Bandersnatch: tutti gli Easter Eggs e le influenze culturali

Pubblicato il 12 Gennaio 2019 alle 14:00

Black Mirror: Bandersnatch è l’episodio speciale pensato da Netflix per rallegrare le vostre feste di Natale (qui potete trovare la mia recensione). Alcuni di voi avranno notato dei riferimenti ad altri episodi della serie antologica distopica Black Mirror (la cui quarta stagione ho recensito per voi qui), senza contare le allusioni a fatti, persone e opere del mondo reale.
Per questo articolo unico ho effettuato una serie di ricerche incrociate in modo da poter riunire in un unico posto qualsiasi tipo di riferimento, citazione, Easter Egg e influenza culturale riscontrabile in quello che senza ombra di dubbio è uno degli episodi più affascinanti e meglio riusciti di Black Mirror. E voi, siete sicuri di averli riconosciuti tutti? Scopritelo insieme a me.

Black Mirror: Bandersnatch racconta la storia di Stefan Butler (interpretato da Fionn Whitehead), un aspirante sviluppatore di videogiochi che diviene progressivamente ossessionato dai concetti di libero arbitrio, controllo e realtà parallele divergenti, grazie anche al fatto che l’episodio stesso sia interattivo e che le scelte dello spettatore/giocare conducano a diversi finali (se siete curiosi di scoprire come fare per poterli sbloccare tutti, incluso un filmato super segreto che in pochi hanno visto, vi consiglio di dare un’occhiata alla mia guida).

Dunque, potremmo dire che chi guarda/gioca Bandersnatch possa considerarsi anche un co-autore dell’episodio insieme a Charlie Brooker, creatore di Black Mirror, nonché sceneggiatore proprio di questo episodio, la cui regia è invece opera di David Slater, già regista di film come Hard Candy, diversi video musicali e del quinto episodio della quarta stagione di Black Mirror, Metalhead.

ATTENZIONE! DA QUESTO MOMENTO IN POI L’ARTICOLO CONTERRÀ SPOILER MASSICCI SU BANDERSNATCH E SU ALTRI EPISODI DI BLACK MIRROR!

Come in ogni esperienza video-ludica come questa (nel senso di una avventura che sia visiva e ludica al contempo), alcune decisioni non avranno alcun impatto sulla storia (come la scelta dei cereali per la prima colazione), mentre altre ne modificheranno enormemente il corso e condurranno a esiti molto intensi (potrete far andare il povero Stefan fuori di testa in tanti modi diversi), violenti (dal suicidio all’omicidio) e agghiaccianti (una volta fatto uccidere a Stefan suo padre con un colpo ben assestato di un posacenere di vetro sul cranio, potrete decidere se fargli seppellire il cadavere o se farglielo segare in pezzi).

Ora, poiché una delle caratteristiche principali di questo primissimo episodio interattivo di Black Mirror è il fatto che sovente sia in grado di trascendere il suo medium grazie a continui riferimenti al mondo reale e a frequenti sfondamenti della quarta parete, non c’è da stupirsi se al suo interno ci siano anche molti riferimenti in primissimo luogo ad altri episodi di Black Mirror, ma anche a eventi e individui reali. Iniziamo subito proprio con gli esempi di autoreferenzialità, per poi analizzare Easter Egg e curiosità che invece sono legate al mondo reale.

05. PLAYTEST (GIOCHI PERICOLOSI)/SAN JUNIPERO/METALHEAD/BLACK MUSEUM

Iniziamo subito con il nome della casa di produzione di videogiochi Tuckersoft, il quale ricorda molto quello della TCKR Systems, società presente in ben altri 4 episodi di Black Mirror, che sono, in ordine cronologico:

Playtest (Giochi Pericolosi): nel secondo episodio della terza stagione, la società viene menzionata sulla copertina della rivista Edge, e si dice che sta per “trasformare la nostalgia in un gioco”:

Ora, diamo un’occhiata un po’ più da vicino all’angolo in basso a destra della copertina di questo stesso numero della rivista Edge, nel quale vengono elencate le recensioni presenti al suo interno. Notate qualcosa di strano e familiare?

