10 cose che non sapete su Eiichiro Oda

Pubblicato il 3 Dicembre 2018 alle 09:30

Il Maestro Eiichiro Oda è il creatore di One Piece, il manga dei record. La sua opera è divenuta molto importante all’interno del panorama ed è seguita da un folto esercito di ammiratosi e appassionati. Ma siete proprio sicuri di sapere tutto sul vostro mangaka preferito?

One Piece venne pubblicato per la prima volta in Giappone dalla celeberrima rivista Weekly Shonen Jump del gruppo editoriale Shueisha nel 1997 è al momento il manga più di successo della storia, avendo venduto oltre 440 milioni di copie in tutto il mondo al maggio 2018 e risultando il manga più venduto per ben 10 settimane consecutive nel 2017. Ma questo non è l’unico record abbattuto da Oda-sensei, poiché l’autore si è anche guadagnato a pieno titolo un posto nel Guinness World Record per “il maggior numero di copie pubblicate per la stessa serie di fumetti da un singolo autore”, il che fa di One Piece anche il manga scritto dal medesimo autore più longevo della storia.

Tutto questo è giunto comunque in maniera del tutto inaspettata, poiché in origine Eiichiro Oda aveva pianificato una durata di 5 anni al massimo per One Piece, avendo anche già pensato al modo in cui lo avrebbe portato a termine. Tuttavia, la storia ha continuato a evolversi perfino oltre le aspettative del suo stesso autore, fino a raggiungere gli attuali enormi successo e proporzioni.

Alla base di questo strabiliante successo a livello commerciale c’è il solido impianto su cui si basa l’intera serie, coadiuvato dalle tavole del Maestro Oda, sempre vivaci, incisive e decisamente poco sobrie. Ma quanto sapete davvero della mente dietro la creazione dello straordinario mondo in cui sono ambientate le avventure di Monkey D. Rufy e dei suoi Pirati di Cappello di Paglia? Scopriamolo insieme!

10. Eiichiro Oda condivide la propria data di nascita con Portgas D. Ace

Il creatore di One Piece Eiichiro Oda è nato nella città giapponese di Kumamoto che fa parte della Prefettura di Kunamoto ed è situata nell’isola di Kyūshū, il 1 gennaio del 1975. Ma non è il solo a essere nato agli inizi di un nuovo anno!

Il 1 gennaio è infatti anche la data di nascita di Portgas D. Ace, il compianto unico figlio di Gol D. Roger, l’unico e solo (almeno fino a questo momento) Re dei Pirati e, almeno fino a questo momento (non si sa mai cosa possa avere in serbo Oda per i suoi lettori!), Portgas D. Ace è l’unico personaggio presente in tutta la lunghissima storia di One Piece che condivida il proprio compleanno con il suo creatore.

Questo dettaglio ci fa dunque capire quanto il Maestro Oda sia fortemente legato a questo personaggio, anche se ha deciso di porre fine alla sua vita. Ma sappiamo ormai tutti molto bene cosa abbia spinto Oda a questa scelta.

9. La famiglia di Eiichiro Oda

Dall’opera di Oda si evince quanto profondamente quest’uomo ami il proprio lavoro, a cui si dedica anima e corpo per la stragrande maggioranza del suo tempo, ma sarebbe sbagliato pensare che per questo il Maestro non abbia anche una vita privata! Nel 2002 il papà di One Piece ha incontrato Chiaki Inaba, una ragazza che stava impersonando la sua Nami durante l’evento Shonen Jump Festa:

Da quel momento in poi, i due cominciarono a frequentarsi, finché nel 2014, Eiichiro Oda e Chiaki inaba sono convolati a giuste nozze. Due anni dopo, nel 2006, la coppia ha anche avuto una figlia:

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8. Le fonti di ispirazione e le origini di One Piece

Il Maestro Oda in passato ha già dichiarato di aver deciso di diventare un mangaka quando aveva soltanto 4 anni, per poter evitare di avere un “lavoro vero”. E per sua e nostra fortuna ci è riuscito in pieno! Per quanto One Piece sia un’opera unica e irripetibile, però, è naturale che il suo creatore si sia ispirato ad altre opere, senza contare tutte le innumerevoli citazioni presenti all’interno del lavoro mastodontico di Oda-sama.

La ragione principale per cui Eiichiro Oda ha iniziato a scrivere manga è la sua grande ammirazione per Akira Toriyama, il creatore di serie di enorme successo come Dragon Ball e Dottor Slump e Arale.

