Recensione Power Girl vol.1 – Planeta DeAgostini
Pubblicato il 9 Giugno 2010 alle 12:00
Autori: Jimmy Palmiotti, Justin Gray (testi), Amanda Conner (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,95
L’ho già scritto in altre recensioni: le super-eroine hanno, da sempre, una forte valenza erotica. Se in passato questo aspetto, pur presente, non era particolarmente esplicito, oggi le cose sono cambiate. E le donne in costume sono spesso e volentieri dotate di un fisico da infarto, disegnato con dovizia di particolari, per la gioia di un pubblico maschile dagli ormoni in fibrillazione.
E se il Marvel Universe ha la sua maggiorata e cioè Jennifer Walters, la splendida She-Hulk (penso, soprattutto, alla versione del grande John Byrne), il DC Universe non è da meno, grazie a Power Girl (e chiunque se ne può rendere conto dando anche una sola occhiata alla stupenda cover del primo numero della sua nuova serie).
Originariamente creata da Gerry Conway e Ric Estrada, Power Girl viveva le sue avventure in una delle tante terre parallele del Multiverso DC (parliamo di epoca pre-Crisis) e di fatto fu per molto tempo considerata una copia di Super Girl. Dopo Crisi, però, Power Girl assunse una notevole rilevanza nei ranghi della Justice League International, diventando ben presto uno dei character più apprezzati dai lettori.
E, nel corso degli anni, Power Girl è spesso apparsa in numerose serie, diventando un elemento fondamentale della JSA. E attualmente la bella eroina è protagonista di un mensile, scritto dal duo Jimmy Palmiotti/Justin Gray e disegnato da Amanda Conner. Le vicende imperniate su Kara Zor-L (vero nome di Power Girl) hanno il loro starting point con questo primo volume Planeta che comprende i sei numeri iniziali del serial.
Kara adesso si fa chiamare Karen Starr e dirige un’azienda che cerca di realizzare invenzioni da poter immettere sul mercato e le atmosfere delle storie sono chiaramente ironiche, un po’ sul genere di quelle della She-Hulk marvelliana, facendo le debite proporzioni. Non ho fatto riferimento all’aspetto delle super-donne a caso poiché, come scopriranno i lettori, gli stessi Palmiotti/Gray fanno in continuazione battute al riguardo e delineano situazioni che mettono sempre, volutamente, in risalto il procace fisico di Kara.
Qual è la sua particolarità più evidente, infatti? Lo dice la stessa Power Girl: le tette. Nessuno può fare a meno di fissarle. Vale per i dipendenti di Kara (specie quelli più giovani); vale per i fans di Power Girl che la acclamano; vale per i poliziotti; e vale anche per i criminali che affronta in questa prima esilarante serie di episodi: a cominciare dall’assurdo e farsesco Ultra-Humanite, un pazzoide che si è fatto impiantare il cervello in uno scimmione; e che poi, pentitosi, attacca Power Girl perché vuole… il suo corpo.
E se Power Girl non affronta villain come Ultra-Humanite, allora deve confrontarsi con un gruppo di ragazzacce aliene che ne combinano di tutti i colori e che, in quanto a doti fisiche, non hanno nulla da invidiare a Kara. Il cast è variegato e interessante (tra gli altri, c’è anche Terra, altra super-eroina DC, coinquilina di Power Girl), i dialoghi brillanti, quasi in stile sit-com, e le situazioni volutamente assurde e paradossali.
I disegni sono della brava Amanda Conner, abilissima nella visualizzazione dell’anatomia dell’eroina, e nel complesso efficace, anche se, a tratti, nelle sequenze di lotta il suo lay-out può risultare confusionario. Power Girl è una serie carina, di mero entertainment. Niente di rivoluzionario o particolarmente innovativo, insomma. Un fumetto di evasione e basta. Ma ben realizzato. E non è poco.
VOTO 7