In questo caso, le parti sono invertite: Bandersnatch è presente sotto forma di Easter Egg in un episodio precedente, in un gioco di rimandi fra il passato, il presente e il futuro che lascia dunque aperta una questione: quanti Easter Egg che si riferiscono alle future stagioni di Black Mirror sono presenti in Bandersnatch che non riconosceremo prima che la quinta stagione della serie non vedrà la luce quest’anno?

San Junipero: nel quarto episodio della terza stagione, la TCKR è la compagnia che ha creato la realtà immersiva post-mortem San Junipero:

Metalhead: nel quinto episodio della quarta stagione, il logo della TCKR è visibile per un breve attimo sul furgone di Bella (Maxine Peake) e dei suoi compagni.

Black Museum: nel sesto e ultimo episodio della quarta stagione, è presente il personaggio di Rolo Haynes (Douglas Hodge), ex dipendente proprio della TCKR:

Ma i riferimenti a Black Museum non finiscono qui! Date un’occhiata all’immagine qui di seguito:

La donna sulla sinistra nell’immagine qui in alto è la dottoressa R. Haynes, la terapeuta del nostro sempre più folle Stefan, e se il suo nome vi sembra vagamente familiare probabilmente è perché l’uomo alla sua destra nell’immagine si chiama Rolo Haynes, il quale altri non è se non un ex dipendente della famigerata TCKR di cui ho parlato in precedenza, nonché proprietario del Black Museum di cui si parla nell’omonimo sesto e ultimo episodio della quarta stagione di Black Mirror: che i due siano in qualche modo imparentati fra loro?

Come abbiamo potuto constatare, Bandersnatch non è certo il primo episodio colmo di riferimenti ad episodi precedenti, anzi, è proprio vero il contrario. I punti di contatto fra tutte le diverse storie trattate in questa distopica serie antologica sono talmente tanti da lasciar intendere che le stesse siano in realtà tutte collegate fra loro in un’unica linea temporale, per cui una rappresentazione di un futuro molto poco auspicabile non esclude le altre. Ma questa, è un’altra storia.

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04. METALHEAD

Come ho già detto, il regista di Bandersnatch è David Slate, il quale ha diretto in precedenza per questa serie distopica antologica quel meraviglioso incubo in bianco e nero che è Metalhead; per questo, non ci meraviglia il fatto che si sia autocitato nel titolo e nell’immagine di copertina di uno dei videogiochi di maggior successo della fittizia Tuckersoft, il best seller Metl Hedd realizzato dal giovane e geniale programmatore Colin Ritman (Will Poulter).

NOSEDIVE (CADUTA LIBERA)

Caduta Libera, il cui titolo originale in lingua inglese è Nosedive, è il memorabile primo episodio della terza stagione di Black Mirror e vede come protagonista Bryce Dallas Howard nei panni di una donna che vive in una società in realtà non troppo distante dalla nostra in cui è possibile valutare le persone esattamente come noi facciamo con i post sui moderni social network. Il titolo dell’episodio si riferisce al fatto che la protagonista, ricevendo sempre più valutazioni negative, vede la sua reputazione crollare come se fosse in caduta libera, e a causa di questo si ritroverà sempre più ai margini della società.

Un po’ come per Metl Hedd, anche in questo caso il titolo del nuovo progetto videoludico a cui sta lavorando Colin, Nohzdyve, è una storpiatura del titolo originale dell’episodio a cui si riferisce. In questo titolo, che potete scaricare (e giocare) realmente direttamente dal sito web della Tuckersoft (scoprite come fare leggendo questo ulteriore mio articolo: già, ne ho scritti un bel po’, si vede proprio che Bandersnatch mi piace davvero un sacco), i giocatori dovranno guidare il malcapitato protagonista nella sua caduta libera cercando di fargli evitare i vari ostacoli che gli si pareranno davanti.

SAN JUNIPERO

San Junipero è il quarto episodio della terza stagione di Black Mirror ed è probabilmente il più conosciuto e indubbiamente fra i più apprezzati (anche se di certo non da me), pur se tecnicamente mostra una realtà più utopica che distopica. Poiché nell’episodio citato San Junipero è il nome di una struttura medica, quella presente in Bandersnatch e nella quale spesso si reca Stefan per le sedute con la sua terapeuta, la dottoressa Haynes (Alice Lowe), è stata chiamata Saint Juniper, di nuovo modificando leggermente il nome originale.

