Fabio Civitelli Artbook | Recensione

Pubblicato il 31 Marzo 2019 alle 16:00

Un volume che ripercorre, attraverso disegni ed una lunga intervista, il percorso artistico di uno dei più grandi disegnatori della Sergio Bonelli Editore.

L’operazione della Sergio Bonelli Editore riguardante la pubblicazione degli Artbook dedicati ai suoi artisti più rappresentativi continua a essere mandata avanti. L’ultimo volume pubblicato è dedicato a Fabio Civitelli, disegnatore ormai riconosciuto come uno dei principali a lavoro su Tex. 

La lunga intervista che, nel corso del volume, ripercorre la carriera di Civitelli è molto interessante sia per coloro che si vogliono avvicinare all’arte del disegno, che per i semplici appassionati. Un maestro della linea chiara come Civitelli racconta (e mostra attraverso intere tavole dei suoi primi lavori) di come inizialmente il suo tratto fosse piuttosto sporco, e di come, attraverso le varie fasi del suo percorso artistico, si sia ripulito, tanto da arrivare ad un livello tale da considerarsi quasi inadatto per il western.

Ma, nonostante ciò, il percorso di Fabio Civitelli si è caratterizzato soprattutto per i fumetti western, e per Tex. Sembra strano pensare che tutto abbia avuto inizio con i fumetti erotici (realizzati da Civitelli quando ancora era un liceale) realizzati per lo Studio Origa. Fu Lady Lust il suo primo personaggio; poi il giovane disegnatore realizzò anche storie su Oltretomba e Terror, fumetti horror degli anni Settanta.

Nello stesso periodo Civitelli disegnò anche per la rivista Supergulp, realizzando storie di personaggi Marvel come I Fantastici Quattro e L’Uomo Ragno. Ma, nello stesso periodo, ci furono i primi contatti con la Sergio Bonelli  Editore, che portarono all’inizio di un’avventura che prosegue tutt’oggi.

Per chi ha meno dimestichezza con il percorso bonelliano di Civitelli è d’obbligo ricordare che il primo personaggio da lui disegnato fu Mister No, commissionatogli dallo stesso Sergio Bonelli. Insomma, una scalata che ha consegnato il disegnatore toscano alla leggenda, visto il successivo consacramento sugli albi texiani.

E da quei primi lavori negli anni Ottanta, passando per il bacio tra Tex e Lilyth dell’albo 575, fino ad arrivare al numero 700 della serie, sono passati diversi decenni, e parecchie storie (ed anche un texone pubblicato nel 2012).

Interessante è seguire l’evoluzione del tratto di Civitelli, ed il racconto del suo mutamento. Molto gustosi sono gli interventi dell’autore: ad esempio, la descrizione di com’è nata una delle sue caratteristiche principali, ovvero quei retini che servono per mediare tra il bianco ed il nero, e che sono capaci di dare parecchie sfumature alle vignette.

Insomma, l’Artbook dedicato a Fabio Civitelli, è un volume di pregio, destinato ai grandi estimatori dell’arte fumettistica, ed agli appassionati texiani, ma non solo. Il volume, oltre a presentare molte tavole e disegni preparatori di Tex, è ricco di parti di fumetto tratte dai primissimi lavori di Civitelli: opere introvabili, veramente interessanti da riscoprire.

Questo Artbook rappresenta una biografia fatta di parole ed immagini, capaci di ripercorrere per testo e per disegno tutto il percorso artistico di uno dei più grandi disegnatori bonelliani. Gustosissime sono le pagine dedicate ai fumetti amatoriali realizzati dal Civitelli bambino: lavori pieni di passione (con una tecnica di base notevole per l’età) e ricchi di tanti spunti provenienti da fumetti di genere come Flash Gordon e L’Uomo Mascherato.

La Sergio Bonelli Editore, attraverso diversi volumi, sta portando avanti, soprattutto negli ultimi anni, un’operazione di analisi filologica e riscoperta del proprio passato e dei propri autori. Un’ulteriore testimonianza della ricchezza creativa di una casa editrice che continua a offrire prodotti di altissimo livello, degni di una storia settantennale.

 

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