L’incredible Hulk Annual #1 – Marvel Legends 18 | Recensione
Pubblicato il 23 Aprile 2019 alle 11:00
Panini Comics ripropone il primo storico annual di Incredibile Hulk! Riscoprite la magia degli anni sessanta con una storia epica firmata da Gary Friedrich e Marie Severin che vede il Golia Verde alle prese con gli inquietanti Inumani!
Hulk è da sempre uno dei personaggi più importanti e apprezzati della Marvel ma al suo esordio non ebbe subito un grande successo. In principio probabilmente i lettori americani lo considerarono come uno dei tanti mostri che la casa editrice proponeva in varie testate antologiche di fantascienza e non come un supereroe. La sua prima serie durò solo sei numeri ma le apparizioni in Fantastic Four e in Avengers fecero comprendere che il Golia Verde era parte integrante del Marvel Universe.
Quando poi il Sorridente ricominciò a scriverne le storie, Hulk ottenne il riscontro che meritava e a un certo punto fu pubblicato il primo annual della serie, a riprova del favore ottenuto da parte dei fan. Panini Comics lo ripropone nell’ambito della collana Marvel Legends che presenta albi corredati da una placca metallizzata da collezione che riproduce la cover originale (in questo caso, illustrata dal leggendario Jim Steranko di Nick Fury Agent of SHIELD).
In più occasioni ho espresso la mia perplessità nei confronti di questa iniziativa editoriale, perché di solito Panini pubblica episodi che presuppongono un seguito e possono risultare di difficile comprensione per il neofita. Non è però il caso di Incredible Hulk Annual n. 1, trattandosi di una storia autoconclusiva. Va, tuttavia, specificato che per molto tempo costituì un problema per la stessa Marvel, dal momento che l’avventura è difficile da collocare nella continuity.
L’autore è il compianto Gary Friedrich, ricordato per essere stato il creatore dell’inquietante Ghost Rider, che racconta uno scontro tra il mostro dalla pelle verde e i misteriosi Inumani. Non è dato capire in quale momento si collochi, dal momento che alcuni dettagli contraddicono le vicende passate di Hulk. Inoltre, c’è un errore riguardo gli Inumani e non di poco conto. Infatti, Attilan, la loro città, non è circondata dalle montagne dell’Himalaya, come stabilito in Fantastic Four, ma si trova nei pressi delle Alpi.
Ciò spinse molti a non prenderla in considerazione o a reputarla come una specie di ‘What If’?. In ogni caso, Friedrich firma un’avventura piacevole e coinvolgente, con testi e dialoghi curati, incentrata sulla lotta tra Hulk e la squadra guidata da Freccia Nera, vittime delle macchinazioni del folle Maximus e dei suoi sgherri. Si tratta di un buon esempio di fumetto Marvel nel senso classico della definizione e, da questo punto di vista, funziona.
L’annual va inoltre segnalato per i disegni della grande e compianta Marie Severin, una delle poche donne disegnatrici di supereroi dell’epoca (se non l’unica). Fu Marie a definire graficamente il mostro dalla pelle verde in maniera precisa, tanto che la sua versione per parecchio tempo divenne canonica e fu il punto di riferimento anche di altri penciler. Il suo è un tratto tipicamente Marvel style e oggi potrebbe essere considerato forse datato. Ma non è privo di dinamismo e le tavole sono tuttora di grande impatto visivo.
Se, quindi, volete riscoprire un vecchio e gradevole episodio di Hulk, questo è l’albo che fa per voi.