Fumetti Timidi: il mondo surreale di Ruggero de I Timidi | Recensione

Pubblicato il 24 Novembre 2018 alle 13:00

Un grande team disegna le canzoni di Ruggero de I Timidi.

Lo tsunami di passione invade le fumetterie e le librerie di varia, con l’eleganza di una copertina cartonata, papillon e caschetto perfettamente in ordine.

A dispetto del titolo, Fumetti timidi entra a gamba tesa tra gli scaffali in mezzo a fumetti, comics e manga, toccando al suo interno qualsiasi genere della cultura popolare cartacea. saldaPress, casa editrice di Reggio Emilia, porta il musicista Ruggero de I Timidi in un mondo da lui completamente inesplorato, come da lui stesso dichiarato ai nostri microfoni.

Autore svelato al pubblico negli ultimi tre anni, Ruggero de I Timidi si tuffa in un nuovo mondo, passando dal cantautorato al mondo dei fumetti. Come un novello Immanuel Casto, anche lui sposta le sue canzoni a fumetti su carta, scegliendo le più significative e devastanti.

  • COS’HA UN FUMETTO CHE UNA CANZONE NON HA?

Si parte dal sequel di Torna a Udine, hit dell’autore dove cerca di convincere la sua amata a tornare alla città natia dopo che lei è partita per New York. Dopo essere partito per l’America e fatto un buco nell’acqua, l’impavido Ruggero deve cercare di tornare in Italia, non senza difficoltà logistiche. Ridotto a dimensioni disneyane, Ruggero viene disegnato dalle matite di Giuseppe Zironi e dagli inchiostri di Gianni Gatti, con i colori di Pietro B. Zemelo. La sofferenza di un cantautore dal cuore spezzato trova una divertente soluzione grazie all’aiuto di un’amica “speciale”. La storia, scritta dallo stesso Zironi, è però difficilmente accessibile a chi poco mastica la discografia di Ruggero de I Timidi, viste le citazioni alle altre sue canzoni.

Come seconda storia a fumetti, troviamo la coppia Andrea G. Ciccarelli e Stefano “The Sparker” Conte in un connubio di devastante comicità.

La grande onda spiega, con una strizzata d’occhio al Giappone, la storia del primo grande successo canoro di Ruggero, dal titolo Timidamente io. Il cosiddetto tsunami della canzone stranamente si ricollega alla grande onda di Kanagawa, l’opera di Katsushika Hokusai più conosciuta al mondo. I giochi di parole, il tratto umoristico di The Sparker sono perfetti per questa mini-storia esilarante, che si mantiene sui toni dell’ironico-non-volgare (esattamente come le canzoni di Ruggero). La ricercatezza grafica di queste pagine elevano ancora di più la “magia” e la “poesia” di un momento erotico raro e “ricercato”.

A completare l’opera, troviamo racconti brevi, fotoromanzi, fotografie che narrano i più grandi momenti della carriera dell’artista, omaggi da parte di altri disegnatori (tra questi Luca Bertelé, Davide La Rosa, Massimo Giacon e Fabrizio “Pluc” Di Nicla) e cruciverba.

Un volumetto delizioso e perfetto come regalo di Natale ai fan dell’artista friulano, soprattutto nell’edizione variant, con la cover del disneyiano per eccellenza Giorgio Cavazzano, che ritrae anche l’amata consorte Fabiana Incoronata Bisceglia.

L’unico effettivo difetto di questa edizione è il formato cartonato: elegante come una notte d’amore nel motel il giorno di Natale ma che si presta poco ai contenuti “da rivista” al suo interno. Le storie, il cruciverba e l’excursus nella carriera di Ruggero sarebbero infatti perfetti per una rivista spillata o brossurata.

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