Bloom Into You Vol. 1 di Nio Nakatani | Recensione
Pubblicato il 25 Febbraio 2019 alle 15:00
Edizioni BD, tramite la sua etichetta dedicata ai manga, J-POP, porta in Italia la storia di Toko e Yu, diventata in Giappone anche una serie animata.
Realizzato da Nio Nakatani, Bloom Into You (titolo originale Yagate kimi ni naru, letteralmente “Infinite diventerò te”) presenta la storia delle due liceali Toko Nanami e Yu Koito, di cui in Giappone Troyca ha anche prodotto un adattamento anime.
Grazie a J-POP, etichetta dedicata al mondo manga di Edizioni BD, il pubblico avrà l’occasione di scoprire l’intima storia Yaoi di queste due ragazze, alla scoperta di un sentimento idealizzato e così poco concreto – almeno per il momento – come l’amore.
ALLA SCOPERTA DELL’AMORE
Yu Koito è una giovane ragazza del primo anno appena arrivata al liceo, apparentemente integrata nel contesto scolastico e nel pieno dell’indecisione su quale club studentesco frequentare. Come normale in età adolescenziale, le sue amiche sono tutte alle prese con situazioni sentimentali, intente a conquistare o a farsi conquistare dai ragazzi…ma Yu, almeno in questo, sembra non essere come le altre: per lei l’amore è qualcosa di più intimo, un qualcosa del quale non riesce a parlare con le amiche e, infondo, anche qualcosa di sconosciuto. Mentre rifiuta la proposta di un suo vecchio compagno di classe, e crede che per lei non ci sia la possibilità di provare un sentimento vero che le faccia battere il cuore, incontra Toko Nanami, senpai del consiglio studentesco al quale Yu si era precedentemente iscritta.
La senpai sembra essere il prototipo di ragazza perfetta: decisa, bella, intraprendente e carismatica, capace di rifiutare qualunque ragazzo le si dichiari…ma ben presto Yu, affrontando le elezioni del consiglio studentesco e stringendo i legami con Toko, scoprirà tutta la fragilità di una ragazza che, come lei, non ha ancora trovato qualcuno in grado di farle “battere il cuore”. E quando, sorprendentemente, la senpai Nanami rivela a Yu che potrebbe innamorarsi di lei, la vita interiore della giovane ragazza del primo anno inizierà completamente a stravolgersi…
FIORIRE IN TE
Definire Bloom Into You un “semplice” Yaoi sarebbe riduttivo e fin troppo banale: la possibile storia d’amore tra le due protagoniste Toko e Yu è solamente un pretesto per analizzare, in maniera poetica e delicata, l’iniziazione interiore di due giovani adolescenti all’amore. Nonostante la leggera differenza d’età, entrambe non sono ancora riuscite a provare quel sentimento che sembra riempire l’ambiente studentesco, ma che loro non riescono a sentire nel profondo e ad interiorizzare.
Il blocco emotivo che impedisce alle due di lasciar “battere” il cuore per qualcuno sembra provenire da fonti diverse: per quanto riguarda Yu, sembra essere di natura inconscia, come se avesse paura di provare un sentimento che lei (anche grazie alle amiche e al contesto sociale) ha ormai cristallizzato in una forma standard ma, probabilmente, non adeguata alla sua interiorità con cui deve ancora fare i conti; diverso il discorso invece per Toko, probabilmente già molto cosciente del suo orientamento sessuale e dunque, fino a quel momento, incapace di trovare qualcuno che le facesse provare un sentimento vero poiché, l’unico amore propostole, veniva da ragazzi e risultava essere, forse , anche poco sincero – visto il suo status di ragazza popolare e ammirata da tutti-. Le due ragazze sono dunque destinate a scoprirsi a vicenda e, nel farlo, a far fiorire insieme la propria interiorità e la propria voglia d’amare.
Inserendo due personaggi così caratterizzati psicologicamente – nonostante, lo ricordiamo, questo sia solo il primo volume della serie – l’autrice Nio Nakatani ci propone con un tratto preciso, delicato ed evocativo, una storia giovanile, dal sapore studentesco, poetica e romantica, capace non solo in prospettiva di proporre una dolce storia d’amore ma, fattore ancora più importante, una vera e propria continua riflessione sull’origine di un sentimento così intimo e profondo, ma al tempo stesso molto spesso reso banale e convenzionale, come l’amore.