The Flash 5×17 – Time Bomb | Recensione
Pubblicato il 20 Marzo 2019 alle 20:00
A Central City c’è una nuova Cicada ma non è l’unica rivelazione che coglierà di sorpresa il Team Flash.
Nell’episodio della scorsa settimana -la nostra recensione QUI – di The Flash avevamo assistito all’inaspettato fallimento del piano orchestrato dal Team Flash per fermare Cicada. Dopo averlo faticosamente convinto, e non senza rischi utilizzando come leva la condizione della nipote ancora in coma ma di cui era stata assodata la condizione di meta-umana, e proprio quando il villain era steso sul tavolo operatorio pronto a farsi somministrare la cura contro il meta-gene era intervenuto a sorpresa un altro Cicada che aveva rapito Orlin Dwyer.
Avevamo subito scoperto la sua identità: si trattava di Grace, la nipote di Dwyer, o meglio una sua versione cresciuta proveniente dal futuro. Nora aveva quindi visto fallire il suo piano che aveva meticolosamente intessuto con l’aiuto di Thawne, ma qualcosa ormai ha disturbato il continuum tempo-spazio facendo formare una nuova linea temporale: potrebbe essere stata la nuova Cicada?
L’episodio di questa settimana, intitolato Time Bomb, inizia con la rottura definitiva dell’alleanza fra Thawne e Nora. “Non c’è più tempo” avverte sibillino il velocista malvagio mettendo alle strette Nora che sembra ormai destinata a confessare tutto al padre e al Team Flash.
Intanto la nuova Cicada rivela la sua identità a Dwyer mentre il Team Flash indaga sui suoi primi spostamenti scoprendo prima una Sfera Temporale identica a quella costruita per Thawne e poi sul furto di un fascicolo dal Dipartimento di Polizia di Centrale City. Unendo gli indizi Barry, Nora e Cisco capiscono subito che hanno a che fare con una Grace proveniente dal futuro il cui unico scopo è la vendetta.
Proprio il ritrovamento della Sfera Temporale sarà inoltre l’indizio decisivo che permetterà a Sherloque di scoprire la connessione fra Nora e Thawne e che costringerà la ragazza a confessare tutto.
Time Bomb riesce sicuramente a fare meglio dell’episodio della scorsa settimana le cui rivelazione erano state tutto sommato prevedibili e telefonate. Partendo quindi da un base piuttosto debole showrunner e sceneggiatori hanno saputo imbastire un episodio dal ritmo comunque concitato alternando molto bene i due filoni narrativi principali.
Da un lato quello un po’ più scontato della nuova Cicada sfruttato comunque benissimo da una sceneggiatura che attinge a piene mani dal lato più procedural della serie mentre dall’altro c’è quello sicuramente più interessante di Nora e della sua segreta connessione con Thawne che dà alla puntata la giusta e strisciante tensione che sfocia nel drammatico finale.
Sia ben chiaro, così come per l’episodio precedente, lo spettatore verrà colto relativamente di sorpresa dalle rivelazioni dell’episodio di questa settimana ma l’ottima tensione emotiva creata e soprattutto il ritorno in primo piano di Thawne, di cui sarà interessante scoprire le reali intenzioni, stuzzicano quanto basta per arrivare alla fine della puntata con la voglia di saperne di più.
L’unico vero neo di Time Bomb è forse la digressione su Cisco e la sua vita sentimentale. Seppur propedeutica al tema non propriamente sviluppato nel corso dell’episodio dei poteri meta-umani come un fardello, le sue sequenze sono prive di una reale direzione. Vedremo se questo filone narrativo verrà in qualche modo sviluppo nei prossimi episodi.
Time Bomb è un discreto episodio che traghetta The Flash nell’ultima parte di quinta stagione e raccoglie tantissimo se rapportato alla magra “semina” della scorsa settimana.