Hitsuji No Uta – Il silenzio degli innocenti vol. 1-3 di Kei Toume – Recensione

Pubblicato il 5 Aprile 2012 alle 12:00

Arriva in Italia “Hitsuji No Uta”, seinen drammatico di Kei Toume che esplora in modo delicato le oscurità dell’animo umano.

Hitsuji No Uta – Il silenzio degli innocenti

Autore: Kei Toume

Editore: Magic Press – MX

Provenienza: Giappone, 1995

Target: Seinen

Genere: psicologico, drammatico

Prezzo: € 5,90

Anno di pubblicazione: 2011


Kazuna Takashiro è uno studente come tanti. Allontanato dal padre e dalla sorella in tenera età, è cresciuto con la sua famiglia adottiva, vivendo con un insopprimibile senso di estraneità rispetto ai suoi genitori, oppresso dai sensi di colpa e dai dubbi.

La sua vita cambia di colpo quando ritrova per caso la sorella Chizuna, che gli rivela il terribile segreto della famiglia Takashiro, portatrice di una rarissima malattia che porta a desiderare il sangue e conduce alla follia. Quando Kazuna inizia a manifestare i primi sintomi, il legame tra fratelli si ricompone, ma comincia a delinearsi in modo inquietante come questa forma di vampirismo coinvolga non solo gli organismi, ma anche i sentimenti dei protagonisti.

Magic Press propone al pubblico italiano “Hitsuji No Uta – Il silenzio degli innocenti” tra le primissime opere di Kei Toume. La serie è del 1995, e conta in totale sette volumi.

Sono gli anni del debutto e la minore esperienza della Toume si percepisce dai disegni a tratti incerti e dal segno sporco, anche se gli elementi caratteristici di questa mangaka sono già perfettamente delineati, per un’opera assolutamente godibile in ogni sua componente, nonostante gli anni.

La trama che esordisce strizzando un po’ l’occhio a certa letteratura horror e soprannaturale, si rivela lentamente come una storia incentrata sui sentimenti e sulla psicologia dei suoi complessi protagonisti, che procede senza fretta, restituendo al lettore le atmosfere ovattate del ricordo e della solitudine in cui i personaggi si trovano a vivere.

La lettura si dimostra scorrevole, grazie a tavole ben strutturate e a una regia efficace, che permette di focalizzare l’attenzione del lettore sugli stati d’animo di Kazuna e Chizuna, senza peraltro perdere di vista il contesto in cui si muovono.

Protagonisti sono ovviamente i due fratelli, ma la Toume si distingue per saper dare notevole spessore anche ai comprimari, riuscendo nella difficile impresa di far esprimere i personaggi limitandone la presenza in scena e riducendo al minimo indispensabile i dialoghi, per una storia che sembra voler far leva più sugli umori delle vicende che sul loro meccanico susseguirsi.

L’edizione realizzata da Magic Press è, al solito, ben confezionata, per volumi da fumetteria con sovraccoperta ruvida, rilegature solide e carta bianca e resistente che tiene bene i neri. Qualche problema con alcuni retini che hanno prodotto l’effetto moirè, ma a giudicare dalla disposizione, dovrebbe essere un problema già presente nell’originale prima ancora che nell’edizione italiana.

“Hitsuji No Uta” si dimostra una lettura coinvolgente e di spessore, mai banale, che gioca in apparenza con il filone soprannaturale ma che in realtà l’unica dimensione oscura che esplora con delicatezza e acume è solo quella dell’animo umano. Consigliato.


VOTO: 8     

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