Riverdale 3×18 – Jawbreaker | Recensione

Pubblicato il 18 Aprile 2019 alle 20:00

La morsa di Edgar e della Fattoria si fa sempre più stringente mentre sulle strade di Riverdale arriva una versione “potenziata” del Fizzle Rocks.

Avevamo lasciato Riverdale circa tre settimane fa con un episodio – la nostra recensione QUI – che aveva riproposto in maniera tutto sommato convincente quel filone “mistico” che aveva contraddistinto la prima parte di questa terza stagione ma con un piglio decisamente più deciso soprattutto perché era riuscito a fondere in maniera organica le due grandi forze antagoniste che sembrano attanagliare la cittadina. Da un lato Fattoria e dall’altro in quella dello spaccio di droga facente capo a Gladys Jones e attuato materialmente dai Gargoyles.

Nello specifico il tentativo da parte di Betty di scoprire le reali intenzione di Edgar e del suo culto erano culminati con l’ingresso di Cheryl fra gli adepti della Fattoria mentre Archie e Jughead, che aveva assaltato la centrale di spaccio, avevano ricevuto un amaro regalo di avvertimento: un dente di Baby Teeth. Il ragazzo era stato poi trovato morto, in posa rituale, da FP nel bosco.

Da questo macabro ritrovamento riprendono le vicende dell’episodio di questa settimana intitolato Jawbreaker. Betty e Jug conducono parallelamente le loro indagini: la prima scopre che la madre sostiene di poter parlare, grazie agli insegnamenti della Fattoria, con il figlio morto così come Cheryl con il fratello; qualsiasi tentativo di dissuaderle fallisce.

Jug insieme al padre deve fronteggiare l’arrivo sulla strade di una versione potenziata del fizzle rocks e seguendo una pista i due si ritroveranno ad un torneo di boxe in memoria di Baby Teeth a cui sta partecipando anche Archie. Chi sarà il nuovo misterioso pusher e soprattutto il nuovo Gargoyle King?

Quella di Riverdale è una ripartenza che si muove adagio sul terreno sicuro di quanto fatto vedere prima della pausa. In Jawbreaker si dà molto spazio alla Fattoria e al duro colpo che sta infliggendo a Betty e Toni rispettivamente visto che sono coinvolte la madre della prima e Cheryl.

Gli sceneggiatori viaggiano un po’ fra il mystery e un po’ fra il drama ma in realtà non aggiungono molto rispetto a quanto finora scoperto sul misterioso culto togliendo minuti preziosi all’investigazione di FP e Jughaed – non brillantissima bisogna ammetterlo – che subisce una impennata proprio nel finale.

La versione “potenziata” del Fizzle Rocks infatti impatta da un lato il ritorno sul ring di Archie con un finale drammatico che potrebbe gettare nuovamente nei guai il ragazzo e dall’altro coinvolge direttamente la famiglia Jones e nello specifico la piccola Jellybean.

L’intento era evidente ovvero ribaltare le carte in tavola spostando l’attenzione da Gladys Jones che si era candidata prepotentemente negli ultimi episodi ad antagonista principale. Il ritorno in scena del Gargoyle King tuttavia non è così incisivo – non che come antagonista lo sia mai realmente stato nel corso di questa terza stagione – come nelle intenzioni degli sceneggiatori e degli showrunner.

A non far decollare l’episodio contribuiscono anche una regia non particolarmente brillante e alcune soluzioni narrative già usate, anche recentemente, che pur dimostrandosi valide non hanno aiutato a mantenere alta l’attenzione.

Riverdale deve decisamente cambiare marcia per il finale di stagione.

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