WHITE BEAR (ORSO BIANCO)

Il glifo che vedete qui in alto e che inizialmente ha ossessionato Jerome F. Davies (Jeff Minter), l’autore del libro “Scegli la tua Storia” Bandersnatch, e il quale in seguito condurrà alla follia anche il nostro Stefan, è una chiarissima riproduzione di un flow chart (o, se preferite, di un diagramma di flusso), che rappresenta proprio il modo in cui sono strutturati tutti e tre i Bandersnatch (libro, videogioco ed episodio).

Se però vi sembra di averlo già visto in un qualche episodio di Black Mirror, siete sulla strada giusta: si tratta dello stesso glifo che ricorre più volte in uno degli episodi più marci (passatemi il termine) di Black Mirror, il mio amatissimo White Bear (Orso Bianco), secondo episodio della seconda stagione, nel quale viene mostrato, ad esempio, sul passamontagna indossato da uno dei personaggi, Baxter (Michael Smiley)…

… e anche sullo sfondo dello spettacolo in cui viene trasformata la tortura mentale e psicologica della detenuta Victoria Skillane (Lenora Crichlow):

Il glifo è anche presente in una delle fotografie presenti all’interno del libro biografico su Jerome F. Davies, il quale lo dipinse più volte sulle pareti della sua abitazione con il sangue di sua moglie, previo omicidio della stessa, naturalmente (nelle immagini qui in basso, sono presenti i glifiinsanguinati a sinistra e una fotografia parziale del cadavere della donna a destra):

Un altro Easter Egg relativo a White Bear è la presenza della descrizione di un videogioco omonimo presente all’interno del sito web della Tuckersoft, nella quale è visibile anche una versione animata e rotante del nostro glifo. La descrizione di questo videogioco fittizio ci dice che si tratta di un titolo di azione nel quale i giocatori devono saltare da un blocco ghiacciato all’altro, prestando al contempo attenzione agli attacchi dell’orso bianco:

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03. HANG THE D.J./BE RIGHT BACK (TORNA DA ME)

Tenete bene a mente l’immagine qui in alto e datele un’occhiata di tanto in tanto, perché qui le citazioni autoreferenziali di altri episodi di Black Mirror sono davvero tante, e non si limitano ai tre trafiletti a destra della pagina di giornale: più in là analizzerò anche le brevi notizie che scorrono in basso. Ma procediamo per gradi.

Innanzitutto, sappiate che la pagina del Sun a cui mi riferisco è visibile unicamente in un particolare finale. Naturalmente, l’articolo principale parla proprio del nostro Stefan, arrestato dopo la pubblicazione del suo videogioco Bandersnatch in seguito alla scoperta del cadavere fatto a pezzi di suo padre, ma sono presenti dei riferimenti a ben altri tre episodi: per scoprire quali sono, vi basterà dare un’occhiata più da vicino ai trafiletti presenti sulla destra della pagina. Iniziamo con il primo, la cui traduzione in italiano è la seguente:

‘Macchina dell’amore’ futuristica sviluppata dalla BRB Software. Gli sviluppatori sperano di connettere le persone con la loro anima gemella. Per i nostri cuori solitari, andate a pagina 20“.

In queste poche parole sono racchiusi ben due Easter Eggs: mentre la “macchina dell’amore” ricorda molto da vicino la trama del quarto episodio della quarta stagione di Black Mirror, Hang the D.J., il nome della software house, BRB, è un acronimo del titolo del primo episodio della seconda stagione, Be Right Back (conosciuto in italiano come Torna da me).

USS CALLISTER

Il secondo trafiletto, intitolato “Space Fleet” (“Flotta Spaziale”) , recita:

L’atteso terzo episodio di ‘Space Fleet’ è stato trasmesso. Il popolare show televisivo continua ad avere un grande successo fra gli spettatori. Recensione completa a pagina 12“.

Space Fleet è il titolo del telefilm chiaramente ispirato a Star Trek tanto amato dal maniaco Robert Daly (Jesse Plemons), il protagonista del primo episodio della quarta stagione di Black Mirror, USS Callister.

