Mission Impossible: Fallout è la più impossibile delle missioni | Recensione Home Video
Pubblicato il 18 Gennaio 2019 alle 16:00
Un disco extra dedicato solamente ai contenuti speciali, oltre un’ora di intrattenimento in più per andare dietro le quinte della missione finale di Ethan Hunt e dell’IMF.
“I cinque capitoli precedenti hanno portato a questo”
Lo dicono spesso cast e crew nei contenuti extra di Mission Impossible: Fallout, sui nostri scaffali in varie edizioni da non perdere grazie a Universal Pictures Home Entertainment. Sia l’edizione blu-ray normale, infatti, che la limited Steelbook che l’edizione 4K contengono un disco extra totalmente dedicato ai bonus, più di un’ora di intrattenimento per far entrare gli spettatori “dentro la missione”.
Il più articolato dei contenuti speciali è sicuramente “Dentro Fallout” a sua volta composto da tanti speciali. Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra si apprestano ad affrontare “la missione più impossibile di tutte” e nello spirito seriale di una delle migliori saghe spionistiche cinematografiche (è tratta infatti dall’omonima serie tv degli anni ’60-’70), in un ultimo capitolo che vede il ritorno di tanti volti noti. Chi hanno fatto la storia più recente del franchise (Simon Pegg, Alec Baldwin e Rebecca Ferguson), i veterani (Ving Rhames), una chiusura alla storia di Julia (Michelle Monaghan), introdotta da J.J. Abrams nel terzo capitolo e mai dimenticata, soprattutto da Ethan, l’introduzione di nuovi elementi come Henry Cavill e Angela Bassett dalla CIA. Tutti entusiasti di aver lavorato sul set con Cruise, non solo attore ma anche produttore e con l’occhio sempre attento a tutti gli aspetti della produzione.
Al contrario dei precedenti capitoli, torna dietro la macchina da presa il regista Christopher McQuarrie, che in tutto con Tom Cruise ha lavorato in ben 9 film in 10 anni. E’ tornato ad una condizione: dare un assetto completamente diverso al film rispetto al quinto capitolo, in modo che non sembri troppo fatto dalla stessa mano. il trucco è stato cambiare il suo staff, in primis il direttore della fotografia, come racconta lui stesso. Tutte le scene d’azione sono interpretate da Tom Cruise senza controfigura come storicamente è solito fare nella saga, per offrire allo spettatore l’intrattenimento più vero possibile e senza green screen, ma girato in loco. Le stesse sono meticolosamente analizzate negli extra, dal lancio HALO in aereo con la new entry Henry Cavill, all’altalena al Gran Palais di Parigi così come l’inseguimento contromano in moto intorno all’Arco di Trionfo – per il quale avevano due ore di tempo per il noleggio dello spazio, unico giorno dell’anno in cui è chiuso al pubblico, e una sola ora di luce; dall’inseguimento a piedi in cui Tom Cruise si fece davvero male alla caviglia e l’incidente è entrato nella sequenza, allo scontro fra elicotteri con caduta libera di Ethan sul pacco sottostante, appeso ad una fune, e lo scontro finale sul dirupo con il personaggio di Cavill.
Anche le scene eliminate non sono il solito extra, per espressa volontà di McQuarrie che non crede nelle extended cut e simili poiché la visione del regista è quella che si vede al cinema, punto. Così il suo commento audio alle sequenze le spiega senza mostrarle separatamente coi dialoghi, ma sceglie un montaggio musicale e consequenziale che per dare armonia al tutto.
A proposito del comparto musicale, studiatissimo, la composizione musicale dell’inseguimento a piedi mostra tutti gli strumenti utilizzati, che si aggiungono ad uno ad uno per enfatizzare l’effetto sul film. Gli storyboard di alcune scene d’azione, sempre utili quando si deve costruire una sequenza particolarmente complessa, e il trailer cinematografico completano i ricchissimi extra. Il perfetto completamento in home video della saga, con un’ottima qualità audio video per apprezzare al meglio la visione soprattutto delle sequenze adrenaliniche.