Tex Willer 2 – La Banda di Red Bill | Recensione
Pubblicato il 14 Dicembre 2018 alle 17:15
Prosegue la fuga del giovane Aquila della Notte tra le montagne dell’Arizona.
Dopo un ottimo albo d’esordio prosegue la serie che ha portato il settantennale personaggio di Tex Willer ad un nuovo inizio. La nuova serie dedicata al ranger ideato da Gianluigi Bonelli, ed intitolata proprio Tex Willer, ha permesso al curatore Mauro Boselli di aprire una finestra sulla giovinezza di Aquila della Notte, andando ad esplorare episodi e situazioni solo accennati in passato, o mai raccontati.
Vivo o Morto, il primo numero di questa nuova serie iniziava con Tex in fuga in Arizona, dopo aver vendicato la morte del fratello Sam. A volerlo acciuffare non ci sono solo cacciatori di taglie, ma anche sceriffi che agiscono fuori dagli schemi, e bande di fuori legge.
John Coffin con la sua banda è ancora alla ricerca del giovane Tex, lo sceriffo Owens pur di catturarlo è disposto a togliersi la stella e ad allearsi con i banditi, ed anche Bill il Rosso è sempre più temibile. Fortunatamente dove non arriva Tex possono arrivare i Chiricauhas di Cochise, che saranno fondamentali in questo albo.
La freschezza che emana il giovane Tex, sia visivamente che per il suo impeto e per le sua audacia, traspare anche dalla sceneggiatura di Mauro Boselli, che nonostante sia un veterano autore di storie di Aquila della Notte riesce a dare in questi primi albi una freschezza inedita ed un ritmo forsennato alla storia. Il fatto che la serie Tex Willer sia articolata in fumetti da 64 pagine chiaramente costringe a comprimere gli eventi, e ad accelerare il ritmo, ma Boselli riesce a fare tutto questo con grande scioltezza, rispolverando una freschezza figlia della sua grande maestria come sceneggiatore.
Ad affiancarlo sono i disegni di Robert De Angelis, il quale riesce a sfruttare questo taglio alternativo della nuova testata, per dare freschezza e dinamismo ad i disegni, cercando inquadrature audaci, impossibili da vedere sulla serie regolare.
La fuga di Tex in Arizona sta proseguendo a ritmo forsennato, così come le cavalcate di Aquila della Notte in sella al suo Dinamite. I lettori più anziani avranno avuto sicuramente un moto di emozione e nostalgia nel vedere un personaggio che, così audace e vigoroso, non si leggeva forse da cinquant’anni.
I lettori più giovani, invece, sono abituati a vedere un Tex deciso, carismatico, roccioso nel suo aspetto visivo, insomma uomo nel pieno della sua maturità. Ma un personaggio così vivace, ed anche un po’ immaturo per certi versi, è un qualcosa di inedito da decenni.
La Sergio Bonelli Editore ha fino ad ora azzeccato l’operazione d’introduzione di questa nuova serie dedicata al suo personaggio più longevo. Il fatto di partire da così lontano nel percorso di evoluzione di Tex, e di farlo in un momento in cui si celebra la sua grande longevità, aiuta a capirne il perché della lunga vita, e permette di riconnettersi con quelle radici del personaggio che ha fatto innamorare di sé le vecchie generazioni.
Audace è il nome della nuova etichetta che la Bonelli ha lanciato nel corso di questo anno, ed audace è anche l’aggettivo che viene da dare a questo giovane Tex, che nelle sue caratteristiche di base aveva insito in sé il seme di quella casa editrice che, proprio grazie a lui, avrebbe avviato un percorso editoriale senza precedenti in Italia. Perché l’audacia è la forza dei giovani, e Tex, nonostante i suoi 70 anni di vita, è l’incarnazione dell’audacia e dello spirito giovanile di una casa editrice che non smette mai di rinnovarsi, rimanendo ancorata alle sue radici.