In più, un ulteriore riferimento a questo episodio è presente in un altro dei finali di Bandersnatch, più di preciso quello in cui si compie un salto temporale fino ai giorni nostri: in questo caso, si parla di una reunion del cast della immaginaria serie televisiva fantascientifica Space Fleet durante la cerimonia degli Emmy Awards:

E per finire, sul sito della Tuckersoft potrete trovare anche Valdack’s Revenge, un videogioco ispirato alla serie Space Fleet in cui i giocatori dovranno sfuggire al temibile Valdack, il villain della serie, per proteggere la USS Callister. Nella descrizione sono presenti i nomi dei personaggi dell’episodio, mentre il link alla fine, nel quale si dice che il videogioco è ispirato a fatti reali, riconduce alla serie Black Mirror presente su Netflix.

15 MILLION MERITS (15 MILIONI DI CELEBRITÀ)

L’ultima esclusiva del Sun si riferisce al secondo episodio della prima stagione, 15 Milioni di Celebrità, di cui riprende parzialmente il titolo, che nel caso dell’articolo è “Team di talenti da 15 milioni”. Eccovi ora una traduzione in italiano del testo:

Una nuova serie del talent show Hot Shots sarà in partenza agli inizi del 1985. Se pensate di avere ciò che serve, andate a pagina 10 per i dettagli“.

I fan di Black Mirror sanno però bene che non si tratta affatto di un comune talent show: il riferimento è per l’appunto all’episodio 15 Milioni di Celebrità, il quale è ambientato in un futuro fortemente distopico in cui le persone possono sfuggire alla propria misera condizione di schiavitù unicamente prendendo parte al talent show Hot Shots grazie all’acquisto di un biglietto del costo di “soli” 15 milioni di Meriti (la valuta di questo futuro per nulla auspicabile).

THE NATIONAL ANTHEM (MESSAGGIO AL PRIMO MINISTRO)

Questo Easter Egg è un omaggio al primissimo episodio di Black Mirror, The National Anthem (Messaggio al Primo Ministro), nel quale il Primo Ministro inglese viene obbligato ad avere un rapporto sessuale con un maiale. Anche se non è visibile in maniera molto chiara, nell’immagine qui in alto è presente, affissa alla parete sulla destra, la copertina del videogioco Pig in a Poke, la cui descrizione è presente all’interno del sito web ufficiale della Tuckersoft. Ve la mostro qui in basso in maniera più chiara:

Un altro riferimento al primo episodio di Black Mirror è presente sempre nel finale in cui Pearl, la figlia di Colin decide di riprendere Bandersnatch per riportarlo in auge grazie ai potenti mezzi della tecnologia contemporanea in una nuova versione interattiva, che non è altro che l’episodio stesso Bandersnatch, in un ennesima commistione fra finzione e realtà. Una delle notizie che scorre in basso sullo schermo recita:

L’ex Primo Ministro Michael Callow (Rory Kinnear, N.d.R.) vince Celebrity Bake Off“.

Potete vederlo con i vostri occhi nell’immagine qui in basso, nella quale è presente un altro interessante Easter Egg.

HATED IN THE NATION (ODIO UNIVERSALE)

Oltre alla notizia che riguarda Michael Callow potete leggerne un’altra:

La Granular sta per svelare il prototipo di un ‘drone impollinatore’“.

L’allusione qui è al sesto e ultimo episodio della terza stagione di Black Mirror, dal titolo Hated in the Nation (Odio Universale), nel quale questi “droni impollinatori” si rivelano molto più pericolosi di quanto il loro nome non lasci intendere.

THE WALDO MOMENT (VOTA WALDO!)

Ora, prestate attenzione alla notizia seguente:

Liam Monroe entra a Buckingham Palace“.

Liam Monroe (Tobias Menzies) è uno dei personaggi del terzo episodio della seconda stagione di Black Mirror, The Waldo Moment (Vota Waldo!), nel quale il personaggio dei cartoni animato Waldo diviene un dittatore.

CROCODILE

Sempre nell’immagine qui in alto potete leggere un’altra breve notizia, anche se è visibile solo in parte:

La polizia del Regno Unito testa un rivoluzionario dispositivo per la memoria“.

