Black Lightning 2×08 – The Book of Rebellion, Chapter One: Exodus | Recensione

Pubblicato il 9 Dicembre 2018 alle 20:00

Continua la fuga di Jennifer e Khalil, inseguiti da Black Lightning e braccati da Tobias Whale.

Dopo l’ottima digressione con protagonista Perdi e Sange conclusasi nell’episodio della settimana scorsa – la nostra recensione QUI – e l’introduzione, seppur brevissima, di un altro membro degli Outsiders fumettistici ovvero Looker, Black Lightning ha nettamente virato verso la seconda parte di questa seconda stagione mettendo al centro dell’attenzione Jennifer che, stanca dell’impossibilità di controllare i suoi poteri e dell’eccessiva apprensione dei genitori, aveva deciso di fuggire con Khalil, anche lui braccato da Tobias Whale il quale gli aveva chiesto di uccidere la madre e il Reverendo Holt.

Proprio dalla fuga dei due ragazzi riparte l’episodio di questa settimana intitolato The Book of Rebellion, Chapter One: Exodus. 

Black Lightning, ritrovato il prezioso alleato Gambi, inizia quindi la ricerca della figlia mentre Anyssa ricostruisce a ritroso la situazione della sorella individuato in Khalil il possibile compagno nella fuga. Fra Jefferson e Anyssa scatta quindi un duro confronto sulle responsabilità della fuga di Jennifer.

Quella della ragazza e Khalil è tutt’altro che una fuga d’amore. I due si fermano prima in uno dei covi del The 100, Khalil infatti vuole “ripulirli” di modo da avere un po’ di contanti per la fuga ma il suo piano non filo del tutto liscio e Jennifer è costretta ad usare i suoi poteri in pubblico.

Questo dà la possibilità non solo a Black Lightning di mettersi sulle loro tracce ma anche a Tobias Whale che assolda la letale Cutter.

Rintanati a casa di una zia di Khalil, i due ragazzi approfittano del trambusto causato dal combattimento fra Cutter e Black Lightning e Thunder per fuggire. Intanto Whale inizia a sospettare delle continue coincidenze: ogni volta che è coinvolta la figlia di Jefferson Pierce, Black Lightning si fa vivo.

The Book of Rebellion, Chapter One: Exodus è il primo episodio davvero sottotono di questa seconda stagione.

Showrunner e sceneggiatori confezionano un evidente episodio di passaggio che risulta poco incisivo testando alcune soluzioni narrativi che però non lasciano assolutamente il segno.

La prima parte dell’episodi converge tutta nel confronto fra Jefferson e Anyssa e nel tentativo di scavare nella psicologia della fuga di Jennifer, confronto che per quanto pregnante risulta stucchevole e summa della trama con protagonista la ragazza che forse si è trascinata per troppi episodi senza particolari spunti di interesse.

La seconda parte è leggermente più ritmata con un Tobias Whale più attivo e che inizia effettivamente a realizzare come l’identità segreto di Black Lightning potrebbe essere stata a portata di mano per tutto questo tempo.

L’episodio è impreziosito da due scene d’azione ben coreografate e supportate da effetti speciali semplici ma efficaci; la regia di contro è erratica non riuscendo a dare all’episodio un ritmo coinvolgente.

Non c’è molto da salvare in The Book of Rebellion, Chapter One: Exodus. La fuga dei due ragazzi sembra per il momento il filone narrativo che showrunner e sceneggiatori vogliono sfruttare, se questo episodio è indicativo di qualcosa è però la mancanza di vera sostanza in questa sottotrama che potrebbe essere sfruttata solo come pretesto per un primo confronto, magari a fine stagione, e a viso aperto fra Black Lightning e Whale.

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