Vlad – Le Lame del Cuore di Strukul & Mutti | Recensione
Pubblicato il 1 Marzo 2019 alle 11:00
Feltrinelli Comics dedica un fumetto a Dracula, ma senza i vampiri
Vlad III di Valacchia, conosciuto anche con il suo nome patronimico Dracula nonché come Vlad Ţepeş (Vlad l’Impalatore), fu tre volte voivoda di Valacchia, territorio formalmente dipendente dall’Impero Ottomano ma sempre oggetto di spinte centristiche, che lo portarono ad essere spesso il primo baluardo della Cristianità contro l’invasione della Sublime porta.
Come noto il soprannome l’Impalatore deriva dalla sua predilezione per punire i suoi nemici impalandoli, cosa che evidentemente gli aveva regalato già in vita una reputazione piuttosto macabra (non senza un fine politico tuttavia, soprattutto nella Mitteleuropa) che arrivò fino ai giorni nostri tanto da ispirare lo scrittore irlandese Bram Stoker nella creazione del suo personaggio più famoso, il vampiro conte Dracula, protagonista dell’omonimo romanzo, Dracula, del 1897.
Un personaggio dunque che ha attraversato i secoli, suscitando sempre un fascino particolare; ma è questo fascino che viene lasciato da parte dal padovano Mattia Strukul, con una scelta coraggiosa che vede protagonista il Vlad personaggio storico, che, non può negarsi, mantiene tutto il suo fascino grazie all’avventurosa vita che lo ha visto protagonista.
In questo primo volume (dei tre previsti) Strukul si concentra sulla storia d’amore (più o meno romanzata, ma comunque basata su fonti storiche) tra Vlad e Katharina von Siegel, giovane fanciulla della città di Corona (oggi Braşov), come suggerisce anche il nome di origine sassone. I conflitti politici tra le diverse etnie presenti in Romania vengono in questo caso narrate attraverso le invidie e le vendette di donne gelose, verso cui Vlad non mostrerà molta pazienza…
Ovviamente sullo sfondo permane il conflitto con il sultano Maometto II, il grande nemico di Vlad, colui con cui aveva condiviso la giovinezza nell’Impero Ottomano insieme al fratello Radu; ma in questo primo volume, nonostante alcune “schermaglie”, la lotta non si è fatta ancora esplicita.
La storia comunque è avvincente, con un bel ritmo ed i personaggi, nonostante il volume sia di 60 pagine, sono ben caratterizzati. L’unico mio dubbio è che si sia dedicato troppo spazio ad una storia d’amore a discapito di ciò che politicamente accadeva in Valacchia, ma questo lo si potrà dire solo a conclusione della lettura di tutti e tre i volumi previsti.
Ovviamente Vlad è al centro di tutto e la sua figura è davvero affascinante, anche se in questo volume appare un po’ troppo invincibile; apprezzabile comunque la volontà, come detto, di attenersi (nei limiti del dover creare una storia godibile anche per il lettore meno interessato al dato storico) alla cronaca dei fatti, senza ricorrere alle leggende nate e perpetrate sul personaggio.
A coronare una bella storia ci pensano i disegni di Andrea Mutti (Ribelli, Batman, X-Men, Star Wars), che con la sua visione cinematografica delle tavole ci regala emozioni vive. Il suo tratto poi riesce a caratterizzare perfettamente i personaggi della vicenda, grazie all’abile uso degli sguardi ed alla loro postura “in scena”. Da non sottovalutare poi gli ambienti dei palazzi e soprattutto i suoi paesaggi della Valacchia, dettagliati e selvaggi come ce li immaginiamo. Una menzione anche ai colori di Vladimir Popov.