Superman – Il Dio di Krypton | Recensione

Sergio L. Duma

2019-05-01T10:00:02+00:00

RW Lion propone un volume di Superman con due storie firmate dal grande Walt Simonson! Azione, pathos, ambientazioni cosmiche e divinità kryptoniane: sono gli ingredienti di questa proposta che si avvale del talento pittorico dei fratelli Hildebrandt!

Quando si parla di Walt Simonson i termini ‘epico’ e ‘cosmico’ vengono quasi sempre utilizzati. Il celebrato autore americano, infatti, ha dato il meglio con avventure dai toni fantascientifici influenzati dalla mitologia. Lo sanno bene coloro che hanno letto e apprezzato la sua acclamata run di Mighty Thor o alcune incisive sequenze di Fantastic Four, giusto per citare un paio di suoi lavori.

Walt si richiama alla grandeur di Jack Kirby ed è in grado di occuparsi di supereroi invincibili e inarrestabili, pressoché simili a divinità. Il suo apporto è stato significativo anche alla DC e ne avrete la dimostrazione leggendo questo volume Lion che propone due storie autoconclusive di Superman da lui scritte. In entrambe, l’Uomo d’Acciaio, pur non privo di lati umani, assurge al ruolo di un essere divino, anche perché, come è evidente nella prima avventura, la minaccia che dovrà affrontare non è di poco conto.

Il volume si apre con Superman Last God of Krypton, one-shot in cui l’eroe è costretto a confrontarsi con gli spettri oscuri provenienti dal passato del suo paese natale. In un giorno qualsiasi, la terra viene avvolta da una massa di gelo. Nessuno è in grado di spiegare le ragioni di tale anomalia ma la risposta arriva quasi subito. Il mondo è stato, infatti, attaccato da Cythonna, la dea del ghiaccio di Krypton. Dopo essersi liberata da una prigione, scopre che un discendente del suo acerrimo nemico Rao si trova, appunto, sulla Terra e cerca, quindi, vendetta.

Quando apprende, però, che il discendente in questione è Superman, un kryptoniano dai poteri straordinari, si mette in testa di farne il suo compagno. Ma Supes non è dello stesso parere e, dal momento che Cythonna è perfida e vendicativa, le cose prenderanno una brutta piega. Simonson scrive una storia piacevole e avvincente, caratterizzata da un ritmo narrativo adrenalinico, e gioca con personaggi come Luthor e Lois Lane, inserendoli in un contesto dai toni cosmici. Nella sua visione, Superman è dotato certamente di sentimenti e di un’intrinseca umanità, ma nello stesso tempo è un semidio e, in quanto tale, l’unico che può sconfiggere una divinità crudele.

I testi e i dialoghi sono a tratti ridondanti, ma anche ironici, e nel complesso Walt firma una sceneggiatura impeccabile. Superman The Last God of Krypton va tenuto d’occhio pure per le splendide illustrazioni pittoriche dei fratelli Greg e Tim Hildebrandt, celebri per aver realizzato numerose copertine di libri sci-fi e fantasy, ma che di tanto in tanto hanno lavorato nell’ambito dei comics. Il loro stile è in parte iperrealista, molto dettagliato e può risultare forse un po’ freddo. Esteticamente, però, è di grande livello, e i due artisti riescono a evocare in modo sopraffino l’aura intimidente e spaventosa di Cythonna e la potenza dell’Uomo d’Acciaio. Risultano, inoltre, particolarmente suggestivi nelle sequenze incentrate sul ghiaccio e la neve che ricoprono il mondo e trasmettono un’atmosfera di opprimente desolazione.

La seconda storia è tratta dal Superman Special del 1992 ed è scritta e disegnata da Simonson. Anche in questo caso, Walt opta per situazioni fantascientifiche, puntando sull’azione e delineando una trama basata su una delle tante macchinazioni del perfido Luthor ai danni di Supes. Ha una valenza citazionista, poiché l’autore omaggia classiche avventure di Curt Swan e Dennis O’Neill. Appaiono, per giunta, l’inquietante Uomo di Sabbia, conosciuto dai fan storici dell’Uomo d’Acciaio, e una nuova formazione della Newsboy Legion.

L’episodio è un perfetto esempio di fumetto supereroico, divertente, coinvolgente e ironico al punto giusto. Quanto ai disegni, Walt ci propone tavole contrassegnate dal suo stile aggressivo che ricrea il gigantismo kirbyano in maniera personale. Non mancano il lay-out inventivo, con le inquadrature incastonate tra loro, e le proverbiali onomatopee che fuoriescono dai bordi delle vignette, vero e proprio marchio di fabbrica di Simonson.

Insomma, se volete leggere lavori di qualità, siete fan di uno dei maestri dei comics a stelle e strisce e apprezzate il primo supereroe della storia del fumetto, questo è il volume che fa per voi.