagliare e il protagonista può non essere così luminoso come quello di uno shonen tradizionale e questa oscurità può far riflettere in maniera ancora più brillante la sua luce.

MF: Quali sono le vostre fonti di ispirazione? Il fumetto occidentale, nello specifico di stampo supereroistico, ha giocato qualche tipo di influenza su di voi?

HF: Fra le opere occidentali sicuramente Watchmen di Alan Moore e Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller della DC hanno influito molto sulla ambientazione di Vigilante – My Hero Academia Illegals.

Il nostro protagonista invece è chiaramente stato influenzato da Spider-man.

BC: Non credo di essere stato influenzato dai fumetti americani in sé ma dall’estetica dei film basati su di loro

MF: Avete mai pensato alla possibilità che Vigilante – My Hero Academia Illegals diventi un anime?

HF, BC: Ci piacerebbe tantissimo!

TS: Dipende anche da voi… dall’Italia e dal vostro supporto!

MF: Vigilante – My Hero Academia Illegals viene serializzato sulla rivista online Shonen Jump Plus. C’è qualche differenza rispetto ad una serializzazione tradizionale su cartaceo?

BC: Il motivo per cui Vigilante – My Hero Academia Illegals è serializzato in digitale è perché non ce la facevo a consegnare gli episodi ogni settimana per la rivista tradizionale cartacea.

HF: Il digitale, secondo una mia opinione personale, riesce anche a dare un riscontro più immediato con il pubblico… a volte mi incoraggiano, altre volte mi danno consigli. Non mi influenzano ovviamente ma è bello avere un riscontro così immediato.

MF: A che punto è la serializzazione di Vigilante – My Hero Academia Illegals? Avete già in mente un finale?

HF: Lavoro per obbiettivi, me li pongo e cerco di raggiungerli. Nello sviluppo della storia però ci sono degli allungamenti o in direzioni diverse da quelle che avevo pensato.

Ogni volta mi sento di essere arrivato a metà… al secondo volume pensavo che in quattro avrei detto tutto, adesso siamo al sesto e potrei arrivare a dieci… chissà!

MF: Chiudiamo con una domanda da fan: secondo voi chi vincerebbe in un ipotetico scontro fra AllMight e Knuckle Duster?

HF: Sarebbe esattamente come una battaglia fra Superman e Batman. Uno sconto fra un essere potentissimo e un semplice umano ma con tante strategie… alla fine penso finirebbe in parità.

Ringraziamo Edizioni Star Comics e in particolare Mari Nakagawa per l’intervista.

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