Da grande fan di Toriyama quale è, Oda ha dichiarato, durante un’intervista in cui gli venivano chieste le sue fonti di ispirazione:

Ho copiato molti tratti e cliché per Rufy da Goku, anche perché il manga che mi ha incoraggiato più di tutti (a intraprendere la carriera di mangaka, N.d.A.) è Dragon Ball, e credo che lo stesso si possa dire per molti altri creatori di manga, ma la verità è che se non ci fosse stato Dragon Ball, non ci sarebbe One Piece.

In seguito, Eiichiro Oda e Akira Toriyama hanno anche realizzato insieme, nel 2007, un manga one-shot insieme, Cross Epoch, un crossover che include personaggi tratti sia da Dragon Ball che da One Piece:

Per quanto invece riguarda l’interesse del Maestro per il mondo dei pirati, questo nasce dalla sua passione per la popolare serie televisiva di animazione del 1974 Vicky il Vichingo, a sua volta basata sulla collana di libri per bambini degli anni ’60 opera dello scrittore svedese Runer Jonsson:

La carriera di Eiichiro Oda inizia nel 1992, quando aveva soltanto 17 anni, grazie alla pubblicazione del suo manga one-shot Wanted!, il quale vinse il secondo premio del prestigioso evento noto con il nome di Tezuka. Wanted! è una collezione di storie autoconslusive che costituisce una sorta di versione in nuce del ben più longevo e celebre One Piece, pur con le dovute differenze:

Oda ha poi lavorato come assistente per alcuni dei più grandi mangaka dell’industria, incluso Nobuhiro Watsuki (Kenshin Samurai vagabondo,るろうに剣心), prima di vincere l’Hop Step Award come miglior artista autore di manga.

La sua avventura piratesca One Piece che, come abbiamo già detto, ha fatto il suo debutto nel mondo dei manga sulla rivista Weekly Shonen Jump nel 1997, è divenuta molto rapidamente uno dei manga più popolari nella sua terra natia, il Giappone, con vendite che, lo ribadiamo, superano i 65 milioni di copie.

7. Le passioni di Eiichiro Oda

Chi segue con passione One Piece come chi scrive questo articolo ha imparato un po’ a riconoscere nel lavoro di Eiichiro Oda i suoi gusti personali e le sue passioni grazie ai molteplici riferimenti a essi contenuti nella sua immensa opera. Qui di seguito, vi proponiamo un elenco di alcune delle passioni del Maestro:

Rispetta molto profondamente il mangaka Hiroyuki Takei (Shaman King), di cui è anche amico

È un grande fan del rapper Eminem (come si evince dall’aspetto del suo Ener) e ammira anche musicisti come Avril Lavigne, Bryan Adams, Izumi Katou e Brook Benton.

Il suo genere musicale preferito è la Soul Music anni ’70.

È un fan dei seguenti registi, attori e attrici: Quentin Tarantino, Tim Burton, Akira Kurosawa, Hayao Miyazaki e Baz Luhrmann.

Ama il genere cinematografico western.

È un fan della saga videoludica di Dragon Quest.

La sua personale Top 3 cinematografica è la seguente: I Sette Samurai, Young Guns – Giovani pistole Nightmare Before Christmas.

Il suo pirata preferito realmente esistito è Barbanera (Edward Teach), come dimostra il fatto che su di lui abbia basato due personaggi come Barbabianca (Edward Newgate) e Barbanera (Marshall D. Teach).

Ama il cibo messicano.

Vorrebbe visitare la Mongolia, le Maldive e l’India almeno una volta nella sua vita.

I suoi animali preferiti sono i cani gentili e di grandi dimensioni.

Non è un grande fan dei programmi televisivi, ma gli piacciono gli spettacoli comici.

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6. Frutti del Diavolo e villain preferiti di One Piece

Ognuno dei fan di One Piece ha il suo villain e il suo Frutto del Diavolo preferiti, ma la faccenda diventa più interessante quando ci sono di mezzo le preferenze del creatore stesso del vastissimo mondo di One Piece! Ecco dunque quali sono i Frutti del Diavolo e il villain prediletti dal Maestro, e scoprirete anche quale personaggio presente nel suo manga vorrebbe essere nella sua vita reale:

  • Villain preferito di One Piece: Buggy il Clown
  • Frutto del Diavolo che mangerebbe: Bara Bara no Mi o Frutto Puzzle Puzzle
  • Personaggio presente nel manga che vorrebbe essere: Nico Robin, per poter far “germogliare mani e disegnare manga venti volte più velocemente”.

