L’Ora delle Streghe di Jeph Loeb e Chris Bachalo | Recensione
Pubblicato il 17 Dicembre 2018 alle 11:00
Siete pronti per l’Ora delle Streghe? Allora non perdete questo volume firmato dal grande autore de Il Lungo Halloween, Jeph Loeb, e illustrato dal bravissimo Chris Bachalo! Fate la conoscenza di Amanda Collins, la strega protagonista di questa intrigante miniserie Vertigo!
Quando si parla della Vertigo si pensa immediatamente ad atmosfere narrative horror e fantasy. L’etichetta adulta della DC pubblica ormai da parecchi anni fumetti di vario genere ma è innegabile che i toni mistico/esoterici siano sempre stati preponderanti. Lo dimostra questo volume RW Lion che include The Witching Hour, miniserie di tre numeri senz’altro in linea con le collane dalle tematiche occulte che hanno fatto la fortuna di questa divisione editoriale.
The Witching Hour, in realtà, riprende un vecchio brand della DC. Verso la fine degli anni sessanta, infatti, la casa editrice pubblicò un comic-book con questo titolo che proponeva storie horror auto-conclusive narrate dalle Tre Streghe Mordred, Mildred e Cynthia, firmate da autori di tutto rispetto. All’inizio dei novanta, il geniale Neil Gaiman le riprese nella sua acclamata saga di Sandman e da quel momento sono più volte apparse in altre collane Vertigo.
In questa miniserie, tuttavia, lo scrittore Jeph Loeb ci presenta nuovi protagonisti, scrivendo una storia incentrata ovviamente sulla magia e l’occultismo, matura nei toni, sulla falsariga di Sandman, Swamp Thing o Hellblazer. Innanzitutto, introduce una strega irlandese, Amanda Collins, dal passato tormentato. E’ molto più vecchia di ciò che sembra e ha avuto a che fare con i processi di Salem. Oggigiorno cerca di aiutare le persone in difficoltà, con l’ausilio delle sue doti esoteriche. Ma non agisce da sola.
Insieme a lei ci sono, infatti, Grey, stregone pluricentenario ed ex mentore di Amanda che ha condiviso le sue tragiche esperienze; Billy, un uomo silenzioso che manipola strani biglietti da visita bianchi; Nero, un ragazzino di colore che cita in continuazione poeti e scrittori; e la sexy e temibile Red. Costoro, al pari di Amanda, sono esperti della Wicca, la magia pagana che la Chiesa considerava strumento del Maligno. E con questi bizzarri personaggi Loeb delinea una trama intrigante e coinvolgente.
Bisogna, comunque, specificare che The Witching Hour richiede particolare attenzione e concentrazione nella lettura. Loeb, infatti, opta per una scansione narrativa sperimentale, ricca di flashback, e non spiega subito tutto. I protagonisti sono collocati in contesti narrativi che, almeno all’inizio, appaiono scollegati. In verità, non è così, dal momento che l’autore specifica che ogni essere vivente è parte di un tutto; ma solo verso la conclusione della trama si riesce a intuire dove Loeb voglia andare a parare.
La story-line, in ogni caso, ruota intorno a un serial killer con tante colpe da nascondere, a una ragazzina che desidera il ritorno del padre che l’ha abbandonata e a un ragazzo che si è messo nei guai a causa del gioco. Amanda e i suoi compagni cercano, quindi, di assisterli e di manipolarli, operando dietro le quinte. Con questo pretesto, lo scrittore de Il Lungo Halloween e Hush ci propone una storia dai toni introspettivi, non priva, però, di momenti inquietanti.
I disegni sono dell’ottimo Chris Bachalo, acclamato artista di Shade The Changing Man (l’alieno di Meta viene peraltro ironicamente citato), Ghost Rider 2099, Generation X e altri gioielli. Anche in questo caso, ci dona tavole impreziosite dal peculiare lay-out che l’ha reso celebre. Bisogna ammettere che stavolta il suo tratto è meno caotico di quello a cui ci aveva abituato negli ultimi anni e relativamente più classico nell’impostazione. Ovviamente, i personaggi hanno il consueto aspetto pupazzesco e fluido che è lecito aspettarsi da lui e abbondano i dettagli, sovente infinitesimali, di tante vignette.
Chris alterna tavole a tutta pagina, dall’attitudine pop e psichedelica, ricchissime di elementi visivi e grafici, ad altre contrassegnate da inquadrature minuscole alla Watchmen con parole stampate sui bordi e negli spazi sottostanti. Tale aspetto trasmette un senso costante di mutevolezza nel lettore ed è un altro degli elementi che fanno di The Witching Hour un fumetto da prendere in considerazione. Vanno, infine, lodati i colori foschi e ombrosi di Grant Goleash, adatti all’atmosfera onirica e surreale dell’opera.
Insomma, se vi interessano le storie di magia e occultismo, con un pizzico di horror, non potete assolutamente trascurare questa uscita.