A Star Is Born: è rinata una stella | Recensione Home Video
Pubblicato il 13 Febbraio 2019 alle 17:00
Un’edizione home video che ci ricorda come nel remake la vita e l’arte si incontrino così tante volte da creare un connubio perfetto.
Warner Bros. Home Entertainment Italy propone il remake di E’ nata una stella di Bradley Cooper con protagonisti l’attore e Lady Gaga in home video. L’edizione 4K, oltre ad un elegante edizione con cartoncino esterno e dischi con serigrafia da Hall of Fame, permette di cogliere da un lato l’ottimo comparto sonoro in cui sembra di essere davvero in mezzo ai concerti che si vedono nel film, dall’altro l’ottimo video Ultra HD che permette di ammirare la fotografia di Matthew Libatique, sempre più luminosa man mano che la storia procede e la Stella risplende.
A Star Is Reborn
La pellicola è un remake del film È nata una stella, diretto nel 1937 da William A. Wellman ma non il primo: si tratta del terzo rifacimento dopo il musical del 1954 e il “musical rock” del 1976. Ma non è di questo che si parla nel contenuto extra The Road to Stardom: Making of. Uno speciale di mezz’ora a metà tra il dietro le quinte e la tavola rotonda, in cui Bradley Cooper in primis e Lady Gaga spiegano come sia stato per loro affrontare questo viaggio emozionante: lui per la prima volta dietro la macchina da presa con una grande storia d’amore, “perché è ciò con cui la gente si identifica di più”, lei per la prima volta davanti la macchina da presa nel ruolo di protagonista (American Horror Story era un esperimento diverso).
Il testimone viene preso da Barbra Streisand e le altre prima di lei egregiamente, e non poteva esserci casting migliore. Non una bellezza classica, il poter recitare senza trucco, quel naso. L’aver perso un’amica per un cancro proprio quando doveva cantare la canzone finale per la perdita di Jackson. Lui ha insegnato a lei da attore, lei a lui da cantante, un do ut des proprio come nella storia raccontata. Il resto del cast, come Sam Elliott a fare il fratellastro di Jackson, in perfetta rappresentanza del Sud degli Stati Uniti, o ancora Dave Chapelle nei panni del miglior amico di Jack. Le scelte di regia, come quella di usare la macchina a spalla durante il Coachella sopra il palco in soggettiva, per far vedere chi c’è sul palco ma anche tutto il pubblico coinvolto lì sotto.
O ancora quella di inquadrare i dettagli delle mani e dei primi contatti fra Ally e Jack, “perché sono la prima cosa che ricordiamo di una persona” o di inquadrare lei al buio e sempre più in luce man mano che diventa famosa, e di inquadrare lui mai in viso a fuoco, a parte nella scena pre-finale sul letto, quando medita di fare quello che farà perché finalmente ha tutto chiaro ed è stato sincero con se stesso.
E’ la musica che conta
La musica è tanto davanti quanto dietro le quinte in A Star Is Born. Non solo per l’idea di aver fatto delle riprese al Coachella per cogliere l’autenticità del palco e dei concerti, o il mix di musica country-rock and roll-pop per rappresentare tutte le anime del film e di Cooper e Gaga. Anche il comparto musicale dei contenuti extra è interessante. Oltre alle Jam Sessions anche inedite e ai Video musicali ufficiali delle canzoni più celebri del film fra cui la vincitrice del Golden Globe (potete vedere il video qui sotto), il comparto extra propone tutte le scene musicali del film, cantante o musicate, una dietro l’altra, facendo realizzare allo spettatore che sono quasi 30 minuti su 2 ore e 10 di film.