Brindille Vol. 1 di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci | Recensione

Pubblicato il 3 Dicembre 2018 alle 11:00

La poesia degli animali di Love si tramuta e diventa un piccolo esserino magico e misterioso, in fuga da…

Incanto, magia e fantasia si riuniscono davanti a due grandi autori come Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci per essere messi su carta: questi ultimi, puntualmente, non hanno deluso le aspettative creando Brindille, una storia ideale per qualsiasi fascia d’età, dai piccoli con la voglia di storie immerse nella natura agli adulti che cercano racconti carichi di mistero e avventure fantastiche.

La storia, divisa in due volumi, è stata pubblicata in Francia dall’editore Glénat ed è approdata in Italia grazie a saldaPress, che lo ha portato in anteprima nazionale al Lucca Comics and Games 2018.

Immerso in un bosco, dove la luce riesce a toccare il terreno quasi per sbaglio, fendendo lo spazio del fogliame, si aggira una ragazzina minuscola, dai capelli lunghi, biondi e fluenti, che fugge da un incendio devastante.

La piccola cade e non ricorda più nulla: viene così salvata da una tribù di esserini pacifici, che cercano di integrarla all’interno del loro villaggio, e le danno il nome Brindille (unione delle parole “brillare” e “scintille”, quest’ultima dovuta a delle piccole luci che brillano sopra la sua testa): peccato che lei alle regole del villaggio non ci sta, e la sua fuga fa sì che Brindille possa incontrare nel suo cammino un lupo, che le farà da guida e da “grillo parlante”.

Ma un triste presagio, anticipato dal saggio del villaggio, pare abbattersi su di lei e sulla sua identità ancora sconosciuta.

  • COSA CAPITERÀ ALLA PICCOLA SMEMORATA TUTTO PEPE?

La coppia vincente creatrice di Love, la serie a fumetti sulle storie degli animali amata da tutto il mondo, si sposta nel mondo del fantasy, portando con sé le migliori caratteristiche della narrazione e della grafica.

Frédéric Brrémaud conserva la sfrontatezza e l’eterna sospensione tra la riuscita dell’obiettivo e il rischio di morire da un momento all’altro, tenendo costantemente alta l’asticella della tensione emotiva e narrativa.

Come affermato in un’intervista fatta ai microfoni di MangaForever, i due autori hanno voluto portare lo stile di Love in un contesto fantasy, scoprendo man mano che Brindille cresceva da solo sempre di più, fino a far nascere un’ambientazione a sé stante che ha già deciso di non fermarsi in un unico volume di 104 pagine.

Le luci che filtrano dalle alte fronde degli alberi infondono una sensazione di oscurità benigna, contrapposta alle piccole scintille che Brindille emette, presagio di sventura o di chissà quale altro aspetto negativo (che verrà svelato nel secondo volume). Tutto è più leggero e più magico grazie alle mani di Federico Bertolucci, che tra matite e colori vira dalla pace e la tranquillità di inizio volume alla frenesia e l’adrenalina della seconda parte del libro.

Il cartonato pubblicato da saldaPress profuma di sottobosco, rugiada e foglie secche: insieme, amplificano l’esperienza immersiva del lettore nella storia, mettendo in gioco anche il senso dell’olfatto, oltre a vista e tatto. Un’imperdibile storia da esporre nel punto più visibile e prezioso della propria libreria, che merita decisamente di appartenere alla collana “Maestro”.

 

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