5. I piani per il futuro

Eiichiro Oda possiede una mente creativa che difficilmente lo lascerà in pace dopo la fine di One Piece, per quanto lontana questa possa essere. Il Maestro ha infatti dichiarato che non ha intenzione di appendere la matita al chiodo una volta portata a termine la sua opera più longeva e ambiziosa, ma che, piuttosto, gli piacerebbe seguire un po’ la stessa strada del suo mentore Akira Toriyama, il quale ha deciso di creare delle storie molto brevi, scelta decisamente comprensibile, dopo lo sforzo epico di portare a termine una storia che dura già da oltre 20 anni!

Il progetto è dunque quello di creare manga autoconclusivi da pubblicare a distanza di un po’ di tempo l’uno dall’altro, mentre l’ipotesi che Eiichiro Oda possa tornare a cimentarsi con un’opera monumentale come One Piece sembrano piuttosto scarse, alla luce delle stesse dichiarazioni del Maestro. Perciò, One Piece sarà l’unico manga a lungo (o per meglio dire lunghissimo) termine della carriera di Oda-senpai.

Inoltre, da appassionato di cinema quale è, Oda ha anche dichiarato che gli piacerebbe partecipare alla realizzazione di un film.

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4. Lo stile di vita di Eiichiro Oda

Sappiamo già quanto il papà di One Piece adori trascorrere lunghe ore creando la sua opera, ma quali sono le sue abitudini nella vita di tutti i giorni e qual è la sua giornata tipo? Scopriamolo insieme!

È un fumatore incallito, e molti dei suoi fan pensano che questo sia dovuto al fatto che il suo lavoro lo metta molto sotto pressione e sia fonte di grande stress per lui.

Preferisce lavorare avvalendosi dell’aiuto di quanti meno assistenti possibile, poiché preferisce disegnare di suo pugno la maggior parte dei capitoli della sua creazione.

Ha chiarito che non gli piace copiare e incollare vecchie tavole per la realizzazione dei nuovi capitoli di One Piece, perciò quando un evento o una scena sono stati già mostrati ed è necessario impiegarli nuovamente, in realtà il Maestro li realizza ex novo.

Durante una sua giornata tipo si sveglia ogni giorno alle 5:00 del mattino, lavora fino alle 2:00 del mattino successivo (ben 21 ore di lavoro al giorno!) e dorme dalle 2:00 alle 5:00.

In pratica vive sul suo posto di lavoro, in cui la sua famiglia va a fargli visita, ma il Maestro riesce comunque a trovare il tempo per trascorrere con sua moglie e sua figlia almeno una giornata ogni settimana senza dover anche lavorare allo stesso tempo.

Quando gli è stato chiesto come riesce a liberarsi dallo stress, Oda ha risposto: “Scrivendo un manga interessante”, e anche quando gli è stato chiesto cosa lo renda più felice, ha dichiarato: “Scrivere un manga interessante.

Quando lavora, gli piace ascoltare musica Soul.

Per quanto riguarda la programmazione della sua settimana lavorativa tipo, Oda ha dichiarato che trascorre tre giorni sugli schizzi e altri tre giorni per i tocchi finali.

Eiichiro Oda sogna che prima o poi vengano inventati degli oggetti che non possono ancora essere creati con la tecnologia attualmente in nostro possesso.

3. Eiichiro Oda ha ricevuto minacce di morte

Nel 2007, Eiichiro Oda ha ricevuto un centinaio di minacce di morte sulla sua porta elettronica (si tratta di brevissimi messaggi di testo recanti unicamente la parola: “Muori”) da parte di una donna nell’arco di circa quattro mesi, dal settembre al dicembre di quello stesso anno.

All’origine di tutto questo astio nei confronti del Maestro c’è il fatto che il marito della donna fosse uno degli assistenti di Eiichiro Oda, il quale era stato, però, licenziato. L’autrice del reato venne arrestata due anni dopo i fatti, nel 2009.

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2. La dedizione di Oda nei confronti dei suoi fan e della sua opera

Alla luce di quanto visto fino a questo momento, è già di per sé più che evidente il fatto che Eiichiro Oda sia completamente dedito alla sua creatura, proprio come i suoi fan! Ma fino a che punto arriva questa sua abnegazione? Beh, se davvero pensavate che il tutto si esaurisse soltanto passando 21 ore al giorno al lavoro, siete in errore.

