I 7 anime dal finale non all’altezza delle aspettative

Pubblicato il 3 Febbraio 2019 alle 21:00

Non basta avere dei buoni personaggi, una trama avvincente, una storia che prosegue bene senza intoppi e quel qualcosa in più che permetta di andare oltre la serie nella media. Bisogna tenere l’attenzione, l’interesse e la tensione alta fino all’ultimo istante o il lavoro di mesi rischia di essere vanificato da un solo e semplice errore.

Proprio quando si pensa che tutto sia a posto, eccolo che arriva, giusto all’ultimo episodio c’è lo scivolone.

Il finale degli anime di seguito non sempre è brutto, sarebbe più corretto dire che non è all’altezza della qualità che ha tenuto per tutte le puntate. Motivo per cui si può classificarla come serie dal finale non all’altezza delle aspettative.

Nelle descrizioni si è fatto il possibile per evitare spoiler, per questo motivo in alcuni casi, soprattutto se non si è visto l’anime, può risultare difficile capire di cosa si sta parlando. Per risolvere il problema basta recuperare la serie e poi potrete anche voi esprimere il vostro pensiero.

7 – Erased

Erased

Non è corretto dire che la fine di Erased è brutta, insensata o priva di significato. L’anime dall’inizio alla fine segue le vicende come le aveva immaginate il suo autore, lo fa con chiarezza degna di un buon giallo. Sa coinvolgere e sconvolgere, appassionare e tenere con il fiato sospeso dall’inizio fino alle ultime battute.

Anche il vero finale è accettabile. Quello che non convince è la conclusione poco logica e fluida rispetto ad un anime che ha mantenuto il dominio della logica e della ragionevolezza per tutte le puntate.

6 – Juuni Taisen

Juuni taisen

Classe inverno 2017, Juuni taisen è un anime molto sottovalutato. Oscurato da nomi molto più importanti del suo in un altro contesto forse sarebbe riuscito a prendere molti più sostenitori. La cosa bella dell’anime, oltre ad essere autoconclusivo, sono proprio le animazioni e la trama che sa catturare gli appassionati del genere violento e di combattimento come pochi.

12 puntate al cardiopalma, una più interessante dell’altra, in una letale battle royale dove il vincitore può esprimere qualsiasi desiderio voglia. Il vincitore di fatto ha questo privilegio, ma le motivazioni che lo spingono ad esprimere il suo desiderio e il come lo fa è un altro discorso. Senza senso.

5 – Hunter x Hunter

Hunter x Hunter

Poteva essere IL manga, si è ridotto ad essere una serie che venga cancellata alla svelta, tutto pur di terminare velocemente questa agonia. Entrambi gli adattamenti animati che la saga ha dato vita sono molto ben realizzati, il secondo dei quali è arrivato fino al tanto atteso incontro tra Gon e Gin. Poteva chiudersi lì, in quel carino ricongiungimento famigliare e senza i presupposti per una saga ancora più monumentale di quella delle Formichimere.

Invece no, il buon Togashi e così pure l’anime hanno dovuto sollevare domande, lasciare interrogativi e la speranza di vedere ancora un altra saga degna del nome Hunter x Hunter. Beh… i presupposti non sono buoni.

4 – Mirai Nikki

Mirai nikki

Hanno dovuto trasmettere uno special per chiarire le motivazioni del regista sul finale, spiegarlo ai fan in rivolta per il come è finita la serie Mirai Nikki e, sì, scusarsi con il mondo intero. Per quanto gli addetti ai lavoro lo neghino lo special uscito postumo alla saga sposta non di poco i paletti del finale originale.

Un salvataggio in corner per quello che è un anime avvincente e ben costruito, che ha rovinato tutto con il suo finale osceno.

3 – Tokyo Ghoul √A

Tokyo Ghoul √A

Le differenze tra anime e manga ci sono in Tokyo Ghoul, sì, però più che differenze è corretto chiamarlo scelte artistiche. Scene e vicende che la serie di animazione ha deciso di tagliare, in favore di altre cose. Secondo alcuni aver risicato la trama all’osso è stato un errore, tuttavia non è impossibile da seguire e capire se si è a digiuno dalla lettura del manga.

Quali che siano gli sviluppi futuri nella mente del regista e dell’autore originale dell’opera la fine risulta veramente incomprensibile. Il gesto con cui Kaneki chiude la saga è spettacolare ed emozionante, ma tutto ciò che avviene dopo o, meglio, ciò che non avviene e non si sa dopo lasciano un senso di vuoto che un’opera come questa merita di colmare.

2 – Soul eater

Soul eater

Soul eater fa parte dell’elite degli anime. Dai personaggi alle animazioni, passando dalla storia alla colonna sonora, sotto molti aspetti la serie è stata curata molto bene. C’è un “ma” e chi ha letto il manga da cui è tratto sapranno bene di cosa si tratta.

Ad un certo punto l’anime ha deciso di tagliare bruscamente e avviarsi verso una conclusione tutta sua che, anche se completamente diversa rispetto a quella dell’opera cartacea, è comunque spettacolare e adrenalinica. Tuttavia non si può dire che è all’altezza. Sembra raffazzonata, maldestra e decisamente poco soddisfacente. Maka, sei la protagonista della storia e va bene ma tutto quello è troppo anche per te.

1 – Full metal alchemist prima versione

Full metal alchemist

In origine fu creato Full Metal Alchemist, il giorno dopo fu realizzato Full Metal Alchemist Brotherhood e videro che era cosa buona e giusta. Per fortuna il fratello minore Brotherhood ha pressoché oscurato il maggiore, che è quasi sparito del tutto, il suo nome è sussurrato solo nei peggiori forum del genere e anche chi ne parla lo fa con un misto di timore e paura.

In realtà la storia per più di metà anime segue le vicende descritte nel manga poi prende la sua strada il che non necessariamente è un male purché riesca a mantenere il livello qualitativo dell’opera. Non ci riesce!

La spiegazione, l’ambientazione e il come terminano le ultime scene possono anche sorprendere, e di fatto lo fanno, ma quando passa l’eccitazione del momento ci si rende conto che qualcosa non torna.

 

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