7 anime perfetti per rilassarsi bevendo una tazza di tè

Pubblicato il 20 Novembre 2018 alle 09:30

Azione, superpoteri, assassini, sparatorie e combattimenti non sono gli unici elementi apprezzati negli anime. Ogni tanto è bello anche sedersi, mettere tutto il mondo in pausa e lasciarsi cullare con qualcosa di rilassante e delicato.

Non è del tutto corretto chiamarli slice of life o comedy, molte di queste serie uniscono alcuni degli elementi tipici di questi due generi ad altri, il tutto per creare una piacevole miscela da somministrare al pubblico. E, perché no, un po’ di magia e superpoteri non guastano se si sa come usarli.

Sono anime che non puntano sull’azione o sul ritmo frenetico delle proprie animazioni o su fitti misteri, bensì sulla semplicità e leggerezza. Episodi tranquilli, perfetti per staccare il cervello dopo una giornata impegnativa.

L’apoteosi è guardarli sorseggiando una calda tazza di tè e in un clima di pace e silenzio.

7 – Non non biyori

Non non biyori

Cosa ci può essere di più rilassante di una cittadina quasi disabitata, lontana dalla città e da tutti i confort, ma anche i casini, delle grandi metropoli. Una zona in cui anche la scuola ha così pochi iscritti che è costretta ad unire tutti gli studenti, sia delle medie che delle elementari, in un’unica classe.

Le ragazze protagoniste sono bambine spensierate che sanno godersi i meravigliosi paesaggi di campagna e la vita silenziosa e calma di un luogo che sembra uscito da una fiaba di altri tempi.

6 – Hinamatsuri

Hnamatsuri

Quando si dice che per essere un anime rilassante non necessariamente azione e superpoteri devono mancare, allora Hinamatsuri è un buon esempio. Serie recente, classe 2018, è stata una delle perle di questa estate.

Hina è una bambina proveniente da chissà dove e dotata di poteri straordinari, molto simili alla telecinesi, Nitta invece è un membro dal cuore tenero della Yakuza. L’incontro dei due è l’inizio della loro convivenza che è tutto tranne che facile. Risate e situazioni comiche e surreali per un anime che non ha pretese, ma si lascia guardare molto volentieri. Insegna pure qualcosa, il che non è mai male.

5 – K-On

K-on

Le ragazze sono carine e simpatiche, le canzoni che suonano sono tranquille e carine, il fanservice è assente e la trama scorre via bene. K-On è un anime a tema scolastico come tantissimi altri e proprio per questo non è un qualcosa di originale, ma funziona.

Sarà forse per le animazioni o per la trama che sa unire bene momenti più da dialogo a quelli più seri, quasi da Shounen, in cui le aspiranti musiciste fanno di tutto per migliorare le proprie abilità. Ad ogni modo la serie sa entusiasmare e rilassare allo stesso tempo. Decisamente buona il comparto sonoro il che, in un anime basato sulla musica, non sempre è scontato.

4 – Hyouka

Hyouka

Il motto di Houtarou Oreki è: Non fare nulla che non sia costretto a fare, se proprio devo farla, meglio sbrigarla in fretta; mentre quello di Eru Chitanda è: Sono curiosa. Due studenti dalle inclinazioni e dall’approccio completamente diverso, uno apatico e svogliato, l’altra intraprendente e dinamica.

Insieme risolveranno i misteri più nascosti della loro scuola, ma nessuno di questi ha a che fare con omicidi o qualcosa di macabro. Stiamo parlando di piccoli furti e misteri tranquilli, che possono essere risolti standosene comodamente seduti nella stanza del loro club.

3 – Flying witch

Flying witch

Makoto Kowata è una giovane strega che per seguire il suo addestramento magico si trasferisce dalla prefettura di Yokohama a quella di Aomori. In quel piccolo e tranquillo villaggio che è la sua nuova casa la strega entrerà in contatto con un mondo di tradizioni e magia più antico di quanto immaginasse.

Lasciamo da parte le vecchie concezioni per cui le streghe sono brutte, sempre intente a girare intrugli in enormi calderoni e volano sulle scope… ah no, quello c’è davvero in Flying witch. L’anime ha un mondo di magia e stregoneria suo, in cui essere strega non ha nulla a che vedere con l’occulto e il diabolico.

2 – Usagi drop

Usagi drop

Una storia di vita quotidiana tra il nipote Daikichi, trent’anni, e la zia Rin, sei anni. Nata da un rapporto illegittimo tra una sconosciuta e il nonno di Daikichi, la bambina è rimasta sola al mondo.

La famiglia non vede di buon occhio la sua presenza, l’unico che decide di prendersi cura della fanciulla, nonostante le perplessità di molti, è Daikichi, scapolo convinto che non si è mai preso cura di un altro essere umano.

Una convivenza, quella tra i due insoliti parenti, che riesce a illuminare e a vivacizzare la vita di entram

1 – Wotakoi

Wotakoi

L’amore è complicato per gli otaku. Potrà sembrare strano, ma l’anime non parla solo di stereotipi simili a quelli che si possono vedere in altre serie simili. L’anime sa essere veramente oggettivo e ben fatto. Altra cosa da ammettere è: sì, se chi guarda Wotakoi è anch’esso un otaku può rispecchiarsi in tutto quello.

Sono quattro i personaggi principali, due coppie o aspiranti tali, ognuno di loro ha una passione diversa, ma tutti possono essere definiti degli otaku. Amanti dei manga, dei videogiochi, dei cosplay e così via, qualunque sia la vostra passione siete uno di loro.

Le vite di tutti i giorni e l’eterno dilemma se confidare, oppure no, agli altri, ai non-otaku la propria reale natura sono il tema principale di questo anime che sa colpire per la sua genuinità.

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