Oda ci ha abituati a continui colpi di scena e a trovate assurde con il suo (il nostro) One Piece, ma il Maestro non si limita a questo, meravigliandoci con tanti aneddoti e curiosità della sua vita reale. Come quelli che state per leggere.

Nel 2013, Eiichiro Oda venne ricoverato in ospedale, e Masashi Kishimoto (Naruto, Boruto – Naruto Next Generations) un giorno decise di fargli visita. E vide Oda all’opera sui nuovi capitoli del suo One Piece, anche mentre era in un letto di ospedale! Ma se state pensando che Oda si dia tutto questo gran da fare soltanto per il vil denaro, vi state sbagliando ancora una volta: infatti, il Maestro guadagna ogni anno circa 2 miliardi di yen (all’incirca 25 milioni di dollari) soltanto dai diritti di One Piece! Non ha alcun bisogno di lavorare, ma vi si dedica anima e corpo unicamente perché animato dalla sua grande passione, anche quando è ricoverato in ospedale, al punto da dedicare un sentito messaggio di scuse ai suoi lettori per la pausa forzata di due settimane di One Piece, causata dal peggioramento della sua salute a causa di alcuni ascessi peritonsillari.

1. Oda tributa Kishimoto, Kishimoto tributa Oda

Nel 2014, la 50ª uscita della rivista giapponese Shonen Jump è stata impreziosita dalla pubblicazione dei due capitoli finali di Naruto, l’opera più emblematica di Masashi Kishimoto. Nello stesso numero, era anche presente il 766° capitolo di One Piece, dal titolo Smile, e la sua copertina a prima vista si direbbe piuttosto normale, come potete constatare voi stessi guardando l’immagine qui in alto. Tuttavia, a uno sguardo più attento è possibile riscontrare una serie di messaggi segreti che altro non sono se non degli omaggi proprio a Naruto e al suo creatore:

  • I primi kanji di ogni piatto presente nei menu affissi alle pareti del locale dove sono Nami e Rufy letti insieme formano la frase “Naruto otsukaresan deshita”: Le specialità presenti nel menu sono infatti “Nasu no itame” (melanzane saltate in padella), “Rukkora no sarada” (insalata a base di rucola), “Tofu”, “Otsumami” (un tipo di antipasti giapponesi), “Karee” (curry), “San” (scritto con l’ideogramma che si legge anche “albero”), “Den…”, “Shōyū no” (salsa di soia, il cui primo carattere si legge “shi“) e “Tamago” (uovo). La frase che ne deriva “Naruto otsukaresan deshita” è un modo informale per dire qualcosa il cui significato può essere tradotto come: “Naruto, ottimo lavoro dopo aver lavorato per così tanto tempo”.
  • La “O” presente nel logo di One Piece rappresenta il simbolo del Villaggio Nascosto della Foglia, Konoha, la madre patria di Naruto, nella prima “E” è stato aggiunto uno shuriken e la “I”, nella quale è sempre presente una versione stilizzata di Monkry D. Rufy, questa volta ci mostra proprio Naruto.
  • Il simbolo di Konoha è anche presente nel motivo che fa da decorazione al succinto abito indossato da Nami
  • Rufy è intento a ingozzarsi con una grande ciotola dell’ottima ramen di Ichiraku
  • Nella scena è anche presente una volpe, anch’essa impegnata a divorare una bella ciotola di ramen, che indossa una maglia decorata sul retro con una rondella a base di surimi, il cui nome in giapponese è Naruto.
  • Seduto al tavolo insieme a Rufy c’è una misteriosa figura di cui possiamo intravedere in parte l’abbigliamento: una tuta molto simile a quella arancione indossata da un certo ninja di nostra conoscenza…
  • Naruto e Rufy si gustano ognuno il cibo preferito dell’altro.

Ma non è stato soltanto Eiichiro Oda a rendere omaggio al suo collega Masashi Kishimoto, poiché quest’ultimo, nell’ultima pagina del suo manga Naruto, ha inserito un chiarissimo ed esplicito riferimento a One Piece: sul volto del nostro Naruto potete infatti vedere alcuni graffiti (molto probabilmente opera del suo scapestrato primogenito Boruto), ma quello che ci interessa di più è presente sul suo coprifronte: si tratta proprio del Jolly Roger simbolo dei Pirati di Cappello di Paglia.

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