Redneck Vol. 3 – Mogli e Buoi | Recensione
Pubblicato il 11 Aprile 2019 alle 11:00
Torna la famiglia di vampiri texani più amata di sempre: i Bowman. Questo terzo volume di Redneck, intitolato Mogli e buoi, edito da Image Comics e portato in Italia da saldaPress, esce l’11 Aprile. Ecco la nostra analisi.
“I membri della famiglia Bowman sono in un mare di guai. Anzi, hanno probabilmente toccato il punto più basso di tutta la loro lunghissima storia e ora sono costretti a rivolgersi a un clan che Bartlett avrebbe voluto evitare per il resto della sua vita. E per un semplice motivo: è guidato da Julie, la sua ex. Il nuovo capitolo della serie creata dallo sceneggiatore DONNY CATES (Babyteeth) e dal disegnatore LISANDRO ESTHERREN (The Last Contract): i vampiri texani affrontano nuovi ostacoli, enormi difficoltà e lo fanno con la solita, inarrestabile dose di imprevedibile e feroce umanità.”
Questo terzo volume si apre con un breve ma esaustivo flashback su Bartlett. Ci viene mostrata con grande dolcezza la storia d’amore fra lui e July, il nuovo personaggio che capeggia sulla copertina del volume. Questa è quella che si può definire la classica relazione d’amore breve ma intensa. Donny Cates riesce a dipingere questo quadretto amoroso in sole tre pagine, raccontando anche la sua tragica conclusione per poi ricollegarsi al presente. Dove troverete Bartlett nel deserto con la piccola Perry. I due verranno fortunatamente salvati per poi rifugiarsi in una dimora amica, nella quale a sorpresa troveremo una vecchia conoscenza di Bartlett, la sua ex furiosa, July.
Anche l’universo in cui la nostra famiglia di vampiri vive viene espanso. Veniamo, ad esempio, a conoscenza di varie giurisdizioni che sottostanno al Parlamento degli Anziani. Di quest’ultimo fanno parte anche i Bowman ma con gli ultimi eventi rischiano di esserne esclusi.
Nuovi personaggi e nuove relazioni. Vecchi personaggi e relazioni credute ormai sepolte vengono riscoperte. Colpi di scena ben piazzati che scandiscono la narrazione. Ecco, cosa troverete nel terzo volume di Redneck.
L’autore scandisce ottimamente i tempi in questo arco narrativo presentando i Bowman e i loro nuovi ospitanti. Fra salvataggi, carri armati e fucili a pompa, riveste una funzione fondamentale il numero #15 della serie, che descrivendo quella che sembra una casa vacanze per scambi culturali, con i due gruppi che trascorrono diverso tempo insieme a parlare e a porsi domande sui diversi modi in cui vedono gli umani e se stessi, frena il ritmo della vicenda per poi rilanciarlo a mille fino al plot twist finale.
Seppur i disegni di Estherren siano sempre stati perfettamente all’altezza per Redneck, in quest’ultimo arco narrativo non sembrano più brillare come prima. Quell’effetto di bozza stilizzata che prima non scadeva nel difetto ma anzi rappresentava un grande punto a favore nello stile del disegnatore, ora sembra meno efficiente, dando l’effetto, alle volte, di una bozza non completata quasi per dimenticanza più che per stile.
Donny Cates si sta dimostrando come uno di quegli autori contemporanei come Grant Morrison, Jason Aaron o Tom King: se scrivono qualcosa, non importa cosa, lo si compra. Per quanto un’opera possa risultare secondaria nella produzione di questi autori, basta il loro nome per farti comprare una loro opera.
Come Redneck volume 1 e 2, anche il terzo volume, Mogli e buoi, rimane una lettura altamente consigliata. Non rimarrete delusi nemmeno questa volta.