Arrow 7×02 – The Longbow Hunters | Recensione

Pubblicato il 23 Ottobre 2018 alle 15:00

Mentre Oliver è ancora rinchiuso nello Slabside, Felicity e il resto dell’ex-Team Arrow inizia una caccia dal redivivo Ricardo Diaz mentre faremo la conoscenza dei Longbow Hunters.

La premiere della scorsa settimana della settimana stagione di Arrow era stato tutto sommato sorprendente – la nostra recensione QUI – se non altro perché ci aveva riconsegnato una serie che, dopo mille peripezie, era ritornata ad una forma “basica”, senza fronzoli e che aveva ritrovato, seppure nella ristrettezza dei primi 40 minuti, un certo focus che era mancato nelle ultime stagioni.

L’episodio della scorsa settimana si muoveva su due binari parelleli: da un lato Oliver rinchiuso nel carcere di massima sicurezza dove aveva abbandonato di fatto la sua missione, dall’altra il mondo esterno che si muoveva in punta di piedi per rompere l’equilibrio creato da sacrificio dello stesso Oliver. Nel mezzo Felicity e William che, pur in custodia protettiva, erano stati rintracciati e assaliti dal redivivo Ricardo Diaz che non aveva mancato di fare visita anche ad Oliver comunicandogli che la loro guerra era tutt’altro che finita.

L’episodio di questa settimana intitolato The Longbow Hunters riprende questa stessa struttura narrativa ma in qualche modo rovesciandola. Oliver abbandona l’atteggiamento passivo e cerca l’aiuto dei suoi ex-nemici rinchiusi con lui pur di rintracciare Diaz ma questa alleanza richiederà un prezzo che Oliver pagherà solo a suo modo.

Pur rassicurata da Diggle e dagli sforzi dell’Argus, Felicity è ossessionata dal rintracciare Diaz e non esita a mettersi sulle tracce dei Longbow Hunters rei di aver rubato una super-batteria proprio dai magazzini dell’Argus. Quando l’interferenza della donna farà sfumare il piano dell’Argus però lo scontro fra lei e Diggle sarà inevitabile; Felicity allora dovrà accettare di collaborare pur di mettere le mani sul criminale ma il nuovo piano di Diggle è volto per il momento prima di tutto a recuperare l’artefatto rubato anche perché gli Hunters sono avversari da non sottovalutare visti anche le loro abilità come si accorgeranno anche Laurel e Dinah in una strana e precaria alleanza che porterà anche loro ad un duro confronto.

Seppure parziale la vittoria dell’ex-Team Arrow ha dimostrato che l’attacco è spesso la miglior difesa.

The Longbow Hunters conferma tutta la bontà dell’inizio di questa settima stagione di Arrow.

Il merito va dato al già citato, ritrovato focus che si concretizza in una sceneggiatura ben ritmata che fa perno su Oliver e Felicity sfruttando, finalmente, bene i comprimari che, con un minutaggio ridotto rispetto al passato, risultano più incisivi e meno “petulanti” oltre a fornire un ottimo contraltare alle varie vicende.

Oliver in carcere è una delle migliori soluzioni narrative della serie. Anche il rapporto con i nemici rinchiusi con lui, per quanto non originalissimo, funziona ed è propedeutico al confronto con il secondino Yorke sul ruolo del vigilantismo.

Di contro all’esterno Felicity ha finalmente abbandonato il ruolo di damigella in pericolo affibbiatole nelle ultime stagioni maturando questa ossessione nei confronti di Diaz in cui gli altri personaggi ora fungono da alleati ora da “coscienza” – da un lato Renee dall’altro Diggle.

Ottima anche la regia che ripartisce benissimo le tempistiche confezionando anche un paio di scene d’azione semplici ma efficaci senza necessariamente andare alla ricerca di una spettacolarità forzata.

Ma The Longbow Hunters è anche un episodio che trasuda fumetto e non solo per il titolo che richiama ad una delle storie fondamentali del personaggio quanto piuttosto perché sembra attingere dalla recentissima gestione del personaggio targata Jeff Lemire e Andrea Sorrentino per creare un gruppo di villain credibile e temibile che possa fornire un supporto vero a Diaz che rimane, purtroppo, ancora un villain troppo generico.

Influenze fumettistiche si vedono anche nei geniali flashforward che rileggo uno degli elementi caratteristici della serie in maniera nuovo e originale le cui conseguenze potrebbero collegarsi al crossover che vedremo a dicembre con The Flash e Supergirl.

Quest’ultima ipotesi conferma che questa stagione è iniziata con una marcia in più anche e soprattutto perché restituisce una serie “imprevedibile” e dalle molteplici soluzioni narrative.

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