Supergirl 4×18 – Crime and Punishment | Recensione
Pubblicato il 22 Aprile 2019 alle 20:00
Supergirl è la nemica pubblica numero 1!
Avevamo lasciato Supergirl due settimane fa con un episodio decisamente privo di mordente – la nostra recensione QUI – la cui ragion d’essere si era palesata nella definitiva messa in atto nel piano così pazientemente architettato da Lex Luthor. La doppelganger di Supergirl proveniente dalla Kasnia, la Red Daughter, aveva fatto il suo drammatico ingresso in scena: camuffata da Supergirl aveva attaccato la Casa Bianca.
In un colpo solo Lex aveva screditato l’eroina e fatto accelerare vertiginosamente il processo anti-alieni.
Con questo clima di sospetto riprendono le vicende dell’episodio di questa settimana intitolato Crime and Punishment. Dopo settimane in balia delle macchinazioni di Lex, Supergirl e Lena decidono di ricostruire a ritroso gli spostamenti di Lex incominciando dalla sua cella a Stryker’s in cerca di indizi. Entrare in una prigione non sarà facile quanto uscirne però… l’aiuto arriverà del meno pericoloso dei detenuti.
Intanto è caccia a Supergirl con Alex che deve tenere a bada Eiling e il DEO sobillato da un aggressivo Lockwood galvanizzato dal clima di sospetto ormai imperante nei confronti degli alieni e di Supergirl. Onde evitare una strage, con tanto di legge marziale e coprifuoco invocato dal Governo, la stessa Alex suggerisce a Brainiac di cancellare il registro degli alieni. La soluzione sarà meno scontata del previsto ma più rischiosa per lo stesso Brianiac.
James è ancora alle prese con la sua sindrome post-traumatica dopo l’attentato nei suoi confronti: le conseguenze tuttavia potrebbero non essere solo psicologiche.
Ogni sforzo di Supergirl però aumenta la retorica contro di lei dei media. La stessa Supergirl decide quindi di optare per una nuova strategia che pone in prima linea Kara Danvers.
La pausa di due settimane ha decisamente giovato a Supergirl che aveva perso un po’ di inerzia nel tentativo di creare, intorno al personaggio di Lex Luthor, una enorme macchinazione che coinvolgesse tutti gli elementi disseminati nel corso di questa quarta stagione.
Il tentativo come già detto non era stato brillante e l’episodio di questa settimana risente ancora un po’ di questa “stanchezza” con una prima parte farraginosa che in maniera erratica cerca di seguire più filoni narrativi tenendoli insieme con difficoltà.
Il perno dell’episodio è ovviamente rappresentato da Supergirl e Lena mentre fanno da corollario gli avvenimenti di James – difficile capire come verrà inserita questa sottotrama in quella principale – Brianiac e Alex, tutti discreti “riempitivi” ma che inevitabilmente distraggono lo spettatore.
La seconda parte dell’episodio è sicuramente più incisiva merito anche di due ottime sequenze d’azione – Supergirl vs i detenuti di Stryker’s, facendo il verso a Watchmen, e Supergirl vs Otis – che con una inedita ironia e qualche ottima soluzione registica portano l’episodio al suo climax.
E’ solo nei minuti finale infatti che l’intento degli sceneggiatori si fa palese: da un lato infatti il ruolo di Supergirl come faro di speranza è stato depauperato dal piano di Lex portando i suoi alleati a fare scelte difficili dall’altro la stessa Supergirl deve sedersi in panchina e giocare d’astuzia mandando avanti il suo alter-ego Kara Danvers.
E’ decisamente una scelta narrativa interessante vedremo se showrunner e sceneggiatori la sapranno sfruttare al meglio livellando lo scontro fra Supergirl e Lex ammesso e non concesso che gli episodi a disposizione sono relativamente pochi.
Supergirl mostra segni di ripresa dettati non tanto da una sceneggiatura brillante quanto da alcune azzeccate scelte stilistiche e registiche.