Tex Magazine 5 | Recensione
Pubblicato il 30 Gennaio 2019 alle 16:00
Due avventure, una a tinte horror e l’altra dal sapore invernale, per il nuovo Tex Magazine.
Una storia ambientata in mezzo alla neve, ed un’altra dal gusto horror. Non si poteva auspicare di meglio per un Tex Magazine arrivato in pieno periodo invernale.
Mauro Boselli, curatore e sceneggiatore di Tex, per questo numero speciale si è affidato a due autori (parzialmente) nuovi per le storie di Aquila della Notte. Stiamo parlando di Jacopo Rauch (sceneggiatore rodato di Zagor) e Giorgio Giusfredi (giovane autore che ultimamente si è cimentato sia su Dampyr che su Zagor).
La storia scritta da Giusfredi s’intitola “Yukon Race“, ed è un interessante esperimento, nel quale Tex non figura tra i protagonisti, ma bensì lascia spazio a tre personaggi: Homer Deveraux, imprenditore di cani da slitta senza scrupoli che ha organizzato una gara nel paesino di Dawson Creek; Gros-Jean, personaggio burbero ma dal buon animo, già visto comparire negli albi di Tex; e la sua figlioccia Dawn. I tre saranno tra i partecipanti alla competizione.
Giusfredi, all’interno di una storia alla Jack London (viene immediato l’accostamento a Zanna Bianca ed a Il Richiamo della Foresta) inserisce un racconto d’ingiustizia e vendetta. La corsa dei cani da slitta porterà delle nefaste conseguenze per alcuni di questi personaggi, spingendoli a perpetrare una vendetta che macchierà di sangue il bianco candido della neve. Il personaggio che risalterà fra tutti sarà proprio Gros-Jean, un duro dall’animo buono che Tex ha già incontrato ed apprezzato in passato.
La scrittura di Giusfredi riesce a conciliare la tradizione classica del fumetto bonellino, con un ritmo e delle scelte stilistiche e narrative moderne. Il tutto è arricchito dai disegni di un Alfonso Font che, con il suo tocco prattiano, è riuscito a far risaltare le espressioni dei personaggi, e ad esaltare l’ambientazione del fumetto. Insomma, in questo periodo di grande freddo non c’è niente di meglio che una piacevole storia tra le nevi, condita con tanta azione.
“Raccolto insanguinato” è invece l’altra storia presente all’interno di questo Tex Magazine. Qui il protagonista è in tutto e per tutto Tex, ma non solo. I personaggi al suo fianco sono Gideon Parker, un uomo salvato da morte certa, e Seth Lennox, un fuorilegge catturato dallo stesso Tex. Il gruppo arriverà nei pressi di Redfield, nel Nebraska, un paesino in cui vengono compiuti orribili sacrifici per garantire un buon raccolto. A capeggiare il villaggio sono una misteriosa strega, ed il potente Kasdan.
“Raccolto insanguinato” è una storia molto gustosa e interessante, che fa muovere Tex su un terreno a lui familiare: quello dell’horror. Questo racconto mescola, infatti, le atmosfere de I Figli del Grano di Stephen King, con un gusto Hammer Horror, offrendo ottimi punti di riferimento attorno a cui muovere la storia.
Gli amanti dell’horror troveranno di tutto: un rito sanguinario ed un villaggio d’invasati, una strega misteriosa, una famiglia folle (simile a quella di Non Aprite Quella Porta o La Casa dei 1000 Corpi), ed una casetta degli orrori che si ispira chiaramente a quella di Norman Bates in Psyco.
A rendere visivamente efficace questa serie di elementi sono state le matite di Alessandro Poli, il quale unendo l’efficacia del tratteggio fisico alla Claudio Villa, con una linea morbida che ricorda Magnus, crea un mix perfetto adatto alla storia.
Insomma, questo Tex Magazine 2019 ha due storie interessanti, divertenti, e dal perfetto gusto texiano. Gli appassionati, così come i lettori d’occasione non rimarranno affatto delusi dalla lettura.