Huntress n. 1-6 – Recensione

Pubblicato il 2 Aprile 2012 alle 10:23

Nata nel ’77 come Helena Wayne, figlia di Batman e Catwoman, la Cacciatrice è stata poi reinventata dopo la Crisi sulle Terre Infinite come Helena Bertinelli, ultima superstite di una famiglia mafiosa sterminata per un regolamento di conti. Paul Levitz, editor della DC e co-creatore del personaggio, ci restituisce la versione originale nella Terra 2 del nuovo DC Universe con questa miniserie in sei numeri ambientata in Campania.

Huntress

Autori: Paul Levitz (Testi); Marcus To (Disegni); John Dell, Richard Zajac (Chine); Andrew Dalhouse, Allen Passalaqua (Colori); Guillem March & Tomeu Morey (Copertina).

Casa editrice: DC Comics

Paese: USA

Prezzo: 2,99 $

Data di pubblicazione: Ottobre 2011 – Marzo 2012


Una storia che risulterà particolarmente curiosa per i lettori italiani e che non mostra certo un’immagine edificante del nostro paese. Napoli viene presentata quasi come la Gotham City nostrana. Già nella seconda tavola del primo numero c’è un riferimento esplicito alla crisi dei rifiuti e a Berlusconi, definito come un uomo “distratto”. Giunta nella città partenopea, la bellissima Helena si mette subito all’opera contro trafficanti di armi e schiave. “E’ triste che a Napoli tu possa trovare tutto ciò che vuoi”, considera la vigilante attraverso una delle didascalie introspettive che accompagnano la narrazione. Si può darle torto?

A dargli appoggio sono due giornalisti italiani, Alessandro e Christina (sì, con l'”H”). “Sono stanco di scrivere queste storie ad un paese che non si arrabbia”, afferma lui. Insomma, se siamo stanchi della rappresentazione stereotipata e romantica del nostro paese operata da certa fiction straniera, ci pensa Levitz a somministrarci delle sonore legnate sulle ginocchia. La trama non è niente di che, una storiella da action movie di serie B con il consueto signore della criminalità locale in collusione con un politico magrebino protetto per motivi di asilo politico dalla nostra polizia.

Un semplice pretesto per un giretto turistico di Helena tra Napoli, Amalfi, Torre Annunziata e Pompei, a bordo di auto, motociclette o motoscafi, mangiando spaghetti, sfogliatelle e specialità varie. E poi naturalmente tanta tanta azione con la Cacciatrice sexy, tonica e snodata raffigurata dal bravo Marcus To, al lavoro anche su Batwing. Il disegnatore ha senz’altro visitato le località illustrate prima di mettersi al lavoro sulla storia, tanto risultano dettagliate e realistiche le scenografie, soprattutto in confronto ai pasticci approssimativi che combinano di solito i disegnatori americani quando si tratta di raffigurare scorci di città europee.

La protagonista domina vignettone e splash-pages illuminate da Andrew Dalhouse, coadiuvato solo nel quinto numero da Passalaqua. Più sinuose e affusolate le figure nelle copertine di March e Morey. Soliti errori nelle espressioni italiane inserite qua e là nei dialoghi. In particolare, la Cacciatrice che viene definita “lupa” in maniera abbastanza incomprensibile. Il finale della miniserie resta un po’ a metà e rimanda a World’s Finest, in uscita a maggio, nel quale la vigilante affiancherà un’altra supereroina DC.

Una storia di puro disimpegno, da affrontare senza alcuna pretesa. C’è un’incantevole eroina che combatte delinquenti, poliziotti e giganti mediorientali con le nostre meraviglie turistiche sullo sfondo. Non chiedete altro e vi divertirete.


Voto: 6

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