I Racconti delle Mille e Una Notte – La Grande Letteratura a Fumetti Vol. 23 | Recensione

Pubblicato il 6 Novembre 2018 alle 11:00

Vi piacciono le storie di magia, fate, regni fiabeschi e atmosfere degne di un fantasy? Allora non potete perdere l’adattamento fumettistico dei racconti delle Mille e una Notte, firmato da Daniel Bardet e Nawa e pubblicato da Mondadori Comics!

Questo volume de La Grande Letteratura a Fumetti di Mondadori Comics è senza dubbio uno dei più particolari poiché propone l’adattamento fumettistico de I Racconti delle Mille e Una Notte. Come sanno coloro che hanno letto il libro, si tratta di una raccolta di storie e, considerando la natura di questa collana, era impossibile prenderle tutte in considerazione. Daniel Bardet si è quindi concentrato solo su due di esse ma ha comunque rievocato degnamente le atmosfere sognanti e fiabesche del modello letterario.

Il libro in realtà si intitolava in origine I Mille Racconti. Era un antico testo persiano e il nome dell’autore è ignoto. Includeva storie sicuramente già conosciute dalle popolazioni locali e nate oralmente. Fu scoperto dal francese Antoine Galland che lo tradusse nella sua lingua e lo fece diventare celebre. Nel corso del tempo, Le Mille e Una Notte divenne uno dei libri più letti a livello mondiale, nella versione rimaneggiata da Galland.

Il traduttore, inoltre, inserì storie che non facevano parte della raccolta originale e ne modificò lo stile. In ogni caso, parliamo di una delle opere letterarie più famose e tuttora popolari. In un certo qual modo, potrebbe essere definita fantasy, considerando che abbondano magie, sortilegi, fate, demoni, regni fiabeschi e tutti gli elementi tipici di questo genere narrativo. Daniel Bardet, come ho scritto, si concentra solo su due storie e inizia la narrazione con la bella Sherazade, moglie del Re di Persia.

Costui ha uno strano modo di fare. In precedenza, infatti, aveva scoperto i tradimenti di una consorte e l’aveva fatta giustiziare. Dopodiché si era risposato ma, non fidandosi più delle donne, faceva uccidere la moglie dopo la prima notte di nozze, sostituendola con un’altra che faceva la stessa fine. Di conseguenza, ogni giorno i cittadini del regno di Persia, sgomenti, apprendevano della morte di una ragazza. Sherazade, ansiosa di porre fine a questa strage, decide di sposarlo ma usa poi uno stratagemma. Inizia a raccontare al re una storia, facendo però in modo di non concluderla.

Il Re, intrigato dal racconto, risparmia quindi Sherazade, concedendole un ulteriore giorno di vita per ascoltare il seguito della storia. Come è facile intuire, tuttavia, le storie non giungono mai a una vera e propria conclusione. Con un simile escamotage, dunque, anche il lettore si fa avvincere dai racconti. Bardet narra, in particolare, quello della principessa Nurannàhr, corteggiata da tre fratelli che si affronteranno per conquistare la sua mano, nonché quello di Gulnara, principessa del mare, che sposa un principe. Il loro figlio, Badr, si innamorerà della figlia di un sovrano marino e dovrà lottare contro djinn e perfide maghe per conquistarla.

Nel libro, quindi, prevale una piacevole atmosfera onirica e sognante, quasi alla Neil Gaiman, e non mancano, come ho già chiarito, magie, sortilegi, demoni dalle pessime intenzioni, coraggiosi guerrieri e donne languide e sensuali. Bardet scrive testi e dialoghi curati e piacevoli, conservando a tratti l’eleganza e la musicalità dell’opera letteraria.

I disegni sono dell’ottimo Nawa che ha uno stile lieve ed essenziale, molto raffinato e dettagliato, perfetto per un fumetto di questo tipo. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e le figure umane dotate di morbidezza e plasticità innegabili. La cura dei particolari è encomiabile, specialmente per ciò che riguarda le fastose abitazioni dei sovrani, il paesaggio incantato di Baghdad, gli interni delle case, gli abiti e le architetture. E’ evidente l’influenza delle illustrazioni liberty e l’effetto complessivo è davvero suggestivo.

In definitiva, questo è uno dei volumi migliori de La Grande Letteratura a Fumetti ed è imperdibile per tutti gli estimatori del fantasy.

 

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