Riverdale 3×06 – Manhunter | Recensione
Pubblicato il 29 Novembre 2018 alle 15:00
Dopo la rocambolesca fuga di Archie dal Riformatorio, si scatena a Riverdale una caccia all’uomo mentre Betty e Jughead cercano indizi sul Gargoyle King e Veronica prove per scagionare definitivamente il ragazzo.
Avevamo lasciato Riverdale circa 15 giorni fa con un episodio che aveva saputo sapientemente intrecciare i vari filoni narrativi che avevano tenuto banco in questa prima parte di terza stagione – la nostra recensione QUI. L’episodio si era concluso con la rocambolesca fuga di Archie dal Riformatorio e, grazie ad un efficace parallelismo, con l’idea che il gioco di ruolo G&G, non solo abbia risvolti esoterici, ma sia in qualche modo un elaborato sistema per influenzare il tessuto socio-politico della cittadina e i suoi abitanti più illustri.
L’episodio di questa settimana intitolato Manhunter riprende con Archie ancora ferito e ricercato per la sua evasione. Veronica è più che mai intenzionata a scagionare il ragazzo soprattutto dopo che il direttore del Riformatorio, prima di suicidarsi, aveva confessato ad Archie che Hiram Lodge aveva pagato i suoi accusatori per commettere falsa testimonianza ed incastrarlo. Mentre Archie vuole scovare i suoi accusatori, ben nascosti e protetti proprio da Lodge, Veronica tenta un approccio più “legale”…
Intanto Jughead ha assistito a quella che aveva tutta l’aria di una riunione fra il Gargoyle King e i suoi adepti mascherati. Betty cerca di mettere, ancora una volta, alle strette gli adulti cercando una connessione fra la morte del direttore e quella dell’allora presidente della scuola ricavandone però solo risposte di convenienza, Jug sempre avere più fortuna rintracciando Joaquin colui il quale aveva tradito Archie al momento della fuga e si era lasciato sfuggire di aver trovato una nuova “banda” alla quale unirsi.
Per quanto i quattro ragazzi si avvicinino alla verità, il Gargoyle King e Hiram Lodge sembrano essere un passo avanti a loro raggiungendo il loro obbiettivo: separare i quattro ragazzi forse definitivamente.
Manhunter rappresenta il culmine di un percorso iniziato nel precedente episodio e volto a mischiare in maniera decisa le carte in tavola di questa terza stagione di Riverdale, peccato che l’episodio proceda “circospetto” praticamente fino agli ultimi 5 minuti.
La struttura è semplice, e già utilizzata in altre occasioni, dividendo l’episodio in 4 filoni narrativi separati cercando di non dare inizialmente punti di ferimento allo spettatore nella prima parte dell’episodio per poi far quadrare il proverbiale cerchio nella seconda metà. Struttura sicuramente integrante che però in questo episodio funziona solo in parte a causa sia di una regia che non riesce a stabilire un ritmo coinvolgente sia per una sceneggiatura che concentra i suoi sforzi sul filone narrativo di Betty che risulta il meno scontato rispetto a quello dei suoi tre co-protagonisti.
Diverso il discorso per i 5 minuti finali dell’episodio in cui davvero showrunner e sceneggiatori decidono di dare un colpo di spugna allo status quo della serie in maniera drammatica sia per la coppia Archie/Veronica sia per Betty.
Il mistero legato al Gargoyle King sembra tutt’altro che risolto così come il braccio di ferro fra Veronica e suo padre, resta da vedere come, in questi due filoni narrativi principali, showrunner e sceneggiatori riusciranno ad integrare eventuali digressioni relative ai diversi personaggi come ad esempio si lascia intendere su FP Jones in questo episodio.
Manhunter è un episodio leggermente fuori bersaglio per gli standard di Riverdale che si salva solo grazie al drammatico finale.