Il chiaro riferimento di questo Easter Egg è ai dispositivi in grado di riprodurre su uno schermo i ricordi delle persone a cui viene applicato che viene mostrato nel terzo episodio della quarta stagione di Black Mirror, Crocodile.

DOPO AVER ANALIZZATO GLI EASTER EGGS DEGLI EPISODI PRECEDENTI, VOLTATE PAGINA PER UNA BREVE DISAMINA DEI RIFERIMENTI CULTURALI AD ALTRE OPERE PRESENTI IN BLACK MIRROR: BANDERSNATCH!

A parte la colonna sonora dell’episodio e i gusti musicali di Stefan, Charlie Brooker ha inserito in questo folle progetto cross-mediatico anche diversi riferimenti a scrittori e opere letterarie e videoludiche del passato.

02. LEWIS CARROLL

Attraverso lo Specchio e Quel che Alice Vi Trovò (il cui titolo originale è Through the Looking-Glass, and What Alice Found There) è il romando del 1871 che costituisce il seguito di Alice’s Adventures in Wonderland (Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, 1865), e un riferimento a questa opera fantastica di Lewis Carroll è riscontrabile in una sequenza che ci propone una sorta di linea temporale alternativa in cui Stefan passa attraverso lo specchio proprio come Alice in Attraverso lo Specchio, per uscirne dall’altro lato ancora bambino.

Inoltre, il nome Bandersnatch stesso è in realtà stato creato sempre da Lewis Carroll ed è presente sia nella sua poesia nonsense Jabberwocky del 1871 che è presente sempre in Attraverso lo Specchio che nel poemetto umoristico La caccia allo Snark scritto nel 1874 e pubblicato due anni dopo. Più avanti vedrete però che Bandersnatch è anche il titolo di un vero videogioco.

Un altro riferimento all’immaginario creato da Carrol può essere visto sia nel fatto che il peluche a cui era tanto legato Stefan da bambino sia un coniglio che nel suo stato di stallo creativo, che Colin e la sua compagna chiamano “Il Buco”: sembrerebbero infatti delle velate allusioni al Bianconiglio e alla sua tana.

THE DOORS OF PERCEPTION (LE PORTE DELLA PERCEZIONE, ALDOUS HUXLEY, 1954)

Questo saggio breve viene menzionato durante un dialogo con Colin Ritman e si tratta di un’opera nella quale l’autore ha raccolto le sue visioni ed esperienze legate al suo uso di mescalina nel 1953, il che è anche indubbiamente una fonte di ispirazione per il metodo pensato da Colin per tirare Stefan fuori dal “Buco”, ovvero l’uso di un allucinogeno che sembrerebbe essere LSD.

Inoltre, in uno dei possibili scenari nei quali potete imbattervi in Bandersnatch viene mostrato il padre di Stefan mentre fa cadere su un dolcetto una goccia di un liquido misterioso, verosimilmente anche in questo caso un allucinogeno, a causa del quale il ragazzo vivrà l’evento per lui fortemente traumatico della precostituita e fittizia morte di sua madre.

UBIK (PHILIP K. DICK, 1969)

Un poster di Ubik è mostrato su una delle pareti della casa di Colin e Stefan lo vedrà in movimento, come del resto anche moltissimi altri oggetti, a causa dell’allucinogeno offertogli dal suo nuovo collega programmatore e amico. Il racconto di Dick può essere interpretato in diversi modi, ma tratta comunque di realtà e tempo mutevoli e fluidi e di una sostanza dalla natura misteriosa chiamata Ubik, la quale non si conforma a definizioni o usi specifici.  Questi concetti ben si confanno con la altrettanto mutevole e fluida percezione del mondo di Stefan.

VOLTATE PAGINA PER COLPETARE LA LETTURA!

