Supergirl 4×05 – Parasite Lost | Recensione
Pubblicato il 12 Novembre 2018 alle 20:00
Supergirl deve affrontare la nuova incarnazione di un vecchio nemico mentre la battaglia fra il fronte pro e quello contro gli alieni si inasprisci coinvolgendo a più livelli tutti gli alleati dell’eroina.
La scorsa settimana Supergirl e i suoi alleati avevano respinto il prepotente attacco del fronte no-alieni guidato dai Graves e da Agent Liberty e che si era concretizzato nel tentativo di mettere fuori gioco l’eroina tramite delle kryptonite nebulizzata – la nostra recensione QUI.
L’episodio si era poi concluso da un lato con l’arrivo di un supervisore militare al DEO – giustificato dall’escalation delle tensioni fra fronte no-alieni e quello pro-alieni – e dall’altro con la disperata mossa di Agent Liberty che, fallito il tentativo di controllare telepaticamente gli alieni, aveva utilizzato come cavia Jensen, l’agente del DEO traditore, a cui era stato inoculato un parassita alieno. Nel mezzo di questi conflitti ci era finito anche il povero James Olsen, che rivestiti i panni di Guardian, era stato vittima dalla propaganda distorta di internet.
L’episodio di questa settimana intitolato enfaticamente Parasite Lost vede Agent Liberty sferrare un doppio attacco sia utilizzando Jensen versione parassita che il suo alter-ego umano, Ben Lockwood, impegnatissimo a sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica sulla pericolosità degli alieni attraverso una serie di roventi video sul web.
Quando però Jensen inizia a mostrare i primi cenni di cedimento, Liberty sfrutterà un articolo di Kara su Amadei Derros, un misterioso guaritore alieno, nel tentativo di fornire al suo “soldato” una fonte di energia inesauribile.
Mentre J’onn aiuta Kara, e Supergirl, a sbrogliare la matassa, scoprendo per la prima volta che il fronte anti-alieni e molto più organizzato di quello che pensasse, Alex deve fare i conti con il nuovo regime all’interno del DEO. James invece punto sul vivo da Lockwood decide che forse è l’ora di capire le ragioni del fronte xenofobo.
Sfruttando l’inerzia dell’episodio della scorsa settimana, Parasite Lost, pur in maniera a tratti farraginosa, raggiunge la sufficienza pur configurandosi di fatto come un altro episodio di passaggio.
La differenza sostanziale questa settimana è che è evidente la volontà di showrunner e sceneggiatori di muovere i vari pezzi di una scacchiera oramai consolidata sfruttando e riproponendo, da questo punto di vista, in maniera intelligentissima la propria versione del classico villain supermaniano Il Parassita.
Non è tuttavia lo scontro con il villain della settimana il perno dell’episodio quanto piuttosto il mostrare alcune “fluttuazioni” negli equilibri di personaggi e situazioni come ad esempio quello del DEO che coinvolge Alex o ancora il nuovo ruolo di J’onn – discreta “proposta” per sotto-trame che potrebbero arricchire questa quarta stagione.
Diverso è il discorso legato a James e Ben Lockwood. Il villain di questo inizio stagione è particolarmente efficace quando dismette i panni di Agent Liberty e il confronto/scontro con James ne esalta le caratteristiche più “rabbiose” e ne consolida una costruzione finora non perfetta ma credibile.
Supergirl solidamente ancorata ai temi socio-politici attualissimi, vero e proprio pilastro di questa stagione, sposta alcune pedine in maniera interessante pur perdendo, almeno in questo episodio, un po’ della sua immediatezza e urgenza delle ultime settimane complice anche una regia non impeccabile in termini di ritmo e qualche ingenuità di troppo in alcuni passaggi.