Supergirl 4×17 – All About Eve | Recensione

Pubblicato il 1 Aprile 2019 alle 20:00

La fuga e repentina ricomparsa di Lex Luthor monopolizza l’attenzione di Supergirl e non solo.

Nelle ultime settimane, Supergirl si è concentrata nel presentare e legittimare – come accaduto nell’episodio della scorsa settimana, la nostra recensione QUI – il personaggio di Lex Luthor. Oltre a candidarsi, ovviamente da subito, come villain principale di questa parte finale di quarta stagione, abbiamo scoperto che Lex è stato il vero e proprio deus-ex-machina di tutti gli avvenimenti di questa stagione partendo dall’insurrezione del fronte anti-alieni e dalla creazione di Ben Lockwood aka Agent Liberty passando per le ricerche di Lena sull’Harun-El e culminando con la Red Daughter ovvero il doppelganger di Supergirl “nata” e soprattutto cresciuta in Kaznia che Lex ha deciso finalmente di sfoderare in un folle piano per ergersi a campione dell’umanità.

La fuga di Lex e la sua repentina ricomparsa sono ovviamente al centro delle preoccupazione del DEO, di Supergirl e di Lena nell’episodio di questa settimana intitolato All About Eve.

Mentre J’onn deve fare i conti con i suoi poteri che subiscono alcune preoccupanti interferenze dovendo fare i conti con le conseguenze dell’ultimo fatale scontro con Manchester Black; Supergirl, Alex e Lena lavorano sull’unico indizio utile a loro disposizione per localizzare Lex ovvero partono dalla talpa che le ha tradite… Eve.

Anche James deve fare i conti con le conseguenze dell’attentato che gli è quasi costato la vita mentre la legge per privare gli alieni dei diritti subisce una improvvisa battuta d’arresto mandando su tutte le furie Lockwood.

Lavorando a stretto contatto, e rintracciando il laboratorio segrete di Eve, invece Supergirl, Lena e Alex devono affrontare i dissapori che le hanno allontanate iniziando a rendersi conto delle ramificazioni e della complessità del piano di Lex che deflagrerà in un attacco alla Casa Bianca!

All About Eve è un goffo episodio di passaggio che serve da riempitivo prima della pausa di due settimane che darà il via al filotto di episodi finali di questa quarta stagione.

Showrunner e sceneggiatori cercano di capitalizzare, raccogliendo con il minimo sforzo il massimo risultato, da quanto fatto vedere nelle ultime due settimane e utilizzando Lex Luthor come una sorta di spauracchio che, in modalità diverse, ha intaccato ogni singolo personaggio.

In questo senso le declinazioni sono disparate – da J’onn in crisi mistica con un David Harewood troppo drammatico per essere credibile passando per un James in piena crisi post-traumatica – e faticano a trovare una armonia rendendo l’episodio farraginoso e assolutamente privo di mordente.

Non bastano infatti i minuti finali in cui tutto il piano di Lex diventa chiaro, ma senza un reale effetto sorpresa tenendo conto dei palesi indizi disseminati lungo i due precedenti episodi, né tanto meno il discreto team-up fra Supergirl, Lena e Alex vera spina dorsale dell’episodio – e la cui dinamica è francamente mancata alla serie nelle ultime settimane – che però viene sfruttato male e in maniera frettolosa.

Supergirl si ferma bruscamente piazzando un episodio spompato e privo di mordente non riuscendo a far proseguire l’inerzia positiva data dalla comparsa di Lex Luthor preferendo piuttosto girandovi attorno e prendendo tempo senza far proseguire realmente le trame messe in moto.

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