Steins;Gate Elite | Recensione
Pubblicato il 20 Febbraio 2019 alle 20:00
Fan della fantascienza, dei viaggi nel tempo e attraverso universi paralleli, venite a me! Quell’immenso capolavoro che è Steins;Gate è tornato in una nuova versione a dir poco mozzafiato.
Se ancora non conoscete Steins;Gate, lasciate che ve ne parli, ma piuttosto brevemente, perché davvero la storia di questa visual novel merita di essere vissuta e apprezzata in maniera diretta: Okabe Rintaro è uno studente universitario diciottenne che ha messo su, insieme ai suoi amici Shiina Mayuri, appassionata di cosplay, e Itaru “Daru” Hashida, un “super hacker” pervertito, il “Laboratorio di gadget futuristici”, un piccolo ufficio situato al secondo piano di un edificio di Akihabara nato per elaborare invenzioni atte a contrastare i piani dell’Organizzazione.
Rintaro è infatti convinto che il mondo sia governato da una misteriosa Organizzazione, la quale controlla in segreto le sorti del nostro mondo (potete paragonare l’Organizzazione agli Illuminati). Di tanto in tanto, lo vedrete parlare al telefono con quello che sembrerebbe un interlocutore altrettanto misterioso che viene presentato come un suo collega a conoscenza del complotto (se conoscete Deadly Premonition, il paragone con Zach/York è inevitabile).
Il Laboratorio di gadget futuristici ha realizzato per il momento solo 8 gadget, alcuni dei quali dalla utilità e funzionalità piuttosto dubbia, ma vi invito a leggerne le descrizioni: ci troverete una miriade di riferimenti ad altre opere, come la trilogia di Ritorno al Futuro (e questa era davvero inevitabile, Grande Giove!), Ghost in the Shell, Le Bizzarre Avventure di JoJo (il dispositivo che rileva le menzogne o, meglio, il sudore, è un chiarissimo riferimento al grande Bruno Bucciarati), Metal Gear Solid, Mobile Suit Gundam, … Ma uno di questi, il gadget numero 8, darà il via a una serie di eventi e intrecci che inghiottiranno il nostro povero scienziato pazzo in un vortice irrefrenabile.
Dunque, i preparativi per la battaglia contro l’Organizzazione sono ancora in alto mare, e il gadget numero 8 è al momento solo un forno azionabile a distanza dal proprio telefono cellulare; così Okarin, come lo chiama Mayuri, coglie l’occasione per recarsi a una conferenza sui viaggi nel tempo. Da questo momento, inizierà il suo incubo a occhi aperti.
STEINS;GATE ELITE Vs. STEINS;GATE
In Giappone, Steins;Gate Elite è stato pubblicato lo scorso anno, ma finalmente, grazie alla distribuzione di Spike Chunsoft, già sviluppatore di Jump Force (di cui potete trovare qui la mia recensione), possiamo godercelo anche noi occidentali. Si tratta di una versione dalla veste grafica completamente rinnovata che trasforma la visual novel pubblicata nel 2009, che presentava unicamente immagini statiche e un testo narrativo esplicativo, in una meravigliosa opera ibrida che unisce insieme gli elementi più tipici delle visual novel con gli anime: Steins;Gate Elite è, in breve, la stessa opera che i fan hanno conosciuto e amato in passato, ma che, visivamente, è stata realizzata utilizzando scene animate, alcune delle quali sono state create ex novo per l’occasione, ma che per la maggior parte sono tratte dall’anime omonimo ispirato alla visual novel originale e pubblicato nel 2014.
Trattandosi di una visual novel, le interazioni del giocatore saranno ovviamente minime, ma di tanto in tanto potrete fare delle scelte, che modificheranno l’andamento della storia e condurranno anche a esiti e finali multipli.
TUTTO ARROSTO, NIENTE FUMO
Steins;Gate è un’opera di fantascienza che tutti gli appassionati del genere dovrebbero conoscere ed eviscerare, dotata di una narrativa, dei personaggi e delle dinamiche unici e mai visti altrove. Sarà necessaria tutta la vostra attenzione per non perdervi estratti di dialoghi fondamentali per una corretta comprensione della storia, delle dinamiche fra i personaggi e degli intrecci assurdi fra le diverse linee spazio-temporali, alla ricerca dello Steins;Gate.
Grazie a questa opera verrete anche a conoscenza delle più conosciute teorie che riguardano il viaggio nel tempo, esplicate in maniera eccelsa dalla bellissima e geniale Kurisu Makise, una giovanissima ricercatrice e scienziata che crede che i viaggi nel tempo siano impraticabili. Tengo a precisare che, per quanto la storia sia di pura fantasia, ogni teoria di cui parla Kurisu esiste davvero, e dicasi lo stesso per il misterioso caso di John Titor, altro personaggio emblematico la cui identità rivelata in Steins;Gate è naturalmente fittizia, ma che, in qualche modo, è esistito davvero: si tratta di un sedicente soldato proveniente dal 2036 che ha usato questo nickname in alcuni forum in rete fra il 2000 e il 2001, prima di svanire nel nulla. L’uomo affermava di essere tornato indietro nel tempo per recuperare un vecchio computer, un IBM 5100, dotato di caratteristiche uniche che lo rendono dunque un mezzo indispensabile, l’unico esistente al mondo, per riparare alcuni problemi dei computer del 2036.
CONCLUSIONI
In Steins;Gate e in questa nuovissima versione troverete scienza, fantascienza, ilarità e dramma perfettamente mescolati fra loro per dare vita a una vera e propria opera d’arte a tratti spassosa, a tratti straziante, completamente permeata da elementi fantascientifici e scientifici che creano nel loro insieme un intreccio dal fascino assoluto e ineguagliabile. Non ci sono parole per descrivere la grandezza di questa opera seinen di pura fantascienza, dedicata a tutti i fan dei viaggi nel tempo e attraverso universi paralleli. Uno stile grafico impeccabile, una storia mozzafiato e sempre perfettamente coerente con se stessa, nonostante la complessità degli intrecci, la profondità assoluta dei personaggi, una colonna sonora all’altezza del suo compito fanno di Steins;Gate Elite un prodotto mastodontico, assolutamente imperdibile.