01. NETFLIX

Recandovi sul sito della Tuckersoft troverete tutto il catalogo di videogiochi di questa software house, e il sito stesso è colmo di divertenti Easter Eggs che fanno riferimento ad altri episodi di Black Mirror, a cui potrete avere accesso semplicemente cliccando sulle copertine dei videogiochi presenti nella home page del sito. Naturalmente ho evitato di ripetere quanto già scritto più in alto:

Bandersnatch: cliccando sulla copertina di Bandersnatch e, in seguito, sul tasto “Play Now”, verrete reindirizzati alla visione dell’episodio Bandersnatch su Netflix;

Nohzdyve: qui potrete scaricare una ROM per ZX Spectrum del titolo, perfettamente funzionante;

Metl Hedd: cliccando sul link in cui si dice che il gioco sia basato su fatti e persone reali verrete reindirizzati sulla serie Black Mirror presente su Netflix; inoltre, cliccando sul link pubblicitario nella pagina dedicata a Metl Hedd per valutare i vostri amici e/o ricevere una valutazione da 1 a 5 stelline in perfetto stile Nosedive;

Terror on Rannoch B: qui troverete un altro finto banner pubblicitario che promette di riuscire a trovare la vostra anima gemella, proprio come in Hang the D.J.;

Valdack’s Revenge: oltre a contenere un riferimento, come già detto in precedenza, a USS Callister, cliccando sul link verrete nuovamente reindirizzati alla visione di Black Mirror.

Inoltre, nella home page del sito potrete notare un link che vi riporterà all’immagine che trovate più in alto: si tratta di un annuncio di lavoro in cui è presente Mohan Thakur, il quale è alla ricerca di abili programmatori per la sua azienda. Cliccando nuovamente sull’immagine, verrete reindirizzati alla pagina web reale di Netflix nella quale sono disponibili dei veri annunci di lavoro proprio come ingegneri informatici.

JEROME F. DAVIES


Jerome F. Davies è l’autore del libro Bandersnatch di cui possedeva una copia la defunta (o forse no?) madre di Stefan e che finirà per cambiare per sempre il corso della vita del giovane. Ciò che magari non tutti i fan di Black Mirror hanno notato è il fatto che per interpretarlo non sia stato scelto un attore professionista, ma si è invece preferito guardare altrove alla ricerca di chi avrebbe dovuto vestire i suoi panni.

Inizialmente, si era pensato per il suo ruolo allo scrittore, fumettista e giornalista britannico Warren Ellis, come ha affermato lo stesso Ellis, il quale ha dichiarato di essere stato contattato dalla produzione di Bandersnatch verso la fine di marzo 2018 per girare le sue scene agli inizi dell’aprile successivo, ma a causa del fatto che non fossero stati ben specificati i tre giorni in cui avrebbe dovuto lavorare, che avrebbe dovuto viaggiare per sei ore al giorno per raggiungere la location delle riprese e per tornare indietro e visti i suoi impegni di lavoro precedenti come showrunner della serie animata Castlevania (di cui ho recensito entrambe le stagioni qui e qui) basata sulla saga videoludica Konami omonima, Ellis si è visto costretto a rifiutare l’offerta. Ma allora chi ha interpretato lo scrittore e omicida Jerome F. Davies?

I nerd e i videogiocatori di vecchia data fra voi invece potrebbero aver riconosciuto in Jerome F. Davies il volto di Jeff Minter, programmatore di videogiochi che ha sviluppato titoli anche per il sistema ZX Spectrum, lo stesso utilizzato da Stefan per la realizzazione del suo Bandersnatch.

E per concludere, vi lascio con un’altra interessante rivelazione su un videogioco che si sarebbe dovuto chiamare… Bandersnatch.

IL VERO BANDERSNATCH!

Lo scheletro della trama dell’episodio si basa sulla vicenda reale che riguarda un videogioco che si sarebbe dovuto intitolare Bandersnatch, ma che non venne mai pubblicato e che stava sviluppando la Imagine Software nel 1984, lo stesso anno in cui è ambientata la vicenda che vede come protagonista il nostro Stefan. Ecco la pubblicità del gioco, che comparve in molte riviste specializzate in quell’anno:

Il titolo sarebbe dovuto essere compatibile con lo ZX Spectrum (di certo non una casualità), ma venne invece pubblicato con il titolo di Brataccas nel 1986 da un’altra software house, la Psygnosis, poiché la Imagine Software fallì il 9 luglio 1984, ovvero lo stesso giorno in cui ha inizio la storia di Stefan Butler, il cui nome ricorda quello di Mark Butler, che fu, insieme a David Lawson, uno dei fondatori proprio della Imagine Software.

Black Mirror: Bandersnatch è disponibile in esclusiva sulla piattaforma di streaming online Netflix.

Fonti: V, BC, IW, H.

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