Allevare un Cane e Altri Racconti Deluxe Edition di Jiro Taniguchi | Recensione
Pubblicato il 11 Febbraio 2019 alle 11:00
Jiro Taniguchi ritrae un imponente affresco dell’esistenza umana attraverso il suo rapporto con gli animali domestici e non solo in un viaggio dalla quotidianità fino alle esperienze più estreme.
Planet Manga ripropone, in una nuova edizione Deluxe, Allevare un Cane e Altri Racconti in cui Jiro Taniguchi racconta la quotidianità attraverso il rapporto fra animali domestici e non solo e i loro padroni.
Il libro si apre in maniera decisamente drammatica. Una giovane coppia rivive gli ultimi anni di vita del loro cane Tam che li aveva tenuto compagnia sin da cucciolo quando si erano trasferiti in una casa in periferia. Il racconto della vecchiaia del cane – con le problematiche dovute all’accudire un animale che non può ad esempio espletare i suoi bisogni o semplicemente cibarsi – si fonde allora con la malinconia non solo del passare del tempo ma anche della caducità dell’esistenza e ovviamente con il dolore per la perdita di un animale che era diventato parte della famiglia, della sua quotidianità nonché degli affetti.
La stessa giovane coppia è protagonista, e filo conduttore, dei successivi tre capitoli. Passato un anno dalla morte di Tam, il tempo è maturo per accogliere un altro animale in casa questa volta una gatta. Mentre i due umani si abituano alle differenze caratteriali con il cane muteranno anche le loro abitudini e pur “diffidenti” nei confronti di questa nuova inquilina, chiamata Borò nel frattempo ovvero “straccio” in giapponese, così come ogni gatto lo è di un nuovo ambiente, vi si affezioneranno soprattutto quando scopriranno che è incinta!
Dare alla luce i cuccioli sarà quindi una gioiosa scoperta così come separarsene non sarà facile. Nel quarto capitolo la tranquilla vita della coppia e di Borò viene sconvolta dall’arrivo della dodicenne Aki, nipote della donna, che è “scappata” di casa. La presenza della ragazzina “ringiovanisce” la coppia mentre Borò e i suoi cuccioli, ormai cresciuti, fanno da piacevole diversivo nell’ultima settimana di vacanze estive prima del ritorno a scuola, e a casa, di Aki.
Con il Capitolo Cinque si fa invece una incursione in uno dei temi classici della letteratura di Taniguchi ovvero la montagna e la sfida che da sempre rappresenta per l’uomo. Seguiamo così una spedizione contrassegnata dalla presenza di un magnifico leopardo delle nevi presenza discreta ma impossibile da ignorare. Quando la spedizione viene interrotta per la morte di uno scalatore, il protagonista ritorna a casa dedicandosi alla famiglia ma una gita allo zoo e la visione proprio di un leopardo in gabbia riaccendono in lui la voglia di completare quella spedizione.
Il ritorno sulla montagna ovviamente sarà contrassegnato dal bene placido del leopardo che ricomparirà come una visione ammantano da aura divina.
Con il Capitolo Sei ci spostiamo invece alla fine dell’800 in Alaska per una tipica storia di frontiera dai toni londoniani. Una città è dilaniata dai giochi di potere dettati dalla corsa all’oro, in questo scenario giunge un misterioso straniero in cerca di vendetta. Qui più che il rapporto con gli animali, Taniguchi si concentra nel tratteggiare il rapporto fra uomo e natura in situazioni estreme non solo dal punto di vista climatico ma anche psicologico e sociale.
Il libro quindi si chiude, quasi come un cerchio, con un’altra storia con protagonista un cane. Quando una pastore tedesco dà alla luce 5 cuccioli, nonna e nipote rivivono la storia della loro famiglia attraverso quella dei cani che l’hanno accompagnata. La nonna racconta così alla nipote il duro periodo rappresentato dalla guerra, l’arruolamento dei loro cani che la famiglia aveva scrupolosamente allevato per generazioni, e l’incredibile ritorno a casa del suo cane Belle che aveva combattuto per il Giappone e non solo.
Come si apprende dalla post-fazione, Allevare un Cane e Altri Racconti è un libro con una forte componente biografica per Jiro Taniguchi. Questo spiega sicuramente l’inizio straziante e angosciante del libro ma non intacca la bontà dei capitoli successivi – soprattutto il secondo e il terzo – in cui il Sensei centra davvero il cuore tematico del libro ed in cui non si tratta più di descrivere cosa significhi possedere un animale domestico quanto viverci. Ecco che quindi umani e animali iniziano un lento “corteggiamento” per entrare in simbiosi e prendersi cura l’uno dell’altro con affetto e rispetto.
Taniguchi riesce poi a rendere il racconto – soprattutto nei primi quattro capitoli – estremamente organico utilizzando gli stessi protagonisti umani e mostrandone così anche la maturazione che non è un semplice scorrere del tempo ma un lento ed inesorabile cambio di prospettive, desideri e bisogni.
I capitoli centrali sono suggestivi ma poco incisivi con temi classici per Taniguchi che però non trovano la giusta compiutezza che invece ritorna nel bellissimo capitolo finale in cui il Sensei fornisce sia uno sguardo alla storia del suo paese attraverso quella degli animali – non si tratta solo dei cani protagonisti ma anche degli animali sacrificati – intrecciandolo con quello della giovane protagonista e del suo rapporto sincero e fraterno con il suo animale.
Dal punto di vista grafico è interessante notare il tratto più stilizzato ma non meno ricco di particolari dei primi 4 capitoli che trovano la loro cifra anche in un uso delle inquadrature dall’alto quasi a voler mimare il punto di vista degli animali anziché quello degli uomini e accrescendo così il senso di tensione del Capitolo Uno e di gioiosa curiosità dei successivi.
Nei Capitoli Cinque e Sei da un lato le tavole si ampliano, in verticale, accompagnando l’ambientazione montana dall’altro il tratto diventa più marcato e la tavola viene divisa in riquadri irregolari per accompagnare la maggior dose d’azione. Nell’ultimo capitolo il tratto ritorna morbido e particolareggiato.
Allevare un Cane e Altri Racconti è un libro ovviamente consigliato agli amanti degli animali e a chi ne possiede ma non solo. Taniguchi con maestria evidenzia il rapporto simbiotico fra animale e padrone che diventa specchio e coscienza dell’esistenza, delle sue gioie e difficoltà.
La nuova edizione Deluxe di Planet Manga cambia nel formato passando da brossurato a cartonato ma non offre alcun extra al volume se non una breve post-fazione firmata dallo stesso Taniguchi. Traduzione e adattamento mostrano qualche piccola incertezza e qualche passaggio legnoso, nulla comunque che vada ad inficiare la lettura. Le note sempre preziose non sono mai invadenti ed aiuto a comprendere i passaggi più ostici soprattutto nei capitoli finali.