Thor #351 – Marvel Legends 12 | Recensione
Pubblicato il 11 Novembre 2018 alle 11:00
Cosa succede quando Thor e i Vendicatori devono affrontare le orde di Surtur, il demone del fuoco? Di tutto, come ci racconta il grande Walt Simonson in questo albo della collana Marvel Legends che include la copertina originale in placca metallizzata!
La collana Marvel Legends è ormai iniziata da tempo e sta proponendo storici albi della Casa delle Idee in formato statunitense che includono una placca metallizzata che raffigura la cover originale. Secondo alcuni, è una serie da collezione che si rivolge a lettori non abituati alla Marvel. Per quanto mi riguarda l’operazione ha aspetti positivi e negativi. Per quanto riguarda i primi, bisogna ammettere che finora il materiale presentato è stato di buon livello e, spesso e volentieri, di rilevanza storica nell’ambito dei comics a stelle e strisce.
E’ il caso, per esempio, di questo n. 351 di Mighty Thor, il comic-book dedicato al celeberrimo Dio del Tuono. Si tratta di un episodio realizzato negli anni ottanta da Walt Simonson, l’autore che riportò il mensile agli antichi fasti, dopo un lungo periodo caratterizzato da un preoccupante calo qualitativo. Da un lato, Simonson riprese le atmosfere fantasy di un tempo, rievocando a modo suo il gigantismo kirbyano, anche e soprattutto con i disegni, e accentuandone l’aspetto mitologico. Asgard e le varie divinità erano, infatti, molto più vicine ai modelli della leggenda e per questo le storie e le ambientazioni apparivano più credibili.
Dall’altro lato, Simonson inserì parecchie innovazioni, a cominciare da Beta Ray Bill, un alieno che riesce a sollevare Miolnjir, divenendo a tutti gli effetti un Dio del Tuono extraterrestre; la bella e infida Lorelei, maliziosa sorella dell’Incantatrice; e Siguard Jarlson, nuovo alterego mortale di Thor (si tratta, in realtà, sempre di lui che si mimetizza indossando semplicemente un paio di occhiali; di fatto un ironico omaggio al Clark Kent della Distinta Concorrenza).
Grazie all’estro creativo di Simonson, dunque, Mighty Thor divenne una delle serie più innovative e valide della Marvel anni ottanta gestita da Jim Shooter. Questo albo rappresenta il culmine di una lunga saga incominciata sin dal primo albo di Walt, incentrata sulla minaccia del demone Surtur. Nel corso degli episodi precedenti, l’entità malvagia ha tramato nell’ombra e adesso si appresta a conquistare l’intera esistenza.
Il problema è che ha deciso di agire su più fronti. Lui si trova ad Asgard e la città degli dei è in pericolo; i suoi sgherri stanno invece causando parecchi danni a New York e in altre zone del nostro pianeta. La Torcia Umana e un amico di Thor, Roger Willis, si sono recati in Inghilterra per trovare un oggetto magico che potrebbe aiutarli; i Vendicatori e alcuni guerrieri asgardiani, d’altro canto, tentano di difendere la Grande Mela dalle minacce demoniache.
Simonson concepisce un episodio divertente, impreziosito da un ritmo incalzante e dall’azione allo stato puro, scrivendo testi un po’ ridondanti e retorici, ma comunque efficaci e a modo loro ironici. Il disegno è di grande livello e le tavole sono contrassegnate dallo stile contorto che i suoi fan conoscono, un riuscito mix di elementi alla Kirby, interpretati in chiave personale, e influssi milleriani. Non mancano poi le proverbiali, gigantesche onomatopee che debordano dalle vignette, tratto caratteristico di Simonson.
Abbiamo quindi a che fare con un buon fumetto? Certamente sì. Tuttavia, coloro che non hanno avuto modo di leggere i capitoli precedenti avranno l’impressione di assistere a un film dopo essersi perso l’inizio. L’effetto non è piacevole. Ed è questo il grande difetto di Marvel Legends, collana di cui, in tutta onestà, stento a comprenderne realmente il senso. Propone storie che presuppongono un seguito che non sarà pubblicato. Sappiatevi, perciò, regolare. La storia è veramente valida ma gli sviluppi successivi sarete costretti a cercarli altrove.