Titans 1×02 – Hawk & Dove | Recensione
Pubblicato il 19 Ottobre 2018 alle 20:00
Mentre Dick e Rachel si allontanano da Detroit, faremo la conoscenza di due vigilanti e alleati provenienti dal passato di Dick…
L’esordio di Titans della scorsa settimana – la nostra recensione QUI – era stato buono mostrando qualche ottima intuizione e qualche ingenuità dettata da scelte stilistiche un po’ spiazzanti e/o poco convincenti almeno in prima battuta. Per farla breve i primi 50 minuti erano troppo esigui per giudicare la serie.
Due erano state tuttavia le certezze che la season premiere ci aveva dato. La prima era il grande coraggio di showrunner e sceneggiatori che avevano cercato di mescolare varie influenze e generi in un prodotto originale con connotati ben riconoscibili – le produzioni più “adulte” dei vari servizi streaming concorrenti; la seconda invece era la rilettura del materiale originale, cosa abbastanza comune quando DC decide di trasporre i suoi personaggi in qualsiasi media che non sia il fumetto.
Avevamo fatto quindi la conoscenza del Detective della Polizia di Detroit Dick Grayson, aka Robin, il quale, allontanatosi da Gotham e dall’ombra del suo mentore, non è riuscito comunque ad allontanarsi dai guai. Verrà infatti raggiunto da Rachel, una liceale affetta da misteriosi disturbi a cui un misterioso culto sta dando la caccia dopo averle ucciso la madre. Avevamo fatto la conoscenza anche della misteriosa, e apparentemente priva di memoria Kory, in Austria che in Austria, schivando diversi agguati della malavita, avevamo scoperto non solo essere dotata di poteri ma essere anche lei alla ricerca di Rachel.
Fiutando il pericolo Dick aveva deciso di portare Rachel lontano da Detroit.
Il secondo episodio, intitolato, in maniera davvero poco subdola, Hawk & Dove, sposta l’azione a Washington dove facciamo la conoscenza di due eroi sui generis: Hawk e Dove. Coppia nella lotta al crimine e coppia nella vita, i due stanno pensando di appendere il costume al chiodo ma non prima di un’ultima missione. Tramite un flashback, e alcuni sottointesi davvero “furbi”, scopriamo che non solo Robin, Hawk e Dove erano alleati ma che fra Dove e Robin, fra Dawn e Dick c’era stato qualcosa.
Quando Dick e Rachel arrivano a Washington, Dick rivela le sue vere intenzioni: lasciare la ragazza in custodia ai suoi due alleati. Né Dawn né men che meno Hank sono però d’accordo e la situazione si farà più complicata quando Rachel lo scoprirà. T
Tuttavia anche il misterioso Culto ha iniziato a prendere delle contromisure attivando degli agenti dormienti che non impiegheranno molto a rintracciare il gruppo di eroi. Il cliffhanger finale sarà drammatico…
E’ bene mettere subito le cose in chiaro: Hawk & Dove non solo è un episodio migliore della season premiere, ma è anche un eccellente episodio.
Il perché di questo evidente cambio di marcia è rintracciabile in diversi fattori. Sono fondamentali in questo senso i minuti iniziali: la (re)introduzione di Hawk e Dove è fulminante non tanto perché ci troviamo di fronte due eroi urbani davvero tosti ma perché la loro relazione, e il successivo ingresso di Dick/Robin che crea un pericoloso triangolo, è tratteggiata in maniera tanto efficace quanto semplice senza prolungarsi in inutili “spiegoni”.
Per quasi tutta la prima metà dell’episodio i due rubano la scena non solo quando sono in costume – forse i migliori eroi DC visti in azioni in TV negli ultimi 5 anni per aderenza alla loro controparte fumettistica, per “cattiveria” durante le scene d’azione e per rielaborazione? – ma anche quando sono in abiti civili merito di una prestazione serafica della bellissima Minka Kelly ed una, inaspettatamente, sofferta di Alan Ritchson (l’allampanato Aquaman di Smaville).
Se Dick quindi fa un po’ da volano per una sceneggiatura ben congegnata per ritmo e spazio diviso fra azione e dialoghi, Rachel ruba la scena sia con un paio di momenti da jump scare sia iniziando a fungere da “psicanalista” di giovani eroi e dei loro turbolenti rapporti e storie passate.
La sorprendente squadra di villain – la Nuclear Family introdotta sulle pagine di The Outsiders #1 del 1985 – poi giunge al momento più opportuno “rompendo” una tensione che si era creata lungo tutto l’arco dell’episodio fra i 4 protagonisti.
Più dei numerosi easter egg e più delle ottime scene d’azione, Hawk & Dove funziona perché mette in primo piano i personaggi con riletture finalmente convincenti, dialoghi intelligenti e soppesati ma mai stucchevoli e soprattutto gioca con alcuni stilemi classici del fumetto supereroistico infondendo sostanzialmente in un episodio dal netto taglio urbano venature horror che sono anche questa settimana la marcia in più.
Se il livello si manterrà, o ancora meglio, continuerà a crescere in questa maniera Titans spazzerà via tutti i dubbi generati finora.
Piccola nota a margine: in questo episodio non c’è spazio per la sotto-trama di Kory che era stata un po’ “l’oggetto misterioso” del primo episodio, vedremo come e se showrunner e sceneggiatori riusciranno a inserirla in maniera organica nei